Saranno in duemila ad Assisi per parlare di una economia e di una finanza che faccia la differenza. Tutti nel nome di Francesco. Del santo assisano ovviamente, ma anche un un po’ del Papa che ha voluto con forza questa iniziativa.
In questi anni il Forum di Davos "ha offerto un'opportunità per esplorare modi innovativi ed efficaci per costruire un mondo migliore. Ha anche ha fornito un'arena in cui la volontà politica e la cooperazione reciproca possono essere guidate e rafforzate per superare l'isolazionismo, l'individualismo e la colonizzazione ideologica che purtroppo caratterizza anche molto dibattito contemporaneo". Lo ha scritto Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione dell'apertura del World Economic Forum a Davos, in Svizzera.
“Provvedere cibo a chi ha fame non è assistenzialismo, vuol essere il primo gesto concreto di accompagnamento verso un percorso di riscatto”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane in udienza i Membri della Federazione Europea dei Banchi Alimentari.
Uno degli uomini che ha lavorato, con tenacia, per offrire una risposta alle necessità della società del proprio tempo è stato Giorgio La Pira (1904-1977).
"La crisi finanziaria ha posto nuove difficoltà e al contempo nuove sfide per i governi come la crescita della disoccupazione e di nuove forme di povertà, come l’acuirsi del gap economico e sociale e la nascita di nuove forme di schiavitù, oltre alle radicate situazioni di conflitto". Lo scrive Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione del “World Economic Forum” di Davos.
La prima tappa della visita pastorale a Genova Papa Francesco la riserva all’incontro con il mondo del lavoro. Come già fatto a Torino, questa volta il Pontefice incontra i lavoratori dello stabilimento dell’ILVA dando vita ad un dialogo con la realtà del mondo del lavoro. Accompagnato dal Cardinale Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, il Papa ha risposto alle domande di 4 tra operai, imprenditori, disoccupati e sindacalisti.
“La lotta contro la povertà esige una migliore comprensione di essa come fenomeno umano e non meramente economico. Promuovere lo sviluppo umano integrale richiede dialogo e coinvolgimento con i bisogni e le aspirazioni della gente, richiede di ascoltare i poveri e la loro quotidiana esperienza di privazioni molteplici e sovrapposte, escogitando specifiche risposte a situazioni concrete. Ciò richiede di dar vita, all’interno delle comunità e tra le comunità e il mondo degli affari, a strutture di mediazione capaci di mettere insieme persone e risorse, iniziando processi nei quali i poveri siano i protagonisti principali e i beneficiari”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’udienza alla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.
Lanciato nel 2013 dalla Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, il Premio internazionale Economia e Società ha una cadenza biennale e si propone di dar riconoscimento ad opere di carattere economico e sociale che si contraddistinguono per il contributo originale all’approfondimento e all’applicazione della Dottrina Sociale della Chiesa.
A Milano ieri sera presso il Piccolo Teatro Studio Melato si è svolto il confronto - nell'ambito dei «Dialoghi di vita buona» - sul tema «L’economia ci cura?»: a confrontarsi Severino Salvemini, Alberto Martinelli, Marina Salamon, Riccardo Bonacina e il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano.
Era il 26 marzo del 1967 e Paolo VI pubblicava un documento dalla portata storica e sociale determinate: l'enciclica Populorum progressio.
Ripercorrere le tappe della vita è dell'attività di studio e di ricerca di Fausto Vicarelli non è un'impresa semplice per la vastità dei campi che affrontò e soprattutto per l'immensa generosità nell'essere in ascolto di chiunque incontrava sul suo cammino.
Economia, Vangelo e solidarismo. Sembrano tre parole slegate tra di loro ma cosi non è. Il Vangelo ispira principi e guida l'azione per una corretta economia che si ridivide fra i fratelli. Questo meccanismo è ciò che parte dalla riflessione dell'economista Giuseppe Toniolo (1845-1918).
Sono necessari ed urgenti “più inclusivi e giusti modelli economici”. Lo ha ribadito stamane Papa Francesco ricevendo in udienza gli imprenditori partecipanti al Fortune-Time Global Forum sul tema: “La sfida del 21° secolo: creare un nuovo patto sociale”.
Il Meeting di Rimini è una occasione di confronto e dibattito su molti temi. L’economia è al primo posto e, seguendo le indicazioni della Laudato sii, di Papa Francesco, anche l’ambasciatore d’ Italia presso la Santa Sede Daniele Mancini, ha portato il suo contributo alla discussione.
“L’azione politica ed economica è un’attività prudenziale, guidata da un concetto perenne di giustizia e che tiene sempre presente che, prima e aldilà di piani e programmi, ci sono donne e uomini concreti, uguali ai governanti, che vivono, lottano e soffrono, e che devono essere protagonisti del proprio destino. Lo sviluppo umano integrale e il pieno esercizio della dignità umana non possono essere imposti. Vanno costruiti e realizzati da ciascuno, da ciascuna famiglia, in comunione con gli altri esseri umani e in una giusta relazione con gli ambiti nei quali si sviluppa la socialità umana – amici, comunità, villaggi e comuni, scuole, imprese e sindacati, province, nazioni”. Lo scrive il Papa in un messaggio indirizzato la sindaco di Torino, Fassino, in occasione del III Forum Mondiale di Sviluppo Locale, in programma a Torino dal 13 al 16 ottobre.
Circa i “matrimoni misti tra cattolici e ortodossi”, “esistono sfide e problemi a causa delle diversità nel modo di concepire il matrimonio e la sua sacramentalità; ma bisogna accompagnare le coppie in un cammino di fede, perché le differenze non conducano a un relativismo e un’indifferenza religiosa”, anzi siano “un’autentica esperienza di dialogo ecumenico”. In discussione anche i temi dell’“economia globalizzata che non ha cura né attenzione per i poveri né per i giovani”, delle “migrazioni”, “una grande sfida” che esige attenzione e quelli legati alla “pastorale della famiglia, che non può essere una pastorale di massa ma piuttosto una pastorale di vicinanza e di contatti personali”.