La festa è pronta a Torino e in tante altre parti del mondo dove i salesiani sono la casa di tanti giovani. San Giovanni Bosco si celebra il 31 gennaio, ma a Panama la festa è iniziata perché Don Bosco è uno dei patroni della GMG.
Correranno perché “alle bambine indiane non venga più negata violentemente l'infanzia con la costrizione a sposare uomini anziani”, i cinquanta runner di Athletica Vaticana, i cosiddetti “maratoneti del Papa”.
“La notizia del furto di una reliquia di san Giovanni Bosco dal Tempio di Castelnuovo è di quelle che non si vorrebbero mai sentire. Perché ci fa pensare a una profonda miseria morale, quella di chi sottrae un segno che è stato lasciato e conservato per la devozione e la fede di tutti”. Sono le parole di sdegno e sgomento dell’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, appena saputo del furto dell’urna contenente il cervello di San Giovanni Bosco.
Quando un salesiano, giornalista, scrittore decide di raccontare Don Bosco non sempre lo fa in modo “classico”. Così è per Carlo Di Cicco, per anni giornalista di agenzia, poi vicedirettore dell’ Osservatore Romano e sempre specialmente attento al sociale.
Sono oltre 200 i giovani studenti provenienti da 60 centri di formazione professionale di tutta Italia che parteciperanno all’undicesima edizione del “Concorso Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali della Formazione Professionale Salesiana.
È alta 52 centimetri, ed ha il compito di presentare Don Giovanni Bosco in modo più attuale e moderno. È la statua che il Rettore Maggiore Angel Fernandez Artime porterà con sé nelle “Visite di Insieme” che realizzerà con i con i suoi consiglieri.
Difendere il diritto al tempo libero, al gioco e alla creatività dei bambini di Locri. E farlo con un pulmino. Il Don Bosco Bus. L’intuizione è venuta a Don Mimmo Madonna, direttore della casa salesiana di Locri, che dalla scorsa estate ha pensato di affittare un bus per accompagnare in oratorio tutti quei bambini che abitano le periferie del paese. Per farli crescere bene, al meglio. Anche al Sud.
Educatori e ragazzi un rapporto con i ragazzi “difficili” i cosi detti “ragazzacci” di Don Bosco, e le parole di Gesù alla figlia di Giairo: coraggio alzati.
Nelle settimane scorse il Rettor Maggiore, don Angel Fernandez Artime, ha consegnato il titolo e le linee guida per il messaggio della Strenna 2017: ‘Siamo Famiglia! Ogni casa, scuola di Vita e di Amore’ con il proposito di riflettere sul tema della famiglia, in quanto tale richiesta è scaturita dalla Consulta della Famiglia Salesiana, che all’unanimità ha chiesto di trattare l’argomento della famiglia, guardando alle sfide che essa affronta nelle nuove congiunture, alle riflessioni dei due Sinodi e all’Esortazione Apostolica Di Papa Francesco ‘Amoris Laetitia’.
“Le Giornate Mondiali della Gioventù immettono nei movimenti ecclesiali, nei gruppi giovanili e missionari lo spirito del rinnovamento; i giovani diventano gli apostoli dei giovani. I giovani che partecipano alle Giornate Mondiali anzitutto si preparano insieme nella comunione della Chiesa locale e, al ritorno dall’incontro, immettono nelle comunità ecclesiali l’entusiasmo dell’esperienza dell’universalità e della vitalità della Chiesa”. Così il cardinale salesiano Tarcisio Bertone racconta la esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù.
Concluso nelle terre del sacerdote santo torinese il SYM don Bosco 2015, il grande incontro dei giovani con cui si è concluso il bicentenario dalla nascita del sacerdote padre degli oratori. “Siete stati fantastici! Tutto il mondo deve saperlo che la gioventù salesiana è fantastica!”, ha detto il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.
“E’ fondamentale dare ai giovani gli strumenti necessari per essere imprenditori di se stessi”. Lo ha ricordato l’onorevole Gian Luigi Gigli in occasione dell’incontro di mercoledì 15 luglio, promosso dalla Famiglia Salesiana e dalla Confederazione Mondiale degli Exallievi/e di Don Bosco. “Bicentenario della nascita di Don Bosco: l’impegno politico degli exallievi in campo sociale ed educativo” il tema dell’evento che si è tenuto presso la sala Aldo Moro della Camera dei Deputati. Vi proponiamo una cronaca tratta da ANS.
La Sicilia è divenuta meta di migliaia di giovani in fuga dai paesi dell’Africa in guerra, che arrivano dopo aver rischiato la vita nel deserto e nel Mediterraneo. Per meglio coordinare le attività di accoglienza, la Famiglia Salesiana ha creato l’associazione temporanea di scopo “Don Bosco Island”, che riunisce le organizzazioni salesiane coinvolte nella gestione dei problemi dell’immigrazione, in Sicilia e in tutto il paese.
Viene presentato oggi, alle ore 17 presso lo spazio “Incontro” del salone del Libro di Torino, il volume “La fede e il bene comune. Offerta cristiana alla società contemporanea,” del Cardinal Tarcisio Bertone, sdb, Segretario di Stato vaticano emerito. Il libro – curato da Fabio Pisani - è composto da una raccolta ragionata degli interventi che il cardinale ha fatto negli anni da Segretario di Stato. Per l’occasione, e soprattutto in vista della visita di Papa Francesco a Torino per Bicentenario di Don Bosco il 21 e 22 giugno prossimi, il Cardinal Bertone ha offerto ad ACI Stampa la riflessione che segue sui “santi sociali piemontesi” che fiorirono nell’era industriale nell’allora capitale d’Italia e di cui don Bosco – fondatore della congregazione di cui è parte il cardinale – è uno degli esempi.
Uno stand di 140 metri quadrati, che rievoca con disegni dell’illustratore Corrado Mezzana (1890-1952) un angolo dell’antico cortile di Valdocco, cuore dell’azione pastorale di san Giovanni Bosco nella Torino dell’Ottocento. Si presenterà così lo stand della Libreria Editrice Vaticana al XXVIII Salone Internazionale del Libro, in programma a Torinodal 14 al 18 maggio prossimi. Lo stand è stato realizzato dall’architetto Roberto Pulitani, che aveva già progettato il padiglione espositivo della Santa Sede al Salone dello scorso anno. Le illustrazioni di Mezzana sono tratte da un volume del 1929, Vita del beato Giovanni Bosco del salesiano Gian Battista Calvi. La scelta di questa scenografia è stata voluta per esaltare la figura di don Bosco patrono degli editori e il suo rapporto sempre filiale ed affettuoso verso i Pontefici, i quali a loro volta non gli hanno mai fatto mancare assistenza e conforto. Viene anche esaltato il pensiero di don Bosco relativo alla produzione e alla diffusione di libri. “
Si presenta come un finesettimana denso di attività “salesiane” quello in procinto di svolgersi sui luoghi di Don Bosco: conferenze sui giovani, letture su Don Bosco e per finire una grande festa giovanile. Da stamattina a Valdocco, Torino, si svolge il convegno dal titolo “Spazio fratto Tempo – La velocità del cambiamento: tra bisogni emergenti e risposte possibili”, organizzato dalla Pastorale Giovanile Salesiana della Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta con altre realtà associative giovanili.