“Questa stessa Sede Apostolica, dopo aver tante volte raccomandato gli Esercizi spirituali con la parola, ha voluto precedere i fedeli anche con l’esempio, e già da parecchio tempo, di quando in quando suole per alcuni giorni convertire in Cenacolo di meditazione e di preghiera le auguste aule Vaticane; consuetudine, che Noi ben volentieri abbiamo seguito con grande gioia e conforto.
Lo stile del pontificato di Giovanni Paolo II, immediato, diretto, spontaneo, nasce dagli anni che precedono l’arrivo a Roma.
“Padre, vorrei ringraziare, a nome di tutti, per questo accompagnamento in questi giorni, che oggi si prolungheranno con la giornata di digiuno e preghiera per il Sud Sudan, il Congo e anche la Siria. Grazie Padre, per averci parlato della Chiesa, per averci fatto sentire la Chiesa, questo piccolo gregge”. Sono le parole di Papa Francesco a don José Tolentino de Mendonça che ha guidato gli esercizi spirituali di quest’anno ad Ariccia.
Don José Tolentino Mendonça, vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona, incentra l’ottava meditazione degli esercizi spirituali per il Papa e i collaboratori della Curia Romana, in corso ad Ariccia, sulla parabola del figliol prodigo.
“Le lacrime dicono che Dio s'incarna nelle nostre vite, nei nostri fallimenti, nei nostri incontri. Nei Vangeli, anche Cristo piange. Gesù si carica della nostra condizione, si fa uno di noi, e per questo le nostre lacrime sono inglobate nelle sue. Le porta con sé veramente. Quando piange, raccoglie e assume solidalmente tutte le lacrime del mondo”. Lo ha detto Padre José Tolentino Mendonça nella meditazione mattutina di ieri – dedicata al senso del pianto – offerta al Papa e alla Curia Romana per gli Esercizi Spirituali che si stanno svolgendo ad Ariccia
La giornata di martedì due le meditazioni per gli esercizi spirituali della Curia romana predicati dal padre portoghese Josè Tolentino de Mendonça.
La settimana dedicata agli Esercizi spirituali da Papa Francesco e dai collaboratori della Curia si apre con due meditazioni sul tema de "La scienza della sete" e “Mi sono accorto di essere assetato”.
E’ la sete la questione intorno alla quale girano le riflessioni che don Josè Tolentino de Mendonça propone a Papa Francesco e i collaboratori della Curia Romana.
Ci sarà molta poesia nelle riflessioni che il Papa insieme alla Curia Romana ascolteranno da oggi pomeriggio fino a venerdi nella casa per ritiri di Ariccia vicino Roma.
Sarà il sacerdote José Tolentino de Mendonça, vicerettore dell’università cattolica di Lisbona e consultore del Pontificio consiglio della Cultura, il predicatore degli Esercizi Spirituali di Quaresima in programma dal 18 al 23 febbraio ad Ariccia e che vedranno la partecipazione del Papa e della Curia Romana.
La morte di Gesù è “reale” non “apparente” e persino i discepoli “stentano a credere che Gesù sia tornato in vita”. Così padre Giulio Michelini descrive la crocifissione di Gesù, nella settima mediazione degli esercizi spirituali della Curia. Oggi, dopo l’ultima meditazione, Papa Francesco tornerà in Vaticano, e riprenderà l’attività regolare.