Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

L'arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticano, e l'arcivescovo Joseph Marino, nunzio apostolico in Malesia, mostrano la bandiera della Santa Sede all'inaugurazione della nunziatura di Kuala Lumpur / The Star - www.thestar.com.my

Diplomazia pontificia: occhi su Malesia e Romania

La Santa Sede ha una nuova casa in Malesia, e l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, è volato a Kuala Lumpur per inaugurarla: è stata anche una occasione di spiegare il senso della missione diplomatica della Santa Sede. Intanto, la scorsa settimana, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è stato in Romania, per rafforzare ulteriormente le buone relazioni, e magari per programmare un prossimo viaggio di Papa Francesco nella nazione, magari nel 2019, e non nel 2018 come si era inizialmente pensato.  

Il Cardinale Parolin durante una intervista al CTV / CTV

Parolin: il Papa in Myanmar e Bangladesh per favorire la riconciliazione

Il Papa sarà in Myanmar e Bangladesh per “esprimere vicinanza e sostegno” alla comunità cristiana e per “essere una presenza di pace e riconciliazione e solidarietà” nella nella società: lo dice il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in una intervista al Centro Televisivo Vaticano alla vigilia del viaggio di Papa Francesco.  

La relazione sulla Siria del Cardinale Mario Zenari al Convegno "Disparità Globali in materia di Salute", Aula Nuova del Sinodo, 17 novembre 2017 / Facebook - Pierre-Yves Fux

Diplomazia pontificia, dal conflitto in Siria al pericolo delle armi robot

La diplomazia della Santa Sede opera a più livelli: c’è l’impegno internazionale alle Nazioni Unite e nel multilaterale, che si preoccupa di fare in modo che i trattati e i negoziati abbiano come fine il bene comune, e come focus la dignità dell’essere umano. E poi c’è la diplomazia sul campo, quella fatta dai nunzi in situazioni difficili. Una conferenza in Vaticano, la plenaria di un Pontificio Consiglio e l’impegno della Santa Sede all’ufficio ONU di Ginevra questa settimana sono unite da un particolare filo rosso, tutto da esplorare.  

Un momento della visita ufficiale in Argentina dell'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, Buenos Aires, 4-7 novembre 2017 / L'Osservatore Romano

Diplomazia Pontificia: lo sguardo all’America Latina, la questione delle migrazioni

Il viaggio in Argentina dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher, "ministro degli Esteri vaticano", mostra che tra Argentina e Santa Sede i rapporti sono ottimi, oltre le speculazioni su un viaggio di Papa Francesco nel suo Paese natale che ancora non è arrivato. Nel frattempo, la Santa Sede dà anche un segnale di sollecitudine verso il Venezuela, una crisi che segue sempre con interesse. Il tema dei migranti è stato invece al centro della presenza della Santa Sede al Consiglio d’Europa.  

Il Cardinale Parolin incontra il premier croato Plenkovic durante la visita nella nazione, 31 ottobre 2017 / https://vlada.gov.hr/news/pm-plenkovic-meets-with-vatican-secretary-of-state-parolin/22750

La diplomazia della storia e della pietà popolare. Lo slancio ecumenico

La presenza in Croazia del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, rilancia il tema della possibile canonizzazione del Cardinale Alojzje Stepinac, contestata dal mondo ortodosso, ma anche la questione Medjuorgje. Mentre si guarda con grande attenzione al Patriarca Bartolomeo I, che di Papa Francesco è stato primo partner della pace, e che ha tenuto un importante discorso alla Seconda Conferenza sul pluralismo religioso e culturale e la coesistenza pacifica in Medio Oriente.  

Il Cardinale Parolin parla al convegno (Re)Thinking Europe. Al suo fianco, il Cardinale Reinhard Marx, presidente del COMECE, Aula Nuova del Sinodo, 27 ottobre 2017  / COMECE

Ripensare l’Europa, andare alle frontiere diplomatiche: la settimana della Santa Sede

I quattro principi dell’Evangelii Gaudium come linee guida per ripensare l’Europa a 60 anni della Fondazione: è il suggerimento del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, all’apertura della conferenza (Re)Thinking Europe. Se la questione europea è stata centrale in questa settimana della Santa Sede, da segnalare anche la presenza a Roma, per la giornata delle Nazioni Unite, dell’arcivescovo Ivan Jurkovic, osservatore della Santa Sede presso l’ufficio di Ginevra delle Nazioni Unite.  

L'arcivescovo Bernardito Auza durante l'evento della Santa Sede sulla Colombia, 20 ottobre 2017 / Holy See Mission to United Nations

Coraggio, perdono, riconciliazione: la Santa Sede sul viaggio del Papa in Colombia

Quale è stato l’impatto della visita di Papa Francesco in Colombia? Se lo è chiesto la missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite, con un evento al Palazzo di Vetro di New York lo scorso 20 ottobre. Ma l’impegno per la pace si concretizza anche in altri ambiti: la promozione del disarmo integrale, la questione dello spazio, e la gestione della crisi dei rifugiati in Europa.

Le bandiere dei membri di fronte il Palazzo di Vetro di New York, sede delle Nazioni Unite / Wikimedia Commons

La Santa Sede, un mediatore internazionale

Spicca la celebrazione dei 75 anni delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Santa Sede nella settimana della diplomazia pontificia, che conta anche diversi interventi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York e un intervento sul tema dell’immigrazione al tema di Ginevra. Sono eventi che danno il senso del lavoro portato avanti dagli “ambasciatori del Papa”, che avrà un riscontro visibile nella seconda visita di Papa Francesco alla FAO di Roma.  

L'esterno della nunziatura di Minsk / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Inaugurata la “casa della Santa Sede” a Minsk

Una “casa” per la Santa Sede, con gli arredi sacri in pietra rossa a simboleggiare i sacrifici del popolo locale e il sangue di Cristo, posta nel cuore della città, ma allo stesso tempo in una zona residenziale e silenziosa: si presenta così la nunziatura della Santa Sede a Minsk, inaugurata il 4 ottobre dall’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.  

L'arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro degli Esteri della Santa Sede, durante la sua conferenza alla Fordham University / Holy See Mission

Diplomazia pontificia, “La persona umana è più grande della nazione”

Il quinto principio dell’Evangelii Gaudium non è scritto nell’esortazione apostolica di Papa Francesco, che funge un po’ da linea guida del Pontificato. È piuttosto declinato in diplomazia pontificia, con una formulazione resa così dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano”: “La persona umana è più grande della nazione”.  

L'arcivescovo Gallagher, a nome della Santa Sede, firma la ratifica del Trattato ONU sulle Armi Nucleari, Palazzo Nazioni Unite / Holy See Mission

Santa Sede all’ONU, una diplomazia “pastorale e spirituale”

Una diplomazia “pastorale e spirituale”: è questa la vocazione dei diplomatici della Santa Sede, sottolineata dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, che ha trascorso l’intera scorsa settimana a New York per la 72esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.  

Il Cardinale Sandri incontra il presidente armeno durante uno dei suoi viaggi in Armenia / President.am

Santa Sede e Armenia, 25 anni di relazioni diplomatiche. “Un dono di Dio”

È stata la prima nazione a proclamarsi cristiana, ma la Santa Sede ha potuto allacciare le relazioni diplomatiche solo 25 anni fa, quando l’Armenia era definitivamente uscita dal blocco sovietico. Sono “nozze d’argento”, che vanno celebrate. E lo fa il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, in una Messa durante la quale definisce le relazioni tra le due nazioni “un dono di Dio”.  

L'arcivescovo Gallagher durante un intervento alle Nazioni Unite / Holy See Mission

Nucleare, Corea del Nord, Centrafrica: le parole della Santa Sede all'ONU

In quattro passi, la Santa Sede ha esposto alle Nazioni Unite i punti necessari per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto che da tempo ormai sta martoriando la Repubblica Centrafricana. È questo il tema del primo intervento alla settimana delle Nazioni Unite, quella della 72esima sessione generale cui partecipa l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, e cui una volta ogni due anni partecipa anche il Segretario di Stato vaticano.  

La bandiera vaticana che sventola di fronte alla Basilica di San Pietro / Bohumil Petrik / CNA

Uno sguardo ad Est per la diplomazia del Papa

Russia, Cina e Iran: tre Paesi che la diplomazia della Santa Sede osserva con attenzione. Se in Russia, dopo la visita del Cardinale Parolin, cominciano a vedersi segni di speranza per la restituzione degli edifici sequestrati dall’Unione Sovietica ai cattolici, la Cina continua a rappresentare per la Santa Sede un luogo dove nulla accade secondo una logica precisa, e dove a momenti di apertura si succedono momenti di improvvisa chiusura. Infine, l’Iran, dove è stato in visita l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, con il quale i rapporti sono buoni, sebbene le comunità locali vivano momenti difficili.

L'arcivescovo Tomasi presenta il rapporto UNCTAD, 15 settembre 2017, Radio Vaticana / AG / ACI Stampa

Come commenta la Santa Sede il rapporto ONU sul commercio?

Una economia che includa anche gli ultimi e che sia orientata alla persona: è questa la ricetta della Santa Sede per uscire dalla crisi economica, rilanciata ancora una volta nel momento in cui l’United Nations Conference on Trade and Development lancia il suo rapporto annuale.    

L'arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, durante uno dei "side event" organizzati dalla Santa Sede al Palazzo di Vetro / Holy See Mission

Cosa ha fatto la Santa Sede alle Nazioni Unite la scorsa settimana?

È la settimana che precede la 72esima sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite, in una settimana di settembre che segna l’inizio dei lavori e che in generale vede la presenza del Segretario di Stato vaticano. Ma la linea della Santa Sede, su molti temi: dal Forum di alto livello sulla Cultura della Pace, alla questione del trapianto di organi e dello sviluppo degli habitat urbani, fino alla “responsabilità di proteggere”.  

La bandiera della Santa Sede sventola di fronte alla sede ONU di Ginevra / UN.org

Diplomazia pontificia, un tema cruciale: le migrazioni

Per dimostrare quanto è attento al tema delle migrazioni, Papa Francesco ha istituito all’interno del nuovo dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale una sezione migranti e rifugiati, sotto il suo diretto controllo, con una squadra di studio e azioni che gli permette di avere gli occhi aperti sul tema.  

Papa Francesco alle Nazioni Unite di New York, 25 settembre 2015 / Alan Holdren / CNA

Diplomazia pontificia. Quali i risultati dell'impegno multilaterale della Santa Sede?

Quali sono stati i più grandi risultati della Santa Sede nella diplomazia multilaterale? Sono risultati spesso invisibili, si trovano nelle pieghe di difficili negoziazioni dei trattati, e alla persona comune sembra a volte non si sia ottenuto niente. Eppure, in un mondo difficile e in una “dittatura del relativismo” che cerca di cambiare l’antropologia stessa dell’uomo, questi risultati rappresentano una piccola goccia al servizio del bene comune, da non sottovalutare.

Benedetto XVI benedice una bandiera delle Nazioni Unite durante la sua visita al Palazzo di Vetro / UN.org

Diplomazia Pontificia. L'importanza dell'impegno nelle organizzazioni internazionali

Da monsignor Alberto Giovannetti, primo Osservatore Permanente della Santa Sede a New York, molte cose sono cambiate. La Santa Sede ha rafforzato il suo impegno nel campo della diplomazia multilaterale. Ha partecipato ai dialoghi che hanno portato alla fondazione dell’OCSE. È stato membro fondatore dell’AIEA, l’Agenzia Internazionale di Energia Atomica. È recentemente diventata Stato membro dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM), una scelta profetica considerando l’attenzione che oggi viene data a questo fenomeno.  

L'arcivescovo Silvano Maria Tomasi durante una delle sessioni alle Nazioni Unite / UN.org

Diplomazia pontificia. Il Vaticano nella famiglia delle nazioni

Quale è il ruolo della diplomazia del Papa in era moderna? Se, da sempre, la Santa Sede ha avuto una sua rete diplomatica, con cui intratteneva rapporti con gli Stati, è nell’epoca moderna che la Santa Sede arricchisce il suo lavoro con le cosiddette relazioni “multilaterali”, quelle che si fanno all’interno degli organismi internazionali.