Caterina la conoscono tutti a Siena, e ben presto la conosceranno in tutta Italia e in Europa. Siamo nel Trecento e sono tempi turbolenti, davvero difficili, anche la Chiesa attraverserà una delle crisi più profonde della sua lunga storia:
Non è un libro di rivelazioni, di chiarimenti o notizie sensazionali. E' molto di più e molto meglio: è un libro di storia. Ratzinger la scelta. "Non sono scappato", di Orazio La Rocca edito da San Paolo è un preciso lavoro di cronaca. Chiaro, semplice ed approfondito. La cronaca di quasi 10 anni di "pontificato emerito" di Benedetto XVI.
Il 16 aprile del 1927 nasceva Joseph Ratzinger divenuto poi Benedetto XVI. La sua morte non ha spezzato i legami di affetto di chi ha vissuto con lui. Come l'arcivescovo Alfred Xuereb che ha recentemente pubblicato un libro- diario dei suoi giorni con Benedetto come secondo segretario e oggi nunzio in Corea del Sud e Mongolia.
Si scende piano, verso il centro della grotta. Non passano che pochi minuti e già si avverte, distintamente, di essere in un luogo diverso, in cui si percepisce la presenza del sacro. Questa è veramente la “casa dell’arcangelo”, a Monte Sant’angelo, in Puglia. Qui arrivano pellegrini da ogni parte del mondo fin dal 490 d.C., anno in cui secondo la tradizione avvenne la prima apparizione dell’arcangelo Michele sul Gargano a san Lorenzo Maiorano.
Il nome di padre Tommaso da Kempis (1379-1471) non ha bisogno di molti commenti. Conosciuto come l'autore dell'Imitazione di Cristo, il religioso è stato uno dei grandi padri della spiritualità cristiana.
Una limpida mattina di gennaio, salendo con una certa fatica una strada che si arrampica tra boschi e prati, ecco aprirsi allo sguardo un paesaggio mite e solenne al tempo stesso, illuminato da un tiepido sole invernale: un ampio, piazzale, un convento, un giardino e in lontananza colline e vallate.
Nel deserto il silenzio avvolge ogni cosa, dilata le distanze, fa apparire ciò che è lontano molto vicino e al contrario quel che è vicino sembra allontanarsi verso l’orizzonte sconfinato.
“Non mi aspettavo che il giudice Mohammad Abdulsalam potesse concludere così rapidamente questo suo libro”. Così Papa Francesco nella sua breve prefazione saluta il lavoro di Mohammad Abdulsalam autore di Il Papa e il Grande Imam. Il percorso spinoso, che esce oggi per le Edizioni San Paolo.
Il diavolo è sempre pronto a dar battaglia, ma in definitiva è destinato alla sconfitta. Il male non prevarrà. Di questo era talmente convinto, don Gabriele Amorth che nonostante tutte le crudeltà e le cose spaventose che vedeva e combatteva era sempre animato da un forte spirito di ottimismo e da una vena di imbattibile umorismo. Padre Amorth è morto all’ospedale Gemelli di Roma il 16 settembre 2016, cinque anni fa, all’età di 91 anni.
La colazione di prima mattina, le pulizie, il pranzo, la cena, un’occhiata alla chiesa per qualche intervento “urgente” (addobbi, pavimenti da lucidare, commissioni da fare). E poi le feste in parrocchia, i mercatini, tutte le iniziative del vulcanico Prete Giovane, senza dimenticare la sua famiglia, i figli, i nipoti, e i pensieri rivolti costantemente all’amato marito scomparso: questa è la vita piena, pienissima della nostra eroina, perpetua di una parrocchia non meglio identificata ma più che reale, nella provincia italiana.
A Sant’Elena, piccola isola sperduta nell’Atlantico, aveva passato gli ultimi anni, a guardare l’infinito, a ripensare alla sua fulminante esistenza, a quante cose aveva fatto, alle battaglie, alle sconfitte, ai dolori subiti e a quelli inflitti. Tutti gli anni passati a correre da una terra all’altra, a dare ordini, a vedere tremare sotto di se’ infinite schiere di uomini e donne, e ora ritrovarsi solo, malato, stanco, davanti all’infinito.
Un giornale che non è solo un giornale, ma un microcosmo attraverso il quale “filtra” la visione dell’intero mondo, della storia, presente, passata, persino futura.
Dal 1° marzo al 30 novembre 2020 sono 206 i sacerdoti diocesani italiani che muoiono a causa diretta o meno dell’azione del Covid-19. Questo il dato, freddo e duro. Lo ricorda Riccardo Benotti, caposervizio del SIR l’agenzia di informazione dei vescovi italiani.
Ormai siamo abituati a questo modo di comunicare di Papa Francesco, attraverso le prefazioni di libri che trova interessanti. Il caso più recente è quello di Joy, la ragazza africana raccontata dalla scrittrice Mariapia Bonanate nel libro "Io sono Joy, Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta", EdizioniSan Paolo.
Centocinquanta anni di una Roma non più papalina ma segnata dal Papato. Questo è il senso del volume pubblicato dalla Diocesi di Roma e racconta non solo la vita della Chiesa nella città eterna, ma anche i tanti dettagli dei rapporti tra Roma, i Pontefici, e la politica oltre che i grandi cambiamenti sociali.
Un appuntamento per la Diocesi di Roma ma anche per chi vuole conoscere meglio la storia della città il prossimo 10 dicembre a Roma, alle ore 17:00, in collegamento dall’aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense, si svolgerà la presentazione del libro Roma. La Chiesa e la città nel XX secolo di Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo (Edizioni San Paolo), primo volume di una collana a cura della Diocesi di Roma.
Padre Leonardo Sapienza ci ha abituati da tempo a raccolte di testi inediti su Papa Paolo VI che spesso raccontano aspetti del pensiero del Pontefice quasi dimenticati. L’ultimo libro raccoglie un magistero “minore” nel senso di non sempre riportate nei testi ufficiali, e molti autografi, dedicati al rapporto del Papa con i “lontani”.
Ormai lo chiameremo “Eminenza”, ma Padre Raniero Cantalamessa, che il Papa ha creato cardinale, rimane uno tra i più apprezzati predicatori e commentatori delle pagine bibliche.
Una vita passata all’ombra opprimente di una dittatura, di un regime che aveva fatto della privazione della libertà e della soppressione di ogni volontà individuale il proprio punto di forza. Ma paradossalmente, come spesso accade in situazioni di questo tipo, questa oppressione riesce a fiorire una forza creativa che non conosce ostacoli. Non solo.
Bellezza, armonia, preghiera: tutto questo è musica. Lo è, e lo è stata, per molti grandi protagonisti dell’arte e della creatività. Lo è anche per fra Alessandro Brusteghi. Francescano, appunto, e cantante, diventato ormai un personaggio di fama internazionale, i suoi dischi sono venduti in tutto il mondo – bisogna ricordare che è il primo francescano i cui dischi sono prodotti da una delle etichette più importanti al mondo, la Decca - e i suoi concerti sono stati fermati solo dal Covid 19.