La Pontificia Accademia delle Scienze ha organizzato per i prossimi 9 e 10 dicembre un summit con i Sindaci di tutta Europa per discutere sul tema “Europa: i rifugiati sono nostri fratelli”.
I frutti dell'Anno Santo "continueranno ad arricchire il cammino di fede della Chiesa in Europa". Ne sono sicuri i Vescovi europei e lo ribadiscono in un messaggio firmato dai vertici del CCEE.
"I valori di 60 anni fa contenuti nella Carta di Roma rischiano di essere messi in discussione dalla cultura della chiusura, degli interessi particolari e dell’esclusione. La parola chiave necessaria in Europa è invece solidarietà". Ne è convinto il Cardinale Francesco Montenegro, Presidente della Caritas Italiana e Arcivescovo di Agrigento, intervenuto ieri al seminario Caritas "Per un’Europa no exit. Un’unione dei diritti, dell’accoglienza, dell’inclusione". "L’acronimo Ue - ha spiegato il porporato - mi verrebbe da tradurlo oggi con Unione degli egoismi".
Calamità naturali, ma anche incuria, disinteresse, distrazione. Sono più facce della stessa medaglia: quella che in Europa mette costantemente a repentaglio il patrimonio religioso, oggetto di un interesse sempre più crescenteda parte di turisti e pellegrini.
L’Italia “da sola non ha la forza di rispondere efficacemente a questa sfida davvero troppo grande. Mentre noi siamo al lavoro sul fronte dell'emergenza in mare, con lo straordinario lavoro svolto dalle nostre forze dell'ordine per salvare i migranti,
A maggio Papa Francesco ha ricevuto il Premio Carlo Magno, una occasione per mettere al centro della riflessione l’ Europa. A fine agosto il Ratzinger Schulerkreis ha messo al centro del dibattito di nuovo l’ Europa. Intanto si dibatte sulla Brexit e sulle politiche di accoglienza. Ma davvero l’ Europa vive una crisi? E perché?
Il Cardinale Angelo Bagnasco ha aperto i lavori del Consiglio Permanente della CEI con un pensiero alle vittime del sisma che il 24 agosto ha sconvolto l’Italia Centrale. Pensando a quelle immagini il porporato ha espresso gratitudine agli “operatori della Protezione Civile, volontari, membri di associazioni che, con semplicità, danno al Paese una testimonianza, vorremmo dire una lezione, di incomparabile valore. È l’esempio innanzitutto della fierezza di appartenere ad una terra, ad un popolo, ad una storia. Ci danno l’esempio di un modo di vivere alternativo alla cultura diffusa, che tende a svalutare le appartenenze come se fossero sinonimo di chiusura, di condizionamento, di ripiegamento sul passato. Sui volti delle popolazioni colpite brilla anche la fierezza umile e discreta della fede”. Il Cardinale ha espresso condanna per la vignetta di Charlie Hebdo sulle vittime del terremoto.
"Non c’è spazio per nessuna ipocrisia e tutti sono chiamati a collaborare. In nessun caso ci si può lavare le mani oggi in Europa: governi nazionali, autorità europee e la stessa società, così come le comunità religiose, tutti siamo in qualche modo coinvolti”. Così il Cardinale Arcivescovo di Zagabria, Jozip Bozanic, che ha aperto a Madrid i lavori dell’Incontro dei direttori nazionali per la pastorale dei Migranti.
Oggi è necessaria "una rievangelizzazione delle comunità cristiane in Europa". Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio inviato al XIV Simposio Intercristiano, promosso dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum e dal Dipartimento di Teologia della Facoltà Teologica Ortodossa dell’Università Aristoteles di Salonicco.
Papa Francesco ha incontrato brevemente nella giornata di ieri il primo ministro ungherese Viktor Orban, leader del "blocco dell'Europa orientale" che si oppone all'accoglienza di profughi e rifugiati nel Vecchio Continente.
Questa mattina si è aperto il Ratzinger -schülerkreis a Castelgandolfo. Quest'anno la riflessione parte da una domanda: “Esiste ancora l’Europa?”.La relazione introduttiva è del professpr Joseph Weiler che ieri è stato ricevuto da Benedetto XVI. Il Papa emerito non partecipa all'incontro, ma riceverà una quindicina di suoi ex alunni. Ecco una sintesi del testo di Weiler curata dall' Autore.
“Esiste ancora l’Europa?” Quando ha scelto il tema per il raduno annuale dei suoi ex studenti, Benedetto XVI lo ha fatto ponendo questa domanda. Una esitazione che ha “colpito” padre Stephan Horn, coordinatore dello Schuelerkreis e già assistente universitario di Joseph Ratzinger. In una conversazione con ACI Stampa, padre Horn ha presentato il tema e ha sottolineato che la riflessione di Benedetto XVI ruota tutta intorno ad un concetto: è la fede che può salvare la filosofia, l’etica, e creare una nuova società.
L’attacco del Parlamento di Valencia all’arcivescovo della città, il Cardinale Antonio Canizares, reo di aver difeso la famiglia naturale e aver attaccato l’ideologia gender in una lezione universitaria. Le tensioni contro i cattolici in Belgio e Francia, dove persino una Chiesa è stata bruciata, un prete aggredito, un tabernacolo dissacrato. Gli attacchi informatici ai siti cattolici, sempre in Belgio e Francia. È il bollettino del cristianesimo sotto attacco in Europa, che conta solo alcuni dei fatti più eclatanti.
La giornata di oggi per Papa Francesco è molto significativa. Per un Papa latinoamericano che ha scelto di non accettare onorificenze e premi, ricevere in Vaticano un premio come il Carlo Magno, per l’impegno europeo è davvero un evento. Ma del resto, come per molti altri gesti di Papa Francesco, anche questo è il risultato di un lungo cammino della Santa Sede e dei predecessori di Bergoglio.
"Permangono aspetti di un laicismo che vuole emarginare lareligione dalla sfera pubblica, mi pare che sia presente ancheoggi e che si debba reagire perché le religioni invece possono portare un contributo positivo sul piano civile e sociale". E’ quanto ha affermato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, intervenuto ad un convegno sulla libertà religiosa che si è svolto al Senato.
"Negli ultimi anni il rapporto tra Chiesa e società in Europa si è sviluppato come pure il dialogo ecumenico. Abbiamo tante commissioni: per la gioventù, per la pastorale universitaria, per le vocazioni. C’è stato un incontro tra cappellani universitari europei al confine tra Ungheria e Serbia. I giovani stessi hanno presentato la problematica della gioventù di oggi". Lo ha detto il Cardinale Peter Erdo, Arcivescovo di Budapest e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee nel corso della conferenza stampa tenuta stamane a Roma presso la sede della Radio Vaticana al termine degli incontri che la Presidenza del CCEE ha avuto in Vaticano con Papa Francesco ed i capi dicastero della Curia Romana.
Il Papa argentino che spera nell’Europa. In un incontro privato lo scorso 1 marzo con i membri del movimento francese “Poisson Roses”, Papa Francesco ha parlato di Europa, globalizzazione, politica. Un’ora e mezza, con l’aiuto di un interprete, in cui il Papa ha ribadito i temi sociali del suo pontificato. Ma anche sottolineato che “l’unico continente che può portare un po’ di unità nel mondo è l’Europa”. Perché “la Cina può anche avere una cultura più grande, più profonda”. Ma solo l’Europa ha “una vocazione per un servizio universale".
“Fin dal IX secolo, quando nell'Europa cristiana si stava delineando un nuovo assetto, i santi Cirillo e Metodio ci propongono un messaggio che si rivela attualissimo per la nostra epoca, la quale, proprio in ragione dei tanti e complessi problemi di ordine religioso e culturale, civile e internazionale, cerca una vitale unità nella reale comunione di varie componenti. Dei due evangelizzatori si può dire che caratteristico fu il loro amore alla comunione della Chiesa universale sia in Oriente che in Occidente e, in essa, alla Chiesa particolare che stava nascendo nelle nazioni slave. Da essi anche per i cristiani e gli uomini del nostro tempo deriva l'invito a costruire insieme la comunione”.
La sfida ora è quella di migliore il livello rafforzare e garantire l’effettiva attuazione del sistema interno stabilito nel 2010 e consolidato dal 2012 ad oggi. Ma la strada tracciata, per le finanze della Santa Sede, è non solo buona, ma anche apprezzata. Nel “progress report” adottato dal MONEYVAL (il comitato anti-riciclaggio del Consiglio d’Europa) si trovano in generale giudizi positivi, perché “la maggior parte delle questioni tecniche riguardo gli emendamenti della legislazione e dei regolamenti sono stati propriamente affrontati”.
“Le ideologie tentano oggi di togliere all’Europa i suoi valori e di dividerla tra fautori e oppositori di modelli costruiti non sulla narrazione della storia comune europea, ma a tavolino.” E' uno dei passaggi del testo di riflessione della Commissione CCEE Caritas in Veritate nel giorno di San Martino, all’inizio delle celebrazioni dei 1700 anni della sua nascita.