Faustina Kowalska,
A Pietra Ligure si trova uno dei santuari dedicati alla Madonna del Soccorso.
Si celebra per la prima volta a San Pietro la Messa della Divina Misericordia. “Pace a voi! È il saluto del Risorto, che viene incontro a ogni debolezza e sbaglio umano. Seguiamo allora i tre pace a voi! di Gesù: vi scopriremo tre azioni della divina misericordia in noi. Essa anzitutto dà gioia; poi suscita il perdono; infine consola nella fatica.”, dice Francesco nell’omelia. Il Papa è presente alla celebrazione nella Basilica di San Pietro, legge e pronuncia la sua omelia, ma non celebra la Santa Messa. A farlo è Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione.
Si svolge a Roma il III Incontro Mondiale dei Missionari della Misericordia, programmato originariamente per la primavera del 2020, viene ora realizzato grazie all’allentamento delle norme per il contenimento della pandemia da Covid-19 dal 23 al 25 aprile.
Suor Faustina Kowalska e Giovanni Paolo II, due vite che si intrecciano nel culto della Divina Misericordia.
San Giovanni Paolo II, nella prima domenica dopo Pasqua, istituì la solennità della Divina Misericordia. Il nome della preziosa devozione è legato alle rivelazioni mistiche dettate dal Cristo a Santa Faustina Kowalska (1905-1938).
Il 15 febbraio la Chiesa cattolica in Polonia celebra la memoria del beato Michał Sopoćko. Di lui, suor Faustina Kowalska, scrive: “E' un sacerdote secondo il mio cuore. (...) Per mezzo di quest'opera della Misericordia si accosteranno a Me più anime di quante ne verrebbero se egli continuasse ad assolvere giorno e notte fino alla fine della vita. Infatti così egli lavorerebbe fino alla morte, mentre con quest'opera lavorerà fino alla fine del mondo”. E’ Gesù che parla in una delle innumerevole visioni che accompagneranno la vita della suora polacca.
Nel 1990, la Lituania fu la prima repubblica baltica occupata dai sovietici a tornare indipendente. I sovietici non riconobbero l’indipendenza lituana fino al 1991, e provarono a fermare la ribellione, ma dovettero cedere. Con l’indipendenza, tornò anche la possibilità di esprimere la propria fede. Ricominciarono i pellegrinaggi, e in particolare uno fu inaugurato in quell’anno: Eišiškės–Šalčininkai–Turgeliai–Rudamina, fino alla Porta dell’Aurora di Vilnius, dove si venera l’icona di Maria Madre della Misericordia.
Se la era immaginata proprio così, la sua canonizzazione. Suor Faustina Kowalska la aveva vista e descritta nei suoi diari, nel 1937, e in quel modo avvenne. Il 30 aprile 2000, San Giovanni Paolo II canonizzava suor Faustina Kowalska, che aveva diffuso al mondo l’immagine e il culto della Divina Misericordia.
La Porta dell’Aurora, a Vilnius, è la porta che volge verso Est. In cima alla porta c’è una piccola cappella, e in quella cappella c’è icona mariana, molto venerata, dedicata alla Madonna della Misericordia. Ma fu anche in quella cappella che fu per la prima volta esposta l’immagine della Divina Misericordia. Quella originale. Quella che Gesù comunicò direttamente a Suor Faustina Kowalska, che risiedeva proprio nella capitale lituana che è conosciuta come la città della misericordia e che si trova proprio nel centro geografico di Europa.
Durante il secondo conflitto mondiale e l’occupazione tedesca che in Polonia durò lunghi cinque anni (1939-45) il giovane Karol Wojtyła lavorava nella fabbrica chimica “Solvay” nel quartiere di Cracovia chiamato Borek Falecki, non lontano dalla collina dove si trovava il cimitero delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Si fermava lì per pregare presso la tomba di suor Faustina Kowalska morta nel 1938, un’umile suora polacca a cui nel 1935 Gesù ha comandato di predicare il messaggio della misericordia di Dio al mondo.
Nella festa della Divina Misericordia il Papa guida la recita del Regina Coeli sul sagrato della Basilica Vaticana. Papa Francesco, nell’introdurre la preghiera mariana del tempo pasquale, ringrazia tutti i partecipanti accorsi alla Celebrazione e, in particolare, i Missionari della Misericordia. Subito dopo la preghiera, il Papa lancia un accorato appello per la pace in Siria e condanna l'uso delle armi chimiche in terra siriana.
E’ il secondo incontro quello di Papa Francesco con i Missionari della Misericordia, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Più di 550 Missionari, provenienti dai 5 continenti, sono attesi in questi giorni, a due anni dall’istituzione di questo speciale Ministero durante il Giubileo della Misericordia. Il Pontefice presiede con loro la Celebrazione Eucaristica per la festa della Divina Misericordia in Piazza San Pietro.
Domenica 8 aprile la Chiesa celebra la festa della Divina Misericordia, che è la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia.
Dodici mesi di misericordia. Preghiere, gesti, interviste, convegni, pellegrinaggi. Ma ora che la porta si chiude, che la piazza ritorna ad essere cuore della città e non solo posto di passaggio, c’è una cosa importante da fare per mettere a frutto questo anno: rileggere i testi e farli diventare vita.
Misericordia io voglio, e non sacrifici. Lo ha scritto Papa Francesco sul Libro degli Ospiti del Santuario della Divina Misericordia, a Cracovia. Il Papa ha attraversato la Porta Santa e ha confessato otto giovani, tra cui un sacerdote. "Nulla vi può separare dall’amore di Dio - ha detto sul sagrato del Santuario - mai dobbiamo stancarci di Gesù, anche se pensiamo che i nostri peccati siano grandi la sua misericordia è più grande e noi possiamo riceverla".
"Dall’intimo del cuore dell’uomo possono scatenarsi le forze più oscure, capaci di giungere a programmare sistematicamente l’annientamento del fratello, a considerarlo un nemico, un avversario, o addirittura individuo privo della stessa dignità umana". Così stamane Papa Francesco ricevendo in udienza il Sinodo Patriarcale della Chiesa Armeno-Cattolica
Da dieci anni Giovanni Paolo II è affacciato alla finestra della casa del Padre. E dieci anni dopo Karol Wojtyla è diventato San Giovanni Paolo II.