"Questa guerra ha prodotto nelle opinioni pubbliche mondiali anche atteggiamenti di divisione, che a volte sfociano in forme di antisemitismo e antigiudaism
Un elenco incredibile che illumina la storia.
"Nei nostri tempi turbolenti, è di grande importanza che ebrei e cristiani si incontrino, e sempre più lavorino insieme, per cercare di contrastare certe tendenze negative delle nostre società occidentali: l’idolatria dell’io e del denaro; l’individualismo esasperato; la cultura dell’indifferenza e dello scarto. Siamo chiamati a testimoniare insieme il Dio della misericordia e della giustizia, che ama e si prende cura delle persone; e possiamo farlo attingendo dal patrimonio spirituale che in parte condividiamo e che abbiamo la responsabilità di custodire e approfondire". Così il Papa, stamane, nel discorso consegnato al Cardinale Koch e alla delegazione dell'International Jewish Committee for Interreligious Consultations, che non ha potuto incontrare questa mattina per via di un riacutizzarsi del dolore al ginocchio.
"Per volere del Santo Padre Francesco, da giugno 2022 l’Archivio Storico della Segreteria di Stato - Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali rende accessibile a tutti la riproduzione virtuale di un’intera serie archivistica sul proprio sito internet. Si tratta della serie documentaria, afferente al pontificato di Pio XII (aperto alla consultazione dal 2 marzo 2020), denominata 'Ebrei', perché era destinata a conservare le istanze di aiuto rivolte al Papa da ebrei di tutta Europa, dopo l’inizio delle persecuzioni nazi-fasciste".
“Lo scoppio della rivolta del ghetto di Varsavia, il 19 aprile 1943, fu un grido per la vita, la libertà, l'identità e il posto nel mondo per gli ebrei. L'anniversario di questa rivolta richiede una preghiera per la pace, soprattutto in Ucraina”, ha sottolineato monsignor Rafał Markowski, presidente del Comitato per il dialogo con l'ebraismo della Conferenza episcopale polacca.
"Continuare a parlare e raccontare è fondamentale perché nel tempo nuove storie e testimonianze di accoglienza avvenute in Assisi sono venute alla luce". A dirlo è Marina Rosati, ideatrice e curatrice del "Museo della Memoria, Assisi 1943-1944" in vista del Giorno della Memoria (27 gennaio) organizzato in collaborazione con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e il Comune di Assisi.
Il Cardinale Eugène Tisserant e Monsignor André Bouquin, insieme al diplomatico francese Francois De Vial, sono stati riconosciuti Giusti tra le Nazioni dallo Yad Vashem, il Memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme, per aver salvato alcuni ebrei durante la II Guerra Mondiale dalle deportazioni naziste.
Dopo la visita di cortesia al Presidente della Repubblica e al Primo Ministro di Ungheria e l’incontro – a porte chiuse – con i Vescovi ungheresi, Papa Francesco è stato accolto dai rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e di alcune Comunità ebraiche dell’Ungheria presso il Museo delle Belle Arti di Budapest.
Domenica 22 agosto si è tenuto nella città di Kolbuszowa, nel sud-est della Polonia, il sesto "Festival dei Salmi di Davide", un evento che ricorda tutti quei polacchi che hanno rischiato la vita per salvare il popolo ebraico nella seconda guerra mondiale, si ricorda in particolare la famiglia di Józef e Wiktoria Ulma.
Un grande ciclista, ma soprattutto un grande uomo, testimone di fede e umiltà. Questo era il campione di ciclismo Gino Bartali, che Assisi ha deciso di ricordare, a 21 anni dalla sua scomparsa, con la recita della preghiera dell’Angelus mercoledì 5 maggio alle ore 12, proprio nella Cappellina privata appartenuta al ciclista toscano e donata nel 2018 al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”.
"Ricordare è un espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace a di fraternità ,ricordare è anche stare attenti perchè queste cose possono succedere un'altra volta". Francesco ricorda così la Giornata della Memoria. la giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto.
La Dichiarazione conciliare Nostra Aetate – che oggi compie 55 anni – ha contribuito in maniera inequivocabile ai progresso compiuti nelle relazioni tra Cattolici ed Ebrei. Lo affermano il Cardinale Kurt Koch, Presidente della Commissione vaticana per i rapporti religiosi con gli ebrei e il Rabbino Noam Marans, Presidente del Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose.
Il Parco Nazionale della Memoria è stato inaugurato a Toruń lo scorso 8 agosto con una Santa Messa presso il Santuario della Beata Vergine Maria Stella della Nuova Evangelizzazione e San Giovanni Paolo II a Toruń.
Era il settembre del 1943 e la Guerra infuriava nella Città eterna. Molti, seppur la paura blocca, in quel momento, triste e complesso, offrirono la loro opera ed il loro coraggio per la salvezza dell'umanità. Fra questi ci fu anche padre Marco Antonio Dressino.
Doveva essere una commemorazione del Beato Paul Peter Gojdic, sacerdote slovacco e martire che fu tra i pochi a denunciare pubblicamente la Shoah e per questo è anche stato proclamato “Giusto tra le Nazioni”. Il presidente del Consiglio Nazionale di Slovacchia, Boris Kollar, lo ha trasformato in un evento storico facendo ufficialmente le scuse per l’abolizione della Chiesa Greco Cattolica nel Paese, settanta anni fa.
"Su questa irrimediabile vergogna della nostra civiltà non c’è giustificazione che tenga. Non c’è negazionismo che regga. L’unico atteggiamento valido è quello di una memoria che non si attenua, anzi si coltiva, per seminare nel futuro dell’umanità, e specialmente nelle coscienze dei giovani, un antidoto perenne, che impegni tutti a fare in modo che simili orrori non si ripetano, per gli ebrei e per ogni altro popolo”.
“La notizia dell'attacco a casa di una famiglia ebrea a Monsey, New York, è l'ultima di una serie di disgustosi atti di violenza contro i nostri fratelli e sorelle ebrei. Tali atti devono essere condannati completamente e senza riserve in quanto totalmente contrari a tutto ciò che la fede rappresenta”. E’ la netta condanna espressa dal Cardinale Timothy Dolan, Arcivescovo di New York, in merito all’attentato subito da una famiglia di religione ebraica nei pressi di New York.
Padre Placido era fatto così: non riusciva a dire di no a nessuno. Aiutava chiunque glielo chiedesse, chiunque sapesse in difficoltà.
“In occasione delle solenni ricorrenze di Rosh Ha-Shanah, Yom Kippur e Sukkot sono lieto di porgere a Lei e alla Comunità Ebraica di Roma i miei sinceri auguri. Il mio pensiero si estende anche alle Comunità ebraiche nel mondo, con l’auspicio che queste feste possano apportare copiose benedizioni dall’Eterno ed essere fonte di intima gioia”. Lo scrive il Papa al Rabbino Capo di Roma Di Segni, in occasione delle recenti festività ebraiche.
“Sono lieto che nel corso del tempo siamo riusciti a mantenere buoni rapporti e a intensificarli ulteriormente. Coltivare nel tempo buone relazioni fraterne è un dono e al contempo una chiamata di Dio”. Lo ha detto Papa Francesco stamane ricevendo in udienza una delegazione dell’American Jewish Committee.