La famiglia alla base dell’ecologia. Sembra una teoria rivoluzionaria, ma è ben salda nella dottrina sociale della Chiesa e nelle encicliche dei Papi, fino alla Laudato Si di Papa Francesco. E lo mette in luce il vescovo Mario Toso, di Faenza-Modigliana, in un volume su “Ecologia Integrale dopo il coronavirus” (Società Cooperativa Sociale Frate Iacopa).
La pandemia del coronavirus ha fatto sì che l’intera umanità si accorgesse “della sua fragilità”, mentre “per i cristiani questo è un tempo di attesa, l’ora più buia in attesa di un mondo nuovo”. Il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I firma un Messaggio per il 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra.
“Ho ventinove anni, sono sposata da undici e ho un figlio di nove...sono una macchina perfetta per procreare; non lo dico io, me lo ripetono i medici della clinica Biotexcom di Kiev ...ho un figlio solo, che è la gioia più grande della mia vita. Gli altri che ho dato alla luce sono figli altrui. Non ricordo né il giorno in cui nacquero né se fossero maschio o femmina, né quanto pesassero. Non mi interessava e non mi interessa. Questi bambini non hanno nulla di me, non hanno il mio DNA, non saranno educati da me. Li ho solo messi al mondo, ho aiutato qualcuno che non poteva farlo naturalmente”.
Un vero happening per i sindaci di tutto il mondo che hanno raccontato le loro storie cittadine con un tono epico a volte o più concreto in altri casi. “Schiavitù moderna e cambiamenti climatici: l'impegno delle città” è stato il tema del laboratorio di due giorni al quale ha partecipato il Papa.