Senza amore non si può educare. Educare sempre con amore!"
“I giovani e le famiglie, presente e futuro delle nostre società, sono al centro della mia attenzione. Le associazioni di genitori sono state particolarmente incoraggiate dal Concilio che esortava i cristiani a offrire spontaneamente il loro aiuto per seguire e sostenere tutto il lavoro della scuola”. Lo ribadisce il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti al Congresso dell’ “Association des Parents d’Élèves de l’Enseignement Libre” – APEL.
“Le scuole dei gesuiti hanno indubbiamente permesso di continuare a far sentire il messaggio del Vangelo alle nuove generazioni, accompagnato dal rigore accademico e intellettuale che le caratterizza”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo i membri della Commissione Internazionale sull’Apostolato dell’Educazione dei Gesuiti.
Nell’udienza concessa al Merrimack College il Papa incentra la sua riflessione sulla missione di educare i giovani ad affrontare le sfide per crescere nella solidarietà.
Chi sono i giovani? Ma soprattutto esistono giovani ‘cattivi’? Domande che sorgono dopo aver ascoltato don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano
Esperti di educazione, religiosi e laici, provenienti dai cinque continenti, si riuniranno in un Congresso Internazionale a Roma in occasione del 150° anniversario dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
“Dobbiamo rompere quell’immaginario sull’educazione, secondo cui educare è riempire la testa di idee. Così educhiamo degli automi, dei macrocefali, non delle persone. Educare è rischiare nella tensione tra la testa, il cuore e le mani: in armonia, al punto da pensare quello che sento e faccio; da sentire quello che penso e faccio; da fare quello che sento e penso. È un’armonia”. Lo ha detto il Papa ieri mattina parlando alla delegazione del Global Researchers Advancing Catholic Education Project.
L’educazione,“è fondamentale per valorizzare l’essere umano nella sua integrità, evitando la ‘cultura dello scarto’ – che colloca i più vulnerabili ai margini della società – e risvegliandolo all’importanza della cura del creato
Giovedì 15 ottobre 2020 alle ore 14.30 Papa Francesco tornerà ad affrontare il tema dell’educazione, centrale nel suo insegnamento e nel dialogo con il mondo. Lo farà con un videomessaggio.
Educazione e fratellanza: sono parole che Papa Francesco vuole rimettere al centro della riflessione, del dibattito, dell’esperienza. Anche in questi duri tempi dominati dalla paura del contagio, della malattia. Anzi, oggi più che mai.
"Nell’Enciclica Laudato si’ ho invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano. A distanza di qualche anno, rinnovo l’invito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente", pertanto "desidero promuovere un evento mondiale nella giornata del 14 maggio 2020, che avrà per tema Ricostruire il patto educativo globale: un incontro per ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione". Lo scrive il Papa nel messaggio per il lancio del Patto Educativo.
La Chiesa ha anche il compito di “eliminare la solitudine educativa delle famiglie”, ed è per questo che Papa Francesco la schiera a fianco dell’Associazione Genitori, chiedendo loro di alimentare la fiducia nella scuola e a considerare i maestri come alleati.
Dieci anni fa Papa Benedetto XVI scriveva ai fedeli di Roma - la sua Diocesi - e a tutti i romani una lettera sul tema centrale dell’educazione, uno degli argomenti su cui il Papa si è speso più volte nel corso del suo pontificato.
Nell’Anno del Sinodo dedicato ai giovani, la missione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è quanto mai attuale per “sostenere lo slancio e le capacità innovative dei giovani”, sottolinea il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in una lettera per la 94esima giornata nazionale dell’Università Cattolica dal tema “Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia”.
La cultura dell’incontro, l’alleanza tra scuola e famiglia e l’educazione ecologica. Sono i tre punti di riflessione che Papa Francesco propone all’Associazione Italiana Maestri Cattolici, ricevuti oggi presso la Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Il 26 giugno del 1967 a via Masaccio a Firenze moriva il grande educatore don Lorenzo Milani. Son passati cinquant'anni da quel giorno eppure oggi come ieri non si può che restare ammirati dalla lezione di questo giovane sacerdote italiano.
Università e scuole cattoliche sono strumenti di evangelizzazione. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Come combattere la radicalizzazione della religione? Con un maggiore impegno a fianco delle organizzazioni religiose. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nei suoi discorsi alle Nazioni Unite continua a reiterare quella che è diventata una linea decisa della Santa Sede. Ovvero che le religioni sono la soluzione, e non la fonte, del problema del radicalismo.
Tra i diversi temi da affrontare nelle questione delle crisi umanitarie c’è anche quello spinoso della educazione. 75 milioni di bambini e giovani in età per studiare sono strappati della loro case, dalle loro culture e non conoscono la lingua dei paesi che li ospitano. Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati ha recentemente curato un rapporto su questo tema: Providing Hope, Investing in the Future: Education in Emergencies & Protracted Crises.
Il Consiglio Episcopale Permanente è riunito a Genova in vista del Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà nel capoluogo ligure dal 15 al 18 settembre 2016. Ad aprire i lavori, come sempre, la prolusione del Presidente della Cei il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova.