"Il sangue si è sciolto" annuncia così ai fedeli l'Arcivescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia. Si ripete così anche quest'anno il "prodigio di San Gennaro", la liquefazione del suo sangue, un segno di buon auspicio per la città campana. L'Arcivescovo ha aperto la teca e ha trovato il sangue già sciolto. "Ringraziamo il Signore per questo dono, per questo segno così importante per la nostra comunità", ha detto subito a tutti.
Monsignor Domenico Battaglia si è insediato ufficialmente ieri pomeriggio quale nuovo Arcivescovo di Napoli. L’ingresso in Diocesi è culminato con la celebrazione della Messa in Cattedrale alla quale non ha potuto partecipare l’Arcivescovo emerito, Cardinale Crescenzio Sepe, in convalescenza nella sua residenza a Capodimonte dopo il ricovero per il coronavirus.
E’ di ieri la comunicazione della positività al coronavirus dell’Arcivescovo emerito di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe. Il porporato – che è asintomatico e in isolamento - ha lasciato la guida dell’Arcidiocesi partenopea il 12 dicembre scorso quando Papa Francesco ha nominato suo successore Monsignor Domenico Battaglia, fino ad allora Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’Goti.
Don Mimmo Battaglia, chiamato ad essere vostro Arcivescovo. Così l’Arcivescovo eletto di Napoli ha firmato la lettera inviata ai napoletani pochi giorni dopo la nomina ad Arcivescovo della città partenopea.
Il successore del Cardinale Sepe a Napoli è il vescovo Domenico Battaglia di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata dei Goti. Calabrese, classe 1963, è conosciuto per il suo impegno sociale come “prete di strada”. Termina così il “regno” del Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli dal 2006.