Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

Il Cardinale Pietro Parolin e il presidente iraniano Pezeshkian / da CNA - Horacio Villalobos#Corbis/Getty Images; Majid Saeedi/Getty Images

Diplomazia pontificia, la Santa Sede guarda al Medio Oriente

L’elezione lo scorso 6 giugno di Massoud Pezeshkian a presidente dell’Iran al posto di Hassan Rouhani, sembrava aver aperto nuovi scenari sulla situazione iraniana. Pezeshkian, infatti, era il candidato riformista, ed era dalla presidenza Khatami che non c’era un non ultra conservatore alla guida dell’Iran.  

I fedeli nicaraguensi in una manifestazione a supporto dei vescovi nel 2018 / Archivi Catholic News Agency

Diplomazia pontificia, la Chiesa perseguitata in Nicaragua

Undici nuovi arresti di sacerdoti in Nicaragua nel fine settimana, e poi un altro nel corso della settimana appena trascorsa, segnano la recrudescenza della persecuzione contro la Chiesa in Nicaragua. Il regime di Ortega, prima dell’espulsione di tutti i diplomatici vaticani, aveva eliminato la posizione del decano del Corpo Diplomatico, che spetta alla Santa Sede per il diritto di decananza stabilito sin dal Congresso di Vienna, e aveva espulso in maniera improvvisa e violenta il nunzio, l’arcivescovo Waldemar Sommertag. Inizialmente, la Chiesa Cattolica aveva partecipato anche al dialogo nazionale, ma poi era andata incontro a contestazioni del governo che la accusava di essere troppo a favore del popolo.  

Erdogan e Papa Francesco durante la visita del presidente turco in Vaticano del 2018 / Vatican Media

Diplomazia pontificia, telefonata tra Papa Francesco e Erdogan

Una telefonata di cui i media vaticani non hanno dato comunicazione, ma che è stata confermata nei dettagli dall’account X istituzionale della presidenza di Ankara: il presidente di Turchia Recep Tayip Erdogan ha telefonato a Papa Francesco, a seguito dell’attacco israeliano in Iran che ha provocato la morte del leader politico di Hamas Ismail Haniye, puntando ancora una volta il dito contro Israele.  

Il cardinale ParoIin nel bilaterale con il presidente ucraino Zelensky, 22 luglio 2024 / X @TerzaLoggia

Diplomazia pontificia, il viaggio del Cardinale Parolin in Ucraina

I cinque giorni del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in Ucraina rappresentano la notizia di maggior rilievo della settimana diplomatica. Il cardinale Parolin è tornato per la prima volta in Ucraina dall’inizio dell’aggressione su larga scala della Federazione Russa (vi era stato l’ultima volta nell’agosto 2021, per il trentennale dell’indipendenza ucraina) e ha potuto toccare con mano la realtà del conflitto, senza notizie mediate da varie opinioni personali.  

L'arrivo del Cardinale Parolin in Ucraina, accolto dal nunzio, l'arcivescovo Kulbokas, e dall'ambasciatore Yurash / profillo Andryi Yurash

Diplomazia pontificia, il programma del viaggio di Parolin in Ucraina

Comincia oggi e dura fino al 24 luglio il viaggio del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in Ucraina. È la prima volta che il Segretario di Stato torna nel Paese dall’inizio del conflitto. Per ora, non ci sono incontri confermati, ma si pensa che il Segretario di Stato sarà ricevuto dal presidente ucraino Volodymir Zelensky, che tra l’altro ha ringraziato la Santa Sede per il lavoro di mediazione per lo scambio di prigionieri, e probabilmente anche Andriy Yermak, capo dell’ufficio di presidenza, che è stato in Vaticano nella settimana che ha preceduto la partecipazione del Cardinale Parolin al Summit per la pace in Ucraina in Svizzera lo scorso giugno.  

Papa Francesco con il metropolita Antonij, nell'incontro del 5 agosto 2020 / Vatican Media

Diplomazia pontificia, la visita del metropolita Antonij a Papa Francesco e in Vaticano

Il metropolita Antonij, capo del Dipartimento di Relazioni Estere del Patriarcato di Mosca, è stato in udienza da Papa Francesco nel pomeriggio del 12 luglio. La notizia non è stata anticipata, ed è arrivata il giorno dopo la visita. Antonij non ha fatto visita al Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, con il quale i rapporti si sono congelati da quando il Cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha descritto come eresia la giustificazione dell’aggressione russa all’Ucraina. In gioco c’è anche l’interpretazione dell’ideologia del “mondo russo”, che è una base ideologica per giustificare la guerra e che vede nella Russia una sorta di “madre” di tutti i territori dell’antica Rus’ – sebbene poi, quando ci fu il battesimo della Rus’ a Kyiv, Mosca non fosse nemmeno sulla cartina geografica.  

