“Ho chiesto asilo politico in Italia perché in base all’art. 295 del Codice Penale Pakistano, più noto come ‘legge anti-blasfemia’, potrei essere condannata a morte.”. Si chiama Noreen Yousaf, ha 28 anni ed è nata in Pakistan.
In Pakistan ogni anno migliaia di donne cristiane sono rapite, violentate, costrette ad abbandonare la fede e a contrarre matrimonio islamico. Anche quelle risparmiate da queste crudeltà subiscono quotidiani soprusi. Spesso analfabete, quando riescono a lavorare sono di frequente ridotte in condizioni schiavistiche. Quattro autorevoli donne italiane, espressione della società civile, si schierano al fianco delle donne oppresse del Pakistan, accompagnando le iniziative assunte dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.