I barbari che giungevano a Roma rimanevano stupefatti della grandiosità del Laterano, come racconta Dante nella Divina Commedia: “veggendo Roma e l’ardüa sua opra, stupefaciensi, quando Laterano a le cose mortali andò di sopra”. E qui il Sommo Popeta aveva ancora negli occhi l’ormai vecchio Patriarchio, ma anche la basilica e il battistero.