"La data della pubblicazione, memoria di Santa Teresa d’Avila, vuole presentare Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo come frutto maturo della riforma del Carmelo e della spiritualità della grande Santa spagnola".
"Laudate Deum”, è questo il titolo della prossima Esortazione apostolica di Papa Francesco, che sarà resa al mondo nota il 4 ottobre.
Fra le tante preoccupazioni del pontificato "una più delle altre ci sta a cuore, ed è che i sacerdoti siano tali, quali li esige la dignità del loro ministero, poiché a nostro avviso, per questa via principalmente, possiamo nutrire liete speranze dell'avvenire della religione". Lo scriveva Papa Pio X nella Esortazione Apostolica Haerent Animo, della quale tra pochi giorni ricorre il 110/mo anniversario della pubblicazione. Era il 4 agosto 1908 e il Papa scriveva questo testo ricordando il 50/mo della sua ordinazione presbiterale, il 18 settembre 1858.
“La santità è il volto più bello della Chiesa”. Papa Francesco vuole promuovere il desiderio della santità nel mondo attuale e lo fa attraverso la sua esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”, diffusa oggi e presentata ai giornalisti con una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede.
E’ Dio che “ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente”. E questo testo vuole “far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità”. Così il Papa nell’incipit di “Gaudete et exsultate”, l’Esortazione Apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, pubblicata oggi.
Sarà pubblicata lunedì prossimo la nuova dell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Gaudete et Exsultate”, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.
Il vescovo di Ischia, mons. Pietro Lagnese, ha scritto una lettera alle Confraternite della Chiesa insulana, che è stato chiamato a guidare dal 2013 auspicando che queste associazioni di fedeli ritornino ad essere veri cenacoli di fede, di speranza e di carità.