L'arcivescovo Gallagher durante la Messa celebrata con l'episcopato filippino all’abbazia della Trasfigurazione di Malaybalay, 4 luglio 2024 / Account X Rappler

Diplomazia pontificia, Gallagher nelle Filippine

Dall’1 al 5 luglio, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, è stato nelle Filippine. Santa Sede e Filippine hanno piene relazioni diplomatiche da 73 anni. La visita è stata l’occasione, per il “ministro degli Esteri” vaticano, di partecipare alla “Festa del Papa” della nunziatura e anche di tenere una conferenza sulla diplomazia della Santa Sede.  

I sacerdoti greco-cattolici Ivan Levytskyi e Bohdan Heleta dopo la liberazione / UGCC

Diplomazia pontificia, liberati due sacerdoti greco cattolici ucraini

La notizia della liberazione di due sacerdoti greco cattolici ucraini detenuti ormai da quasi due anni è arrivata lo scorso 28 giugno. La Chiesa Greco Cattolico Ucraina, cui appartenevano i due sacerdoti, non ha lesinato sforzi in questi anni perché i due potessero essere liberati, e così ha fatto la Santa Sede. Anche la campagna “tutti per tutti”, lanciata da Papa Francesco all’Urbi et Orbi di Pasqua di quest’anno, che chiedeva uno scambio globale di prigionieri tra Russia e Ucraina, includeva anche l’obiettivo di favorire la liberazione dei due sacerdoti.  

Il Cardinale Parolin durante il suo intervento alla Conferenza di Alto Livello sull'Ucraina / Vatican News

Diplomazia pontificia, la Santa Sede e l’Ucraina

È stata la settimana del Summit di Alto Livello per la Pace in Ucraina, tenutosi in Svizzera. Il summit, voluto fortemente dall’Ucraina che voleva presentare il suo piano di pace giusta, ha visto la presenza ad alto livello della Santa Sede, con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che ha anche tenuto un discorso finale. La Santa Sede ha partecipato al summit come osservatore, e dunque non ha firmato la dichiarazione finale. L'attenzione della Santa Sede sull'Ucraina è altissima, e il Cardinale Parolin si recherà nel Paese per la prima volta dall'inizio dell'invasione il prossimo 21 luglio, per il pellegrinaggio del santuario di Berdychiv.  

Papa Francesco posa con i leader del G7, Borgo Egnazia, 14 giugno 2024 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, i bilaterali di Papa Francesco al G7

Dieci bilaterali, con sette presidenti, due capi di governo e il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, sono stati tenuti da Papa Francesco nell’ambito del suo passaggio al G7 il 15 giugno, dove ha parlato del tema dell’intelligenza artificiale. Mancava il bilaterale con il Sudafrica, che sarebbe avvenuto tra l’altro in Vaticano, perché il presidente aveva chiesto udienza e poi aveva annullato tutto il viaggio per i moti che avevano luogo nella sua nazione.  

Papa Francesco con il capo dell'ufficio di presidenza ucraino Andryi Yermak, Palazzo Apostolico Vaticano, 8 giugno 2024 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, Yermak da Papa Francesco la questione della libertà religiosa

Una visita lampo di Andryi Yermak, capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky, ha caratterizzato la giornata di Papa Francesco, che lo ha ricevuto l’8 giugno. Yermak, in Italia per colloqui di governo come parte di un tour europeo che lo ha visto anche in Francia a preparare il prossimo summit per la pace, ha anche incontrato, alle due di notte, il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e ha avuto anche un bilaterale con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Sul tavolo, anche la “formula di pace” ucraina e la conferenza per la pace in Ucraina in programma in Svizzera tra due settimane, che si svolgerà senza la presenza di Cina e Russia, rendendola di fatto meno efficace di quello che potrebbe essere. 

L'arcivescovo Paul Richard Gallagher durante la lectio magistralis all'Università Cattolica di Zagabria, 31 maggio 2024 / Vatican News

Diplomazia pontificia, l’arcivescovo Gallagher in Croazia

Due giorni a Zagabria, tra una Messa al Santuario della Madonna di Pietra, una conferenza all’Università Cattolica e un paio di incontri bilaterali. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, è stato in Croazia dal 30 maggio all’1 giugno, terminando così una settimana “croata”, se così si può dire, cominciata a Roma con la celebrazione della Messa in occasione della Giornata Nazionale lo scorso 28 maggio.  

L'arcivescovo Charles Brown con il presidente di Taiwan Lai