Descriveva il lavoro dell’Elemosineria pontificia come “una carità che non fa rumore”. L’arcivescovo Felix del Blanco Prieto, d’altronde, era arrivato a guidare l’ufficio della carità del Papa nel 2007, dopo una lunga carriera diplomatica spesa da fine anni Novanta a inizio 2000 come “ambasciatore del Papa” in Africa. In pensione dal 2012, l’ex Elemosiniere è morto sabato 10 aprile, all’età di 84 anni, mentre era ricoverato al Policlinico Gemelli, sembra per COVID 19.
L’arcivescovo Oscar Rizzato era “un discreto servitore della Chiesa che, coltivando la vita interiore e l’attenzione verso i più deboli, ha svolto con umiltà e dedizione il proprio ministero, in particolare presso la Segreteria di Stato e l’Elemosineria apostolica”. Lo scrive il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in un telegramma di cordoglio inviato a nome di Papa Francesco ai funerali del prelato.
"L’Elemosiniere Apostolico del Santo Padre, Cardinale Konrad Krajewski, rivolge un invito alla solidarietà ai Cardinali, agli Arcivescovi, ai Vescovi e ai Prelati che compongono la Cappella Papale". Così riporta un comunicato ufficiale dell'Elemosineria Apostolica della Città del Vaticano.
L’Elemosiniere del Santo Padre desidera ringraziare sentitamente tutti i volontari e le persone di buona volontà che continuano a prendersi cura dei più poveri e bisognosi, soprattutto i senza fissa dimora che vivono per strada, e non li abbandonano proprio in questo momento che per loro è ancora più difficile.
La “Lavanderia e il servizio docce di Papa Francesco” sbarcano a Genova. Il Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere pontificio, le ha inaugurate il 25 ottobre.
Il Cardinale elemosiniere Konrad Krajewski ha definito un “gesto disperato” il suo intervento di sabato sera, 11 maggio, per riattaccare i contatori in uno stabile del centro di Roma occupato da famiglie in difficoltà.
Sorge sotto il colonnato del Bernini, nei locali che storicamente erano stati quelli dell’ufficio postale vaticano, l’ambulatorio “Madre Misericordia” che Papa Francesco ha voluto donare al senzatetto.
Un comunicato dell’Elemosineria Apostolica fa sapere che “negli ultimi mesi le prime famiglie accolte ed ospitate nei tre appartamenti del Vaticano, dopo essere state aiutate a trovare i mezzi per essere indipendenti, hanno lasciato gli appartamenti ad altri tre nuclei familiari: due famiglie di religione cristiana ed una di religione musulmana, per un totale di tredici persone”.
Un nuovo ambulatorio solidale per i più piccoli nascerà a Roma, in zona Tuscolana, e sarà intitolato a Papa Francesco.
"Siamo grati a Papa Francesco per avere voluto dare un segno concreto di misericordia in piazza San Pietro alle persone senza fissa dimora o in difficoltà. I nostri medici insieme a quelli del FAS e del Policlinico di Tor Vergata hanno accettato con grande passione questa nuova sfida che unisce idealmente il lavoro fatto in questi anni nelle periferie con il cuore della cristianità". Così in una nota Lucia Ercoli, Direttore dell'associazione Medicina Solidale. Medici e infermieri dell’associazione saranno presenti nella nuova struttura voluta dal Pontefice sotto il colonnato di San Pietro per garantire le cure mediche alle persone in difficoltà e senza fissa dimora.
Una donna eritrea con tre dei suoi cinque figli compone la seconda famiglia ospitata dalla parrocchia di San Pietro in Vaticano ed ospitata in un appartamento in zona Gregorio VII. Ne da notizia la Sala Stampa Vaticana, ricordando che la parrocchia di Sant'Anna ospita -invece - una famiglia siriana.
Papa Francesco ha visitato ieri per mezzora il nuovo dormitorio per i senzatetto "Dono di misericordia" inaugurato nei giorni scorsi dalla Elemosineria Apostolica in via dei Penitenzieri, a fianco alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Lo riferisce la Radio Vaticana.
Dono di misericordia, è questo il nome del dormitorio che da quasi una settimana in via dei Penitenzieri a due passi da Piazza San Pietro accoglie i senza tetto. L’inaugurazione è stata fatta venerdì scorsa in forma molto riservata e lontano dagli occhi della stampa.
"Grazie a Papa Francesco che ci è sempre stato accanto nel nostro lavoro quotidiano nelle periferie della città attraverso l'elemosiniere. L'ambulatorio medico del Papa che è stato messo a disposizione delle nostre attività rappresenta una speranza per tanti uomini, donne e bambini che vivono l'emarginazione nei campi improvvisati e nelle periferie più sconosciute di Roma".
E’ di Damasco la famiglia accolta in Vaticano per volere di Papa Francesco e da alcuni giorni la Comunità parrocchiale di Sant’Anna in Vaticano se ne sta aoccupando. Mamma, papà e due figli di Rito greco-melchita cattolico, inviati dal Patriarcato di Antiochia.
“La carità non fa differenze di colore, razza o religione; non fa distinzioni di luoghi di provenienza; va incontro a chi è nel bisogno in qualunque momento e in qualunque occasione: la carità di Papa Francesco è per tutti i bisognosi di Roma, che è la sua diocesi: sia che vivano da tempo nell’Urbe, sia che siano appena arrivati come rifugiati, immigrati, richiedenti asilo”. A ribadirlo è Monsignor Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità
I medicinali del Papa per gli immigrati. I volontori di Medicina Solidale e UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) hanno cominciato a distribuire i medicinali donati dall'Elemosiniere del Papa, e in particolare 50 kg di farmaci antiscabbia, 100 confezioni di antibiotici e antistamici e 50 pomate antimicotiche.
La Divina Commedia in Vaticano. Concerto per la solennità della Ascensione e per sostenere le opere di carità del Papa. Una iniziativa che vede insieme associazioni che da secoli si occupano della carità a Roma e che sono al servizio dei Pontefici.