Non ci sono dichiarazioni, ne comunicati ufficiali. Ma quella che si è tenuta dall’8 al 10 ottobre 2019 a Christianfeld, in Danimarca, è una delle riunioni ecumeniche più importanti dell’anno. I segretari delle Comunioni Cristiane Mondiali, infatti, parlano per tre giorni, mettendo sul tavolo il lavoro che stanno facendo, le sfide e gli obiettivi.
C’era anche l’arcivescovo anglicano Ian Earnest alla Messa che Papa Francesco ha celebrato a Maurizio, durante il suo viaggio in Africa. E l’incontro con Papa Francesco potrebbe essere stato il primo tra molti. Perché il vescovo proveniente da Maurizio è stato chiamato a prendere la direzione dell’Anglican Centre, a Roma.
"Vi sono grato per la vostra visita, e anche perché il vostro giubileo mi ha offerto la gioia di riabbracciare il mio caro fratello, il Patriarca Bartolomeo, primo Vice-Presidente della Società". Papa Francesco accoglie con affetto e gratitudine i partecipanti al Convegno promosso dalla Società per il Diritto delle Chiese Orientali in occasione del 50.mo anniversario della fondazione.
Papa Francesco ha incontrato stamane il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo.
“Al di là delle pretese eccessive e irrealistiche che ostacolano la ricerca dell’unità, questa ricerca potrà progredire soltanto sulla via dell’apprendimento reciproco”.
Una delegazione della Chiesa ortodossa etiope tewahedo è stata ricevuta lo scorso 23 luglio dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
È dal 1977 che una delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli partecipa alla festa dei Santi Pietro e Paolo, e una delegazione della Santa Sede partecipa al Fanar alla festa di Sant’Andrea. L’appuntamento di quest’anno era però particolare.
“Ci trattarono con rara umanità”. Lo scrive San Paolo, parlando del suo naufragio a Malta. E quel naufragio, che fu l’inizio della comunità cristiana nell’isola rimasta tra le più cattoliche d’Europa, è al centro delle riflessioni della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani del 2020, già rese disponbili.
Papa Francesco ha parlato di tre tipi di ecumenismo: l’ecumenismo del sangue, l’ecumenismo dei poveri, l’ecumenismo della missione. Ma tra questi “il più importante è l’ecumenismo del sangue, perché oggi c’è una persecuzione dei cristiani come mai c’è stata, nemmeno nei primi secoli”.
Nella conferenza stampa durante il volo di ritorno dal viaggio in Romania, Papa Francesco ha parlato di un “bel rapporto” che si verifica in una città europea tra un “arcivescovo cattolico e un arcivescovo luterano”.
Un messaggio di Papa Francesco al Patriarca copto Tawadros, e il 24esimo incontro del Comitato di Collegamento cattolico ebraico: la settimana dal 10 al 18 maggio è stata densa di avvenimenti ecumenici, sebbene questi non siano stati molto pubblicizzati.
Anche Papa Francesco si è unito alla preghiera ecumenica di Thy Kingdom Come (“Venga il tuo Regno”).
"La festa della risurrezione ci ricorda che la dignità umana deve essere rispettata e onorata. Gli esseri umani sono creati a immagine di Dio e quindi uguali davanti a Dio. La Pasqua è il tempo in cui la famiglia umana viene celebrata alla luce della vita e dell’abbondanza divina". Lo scrivono i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme in occasione del Messaggio di Pasqua.
La Chiesa Ortodossa Ucraina è davvero realtà: il 30 gennaio si è registrata tra le confessioni religiose del Paese, e il 3 febbraio si è tenuta la cerimonia di intronizzazione del metropolita Epifaniy, che non prende il titolo di Patriarca, ma quello di Primate. Ma in che modo la presenza di una Chiesa nazionale ortodossa ucraina colpisce la comunità cristiana, e in particolare la comunità greco-cattolica? Quali le sue sfide?
“Il comune impegno a favore dell’ecumenismo è un’esigenza essenziale della fede che professiamo, un requisito che nasce dalla nostra stessa identità di discepoli di Gesù. E in quanto discepoli, mentre seguiamo lo stesso Signore, comprendiamo sempre di più che l’ecumenismo è un cammino, un cammino che, come hanno costantemente sottolineato i vari Pontefici dal Concilio Vaticano II in poi, è irreversibile. L’unità tra noi cresce lungo questo cammino”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane in udienza la Delegazione Ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia in occasione dell’annuale Pellegrinaggio ecumenico a Roma, per celebrare la Festa di Sant’Enrico.
Per la prima volta, Papa Francesco aprirà la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, invece di chiuderla, come sempre avevano fatto i Papi. Ma non è la sola caratteristica che rende questa Settimana di Preghiera particolare. Perché quest’anno il sussidio di preghiera è stato affidato ad un gruppo proveniente dall’Indonesia.
I responsabili del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dell’l'Ufficio per il Dialogo e la Cooperazione Interreligiosa del Consiglio Ecumenico delle Chiese si sono incontrati ieri ed oggi a Roma in occasione del loro vertice annuale.
Dopo il successo dello scorso anno, torna il ciclo d’incontri ecumenici a 3 voci: cattolici, ortodossi e protestanti, insieme per l’unità e la pace.
Una crescita, quella di pentecostali e carismatici, che non può essere trascurata, e nella quale si deve comunque riconoscere lo Spirito Santo: incontrando i membri del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, riuniti nella loro annuale assemblea plenaria, Papa Francesco invita a non trascurare le realtà carismatiche che stanno sorgendo e crescendo nella Chiesa.
I nomi dei trenta paesi dove i cristiani soffrono le peggiori discriminazioni e persecuzioni scorrono su un lungo striscione nero. Iraq, Laos, Cina, Giordania, Nord-Corea, Somalia, Iran: come in una sorta di classifica dell’orrore, vengono nominati al microfono uno ad uno, per puntare su di loro, almeno per pochi secondi, quei riflettori dell’attenzione pubblica che troppo spesso rimangono drammaticamente spenti.