Cosa significa la globalizzazione per la Chiesa cattolica in Europa e Africa? Ne hanno discusso le delegazioni dei vescovi africani e dei vescovi europei, riuniti a Fatima dal 12 al 15 aprile. Che indicano nella “erotizzazione della società, il gender e il pansessualismo” i frutti amari del fenomeno globale, e sottolineano che solo una società fondata su Dio può avere un vero indirizzo morale.
Una amicizia di lunga data, quella del Catholicos di tutti gli armeni Karekin II e PapaFrancesco, certificata dal lungo abbraccio che c’è stato quando si sono incontrati loscorso 5 aprile, prima dell’inaugurazione di una statua di San Gregorio di Narek neiGiardini Vaticani. Di questa amicizia, ma anche delle radici cristiane armene e delgenocidio, Karekin II ha parlato in una intervista esclusiva con ACI Stampa, per una sorta di bilancio e sguardo sul futuro della “Giornata armena” di Papa Francesco.
"La Chiesa si estende ad una santità civile e cristiana nel senso più ampio. Il senso religioso lo si può avere in casa anche senza praticarlo. Oppure si pratica una religione ma soltanto nei suoi rituali e non con il cuore e con l’anima". Lo avrebbe detto il Papa in un colloquio con Eugenio Scalfari riportato dal quotidiano La Repubblica.
“Gli uomini non hanno bisogno delle doti umane dei pastori, ma piuttosto della calda amicizia di Dio che deve abitare in noi”. Lo ha scritto il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del CCEE, in un messaggio inviato al Congresso Europeo dei delegati nazionali per la pastorale vocazionale in corso a Tirana fino al 3 marzo.
Un continente in crisi, creato artificialmente e retto solo da accordi economici, che ha rinnegato le sue radici e per questo manca di identità: il Nono Rapporto dell’Osservatorio Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa è dedicato all’Europa, e ad una crisi che sembra essere prima di tutto identitaria.
“Cirillo e Metodio costituiscono un esempio classico di ciò che oggi si indica col termine “inculturazione”: ogni popolo deve calare nella propria cultura il messaggio rivelato ed esprimerne la verità salvifica con il linguaggio che gli è proprio.
Tre serate di riflessione su Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schuman al centro degli incontri in programma l’11, il 18 e il 25 gennaio nel Palazzo Lateranense. “I padri dell’Europa” è il titolo di questo nuovo ciclo delle “Letture teologiche” che prenderanno il via al Vicariato. Gli incontri saranno presieduti e moderati da Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, mentre le conclusioni saranno affidate all’Arcivescovo Vicario Angelo De Donatis.
Il dibattito su Gerusalemme avviene proprio nei giorni in cui l’arcivescovo Leopoldo Girelli, nuovo nunzio in Israele, presenta la sue lettere credenziali al governo e comincia i primi passi da “ambasciatore del Papa” nel Paese. Ci sono anche altri temi sul tavolo: le questioni del fine vita e delle migrazioni sono al centro di un incontro dei responsabili legali delle Conferenze Episcopali Europee a Lussemburgo, mentre al Palazzo di Vetro di New York sono proseguiti i colloqui per i due “Global Compact” – accordi globali – sulle migrazioni nel mondo.
A sessant’anni dal Trattato di Roma, che segnò la nascita dell’Unione Europea, è tempo di “riportare l’Europa all’altezza dei compiti che le spettano, facendola uscire da un immobilismo che rischia di trasformarsi in decadenza”, sottolinea il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano.
“Qual è la nostra responsabilità in un tempo in cui il volto dell’Europa è sempre più connotato da una pluralità di culture e di religioni, mentre per molti il cristianesimo è percepito come un elemento del passato, lontano ed estraneo?”.
L’ultima plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee si era conclusa con una dichiarazione che era una chiamata alla missione nel continente. E, come a dare un seguito naturale, i vescovi cattolici orientali di Europa si riuniscono dal 26 al 29 ottobre a Londra sul tema “Annunciare, conoscere e vivere la fede in Cristo”.
Nessuno più nega che l’Unione Europea si trova in un momento di crisi e che bisogna ripensare la costruzione europea. La Chiesa vuole dare un’importante contributo nella discussione sul futuro del nostro continente: dal 27 al 29 ottobre in Vaticano si svolgerà un incontro intitolato “(Re)Thinking Europe. A Christian contribution to the future of the European Project”, organizzato della Santa Sede e COMECE con la partecipazione di circa 350 delegati di 28 Paesi dell’UE tra cui politici, cardinali, vescovi, sacerdoti, ambasciatori e rappresentanti delle organizzazioni e movimenti cristiani. Il 28 ottobre interverrà anche Papa Francesco.
Un colloquio privato di circa 25 minuti quello tra Papa Francesco e il Primo Ministro della Lituania Saulius Skvernelis. Il Primo Ministro ha presentato al Papa sua moglie e i suoi due bimbi piccoli.
Otto sessioni, con discussioni che vanno dalla pastorale giovanile al futuro dell’Europa, passando per il rapporto con le istituzioni europee e l’organizzazione interna: il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee comincia domani a Minsk, in Bielorussia, una assemblea plenaria che si preannuncia di particolare interesse.
“L’Europa continui ad avere come suo tesoro più prezioso la famiglia”. E’ quanto ha auspicato il Papa, ricevendo la Federazione Europea delle Associazioni Familiari Cattoliche in occasione del 20° anniversario della sua fondazione.
Una Veglia di preghiera ecumenica ed internazionale per l’Europa del 24 marzo 2017 nella Basilica XII Apostoli a Roma si svolgerà a 60 anni dai Trattati di Roma, che hanno suggellato la pace e la cooperazione tra i popoli europei.
La fiaccola benedettina "con il suo fuoco ci rimanda al calore da tutti vissuto in questi mesi grazie alla solidarietà delle persone, dei popoli e delle istituzioni. Il terremoto ci insegna che per stare in piedi dobbiamo sostenerci l’uno con l’altro e questa è l’occasione di celebrare l’amicizia verso chi non ci ha lasciato soli. Ma la fiaccola benedettina è anche il fuoco che brucia e allora da questa piazza auspico che il fuoco bruci le lungaggini burocratiche che rallentano gli interventi e tutto ciò che ostacola la ricostruzione, non soltanto materiale ma anche sociale". Sono le parole pronunciate ieri sera dall'Arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo in occasione della festa di San Benedetto.
Terminerà venerdì 13 la visita del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, a Bruxelles. Eletto lo scorso ottobre al vertice dei vescovi europei, l'Arcivescovo di Genova ha in programma una agenda di incontri con esponenti del Parlamento Europeo e della Commissione.
Annunciare il Vangelo in una Europa più secolarizzata e che di fatto vive ‘come se Dio non ci fosse’, questo è il primo compito che il Cardinale Bagnasco si pone come Presidente del CCEE. Il cardinale Bagnasco ha recentemente visitato San Gallo sede del CCEE, e ieri si sono chiusi i lavori a Roma della presidenza.
Un discorso forte, a 360 gradi, quello pronunciato ieri sera nella chiesa di Sant'Ambrogio a Milano dal Cardinale Arcivescovo Angelo Scola in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio.