Nel discorso in lingua italiana il Papa continua il ciclo di catechesi sul Discernimento. Nell’Aula Paolo VI il Pontefice sottolinea ai fedeli l'importanza di discernere. "Nel nostro primo incontro avevamo visto che sempre, ogni giorno, che lo vogliamo o no, compiamo atti di discernimento, in quello che mangiamo, leggiamo, sul lavoro, nelle relazioni. La vita ci mette sempre di fronte a delle scelte", dice Francesco.
Papa Francesco prosegue il suo ciclo di catechesi sul discernimento e oggi concentra la sua riflessione dell'udienza generale sul tema della conferma della buona scelta.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “La materia del discernimento. La desolazione”. Da Piazza San Pietro il Pontefice si concentra in particolare sulla "desolazione".
“Oggi ci soffermiamo su un altro ingrediente indispensabile per il discernimento: la propria storia di vita. La nostra vita è il libro più prezioso che ci è stato consegnato, un libro che tanti purtroppo non leggono, oppure lo fanno troppo tardi, prima di morire. Eppure, proprio in quel libro si trova quello che si cerca inutilmente per altre vie”. Lo ha detto Papa Francesco stamane nel corso dell’udienza generale in Piazza San Pietro, proseguendo il ciclo di catechesi dedicato al discernimento.
Papa Francesco, in Piazza San Pietro, riprende il nuovo ciclo di catechesi sul Discernimento, incentrando la sua meditazione sul tema: “Gli elementi del discernimento. La familiarità con il Signore”. "Riprendiamo le catechesi sul tema del discernimento, perchè è importante per sapere cosa abbiamo dentro di noi, e oggi ci soffermiamo sul primo dei suoi elementi costitutivi, che è la preghiera", il Papa apre così l'Udienza Generale.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il nuovo ciclo di catechesi sul Discernimento, incentra la sua meditazione sul tema: “Un esempio: Ignazio di Loyola”. "Uno degli esempi più istruttivi sul discernimento ce lo offre Sant’Ignazio di Loyola, con un episodio decisivo della sua vita", dice subito il Papa da Piazza San Pietro.
“Spero che tutti quelli che s’ispirano a Ignazio, alla spiritualità ignaziana, possano vivere realmente questo anno come un’esperienza di conversione. A Pamplona, 500 anni fa, tutti i sogni mondani di Ignazio andarono in frantumi in un istante”. Così Papa Francesco nel videomessaggio inviato ai partecipanti alla preghiera internazionale “Pilgrims with Ignatius” che si è svolto online in occasione dell’Anno Ignaziano.
Ignazio di Loyola è stato, senza dubbio, un uomo costantemente alla ricerca di Dio partendo dalla constatazione della propria esistenza.
Nella relazione del circolo minore Hispanicus A, coordinato dal Cardinale Maradiaga, Arcivescovo di Tegugicalpa, si sottolinea in primis come la gioventù debba intendersi come un “luogo teologico”, non in termini univoci ma come una analogia.
“Non siamo immersi nel caso, né trascinati da una serie di eventi disordinati, ma, al contrario, la nostra vita e la nostra presenza nel mondo sono frutto di una vocazione divina”. Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio per la 55ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.
"Questo è il Concilio Vaticano III ?" Il Papa lo dice ridendo ai vescovi di rencente nomina. 114. A loro il Papa ricorda ancora una volta di non farsi tentare dalla “autoreferenzialità”, nei nostro giorni, dice “paradossalmente segnati da un senso di autoreferenzialità, che proclama finito il tempo dei maestri mentre, nella sua solitudine, l’uomo concreto continua a gridare il bisogno di essere aiutato nell’affrontare le drammatiche questioni che lo assalgono, di essere paternamente guidato nel percorso non ovvio che lo sfida, di essere iniziato nel mistero della propria ricerca di vita e felicità”.
Papa Francesco, lo sguardo a Gerusalemme. Mentre le tensioni nella capitale non si placano, il Papa, al termine dell’Angelus, sottolinea di “seguire con trepidazione le gravi tensioni e violenze di questi giorni e Gerusalemme” ed esprime “un accorato appello alla moderazione e al dialogo”.
Lo Spirito Santo e il carisma del discernimento. E’ il tema su cui si è soffermato padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, per la seconda predica di Avvento, stamani nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana.
Il cristiano non deve essere tiepido nè tranquillo senza consistenza. Lo ha ribadito stamane il Papa nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.