Il coronavirus si sta inesorabilmente allungando verso l’Africa, ed è corsa contro il tempo per fermare il dilagare della pandemia che provocherebbe una strage dalle dimensioni catastrofiche, una preoccupazione fortemente sentita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, colpita dal trend crescente osservato: 52 Paesi finora toccati dal virus, per un totale di oltre 33.200 contagi, con 1.470 morti.
Le sfide poste dai movimenti pentecostali carismatici, la situazione dei giovani e delle famiglie in Africa, la disoccupazione giovanile, il ruolo della Chiesa, nonché le esperienze delle coppie sposate nell'Africa contemporanea: queste sono state tra le tematiche principali affrontate nel quinto incontro annuale di ‘Network Pastoral Africa’.
Nell’assemblea plenaria di aprile scorso i vescovi liberiani avevano inviato ai propri concittadini un messaggio di speranza, esortandoli a ‘promuovere e preservare la cultura della vita dal grembo materno alla tomba’ ed a osservare i protocolli sanitari previste per la sconfitta dell’ebola.
Agli inizi di febbraio Il 3 Febbraio scorso il rettor maggiore dei salesiani, don Ángel Artime ha visitato la Liberia ed ha celebrato la festa di don Bosco a Matadi, un quartiere di Monrovia, dove ha benedetto i bambini e consegnato un pozzo per l’acqua potabile costruito con la collaborazione dei Cooperatori Salesiani.