A un certo punto della sua storia, Družina coinvolse anche gli studenti universitari, dando loro voce e diventando per loro una palestra di libertà. Ed era un modo brillante di gestire le cose, in quella che allora si chiamava Yugoslavia, perché in quel modo si poteva tenere una voce libera dal potere, ma anche una voce libera rispetto alla gerarchia della Chiesa cattolica, quando questa appariva troppo immobile.