Siamo giunti quasi alla fine di questa prima parte di Sinodo sulla Sinodalità. Ieri la diffusione della Lettera al popolo di Dio e sabato sera la lettura e successivamente la pubblicazione della Relazione di Sintesi in Aula Paolo VI. Questa mattina si sono riuniti i Circoli Minori (per la XIII sessione) per la consegna dei "modi" di quest'ultimi alla Segreteria Generale.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza questa mattina i partecipanti al Colloquio Ecumenico Paolino. "Questa iniziativa, nata poco dopo il Concilio Vaticano II da un gruppo di studiosi provenienti da una decina di Paesi e da varie tradizioni cristiane, è giunta alla ventiseiesima edizione. Può dunque vantare un intenso cammino di studi e di ricerca che, grazie alla vostra competenza e alla vostra passione, ha contribuito alla conoscenza biblica e spirituale delle Lettere dell’Apostolo delle genti", dice subito il Papa accogliendo i presenti.
Papa Francesco stamane ha incontrato in Vaticano Baselios Marthoma Mathews III, Catholicos dell’Oriente e Metropolita della Chiesa Ortodossa sira malankarese, in India.
Il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), arcivescovo Gintaras Grušas, e il presidente della Conferenza delle Chiese europee (CEC), arcivescovo Nikitas di Thyateira, invitano "tutti i cristiani nelle chiese, parrocchie, comunità e le persone di buona volontà di tutta Europa a osservare il Tempo del Creato in uno spirito ecumenico, uniti nella preghiera e nell’azione", rilasciando una dichiarazione.
Prendendo le mosse dal documento congiunto “Sinodalità e primato dal secondo millennio ad oggi” finalizzato al Cairo lo scorso giugno, Papa Francesco fa un ulteriore passo nel cammino verso l’unità dei cristiani spiegando che non è possibile che le prerogative che il vescovo di Roma ha sulla comunità cattolica possano essere estese alle Chiese ortodosse. Parole che puntano a rassicurare l’ortodossia, preoccupata che il primato di Roma, sul quale si era raggiunto un accordo sostanziale già nel documento di Ravenna del 2007, possa andare a toccare anche la loro gerarchia, la loro esistenza, la loro indipendenza.
"Non ho parole per esprimere la mia gratitudine per il dono prezioso di una reliquia dei martiri copti uccisi in Libia il 15 febbraio 2015. Questi martiri sono stati battezzati non solo nell’acqua e nello Spirito, ma anche nel sangue, un sangue che è seme di unità per tutti i seguaci di Cristo. Sono lieto di annunciare oggi che, con il consenso di Vostra Santità, questi 21 martiri saranno inseriti nel Martirologio Romano come segno della comunione spirituale che unisce le nostre due Chiese". E' quanto ha annunciato il Papa, stamane, incontrando il Patriarca Tawadros II, Papa d’Alessandria e Capo della Chiesa ortodossa copta, per la celebrazione del cinquantesimo anniversario dello storico incontro di San Paolo VI e Shenouda III.
Si è parlato soprattutto delle opportunità ecumeniche fornite dal 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea negli incontri che si sono avuti in Vaticano tra la nuova leadership del Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. La delegazione ecumenica è stata in Vaticano il 22 e 23 marzo, ed ha avuto anche un incontro con Papa Francesco in udienza privata.
Tra Kosice e Presov, fino a Bratislava. Dall’incontro con gli esponenti della Chiesa di rito bizantino locale fino a quello con gli ebrei. Il Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è stato in Slovacchia dal 28 al 30 marzo. Tre giorni di viaggio per rinsaldare i legami con una nazione che anche Papa Francesco ha visitato, e dove poi, all’inizio della guerra in Ucraina, è arrivato anche il Cardinale Michael Czerny in una visita da inviato del Papa per aiutare i profughi ucraini che avevano varcato i confini.
Il “cammino verso Emmaus può simboleggiare il percorso ecumenico dei cristiani verso la piena comunione”. Lo ha scritto il Papa nel discorso consegnato stamane ad una delegazione di giovani sacerdoti e monaci delle Chiese Ortodosse Orientali.
Nel quartiere Lyoner di Francoforte - quello che fino al 2017 si chiamava Niederrad, una zona della città per gran parte adibita ad uffici - arriverà una chiesetta su quattro ruote. Forse niente di nuovo per chi conosce il libro di William Paul Young del 2007, “The Shack”, un best-seller da oltre un milione di copie negli Stati Uniti,
La mariologia è la scienza teologica che si occupa della Vergine Maria. E la devozione a Maria è diffusa ovunque, basti pensare agli innumerevoli santuari di Europa a lei dedicati. Non solo. Maria è una figura importante sia per i cattolici che per le confessioni cristiane cosiddette “precalcedoniche”, cioè le Chiese ortodosse orientali. Ed è anche per questo che la commissione congiunta del dialogo cattolico – ortodosso orientale ha stabilito che il prossimo documento congiunto, dopo quello appena pubblicato sui sacramenti, sarà dedicato alla mariologia”.
C’è ampio consenso sulla teologia e la pratica dei sacramenti tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse Orientali. Lo stabilisce, nelle conclusioni pastorali, un documento congiunto intitolato “I Sacramenti nella vita della Chiesa”, appena pubblicato, che contiene anche la raccomandazione che le Chiese Cattolica e Ortodosse Orientali studino “le possibilità di una più stretta collaborazione pastorale, prima di tutto nel campo non sacramentale, ma anche in quello sacramentale”.
E’ morto ieri ad Atene a 92 anni il metropolita ortodosso di Pergamo Ioannis Zizioulas, una delle figure più importanti del recente cammino ecumenico
Introducendo l’Angelus domenicale, stamane Papa Francesco ha messo in luce “lo spirito di servizio” di Giovanni Battista che “compiuta la sua missione, sa farsi da parte, si ritira dalla scena per fare posto a Gesù e ora si mette a sua volta in umile ascolto. Da profeta diviene discepolo”.
In missione per il conto del Papa. Il Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è stato lo scorso 28 ottobre a Belgrado, dove ha fatto visita al Patriarca ortodosso di Serbia Porfirije. Lo ha comunicato il Patriarcato di Belgrado, che non indica se sia stata discussa anche la possibilità di una visita del Papa in Serbia, visita tra l’altro che si dice sia in preparazione da molti anni.
È dal 1967, anno della sua istituzione, che la Commissione Internazionale Cattolico Metodista si incontra senza interruzioni. Il 5 ottobre, i membri della commissione hanno partecipato all’udienza generale di Papa Francesco, che hanno potuto incontrare nell’Auletta Paolo VI accompagnati dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Aveva lavorato al secondo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, ed era probabilmente l’uomo più visibile del Patriarcato di Mosca. Tutto questo, però, non è bastato al metropolita Hilarion, che dal 2009 era a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca e che, con decisione sinodale del 6 giugno scorso, è stato nominato metropolita di Budapest e Ungheria.
Questa occasione “mi offre ancora una volta l'opportunità propizia di esprimere sincera gratitudine per i legami spirituali che uniscono la Sede di Pietro e la Sede di Marco, e per assicurare della mia inesauribile amicizia in Cristo”. Lo scrive Papa Francesco al Patriarca Tawadros II per la IX giornata dell’amicizia tra Copti e Cattolici che si celebra oggi.
Si chiama provvisoriamente “In cammino verso una comprensione comune delle Chiese. Confronti, approfondimenti, prospettive” il documento che verrà elaborato come frutto del dialogo tra il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Comunione di Chiese Protestanti in Europa.
Sei storie di santità, sei esempi di ecumenismo che possono aiutare anche al dialogo oggi. Nella Svizzera dove per la prima volta in quattrocento anni si è celebrata una Messa cattolica nella cattedrale di San Pietro che fu la sede di Calvino, continuano le prove di dialogo ecumenico con un piccolo libro di 120 pagine a cura della Commissione per il dialogo protestante – cattolico formato da membri della Conferenza Episcopale Svizzera e della Chiesa Evangelica riformata dalla Svizzera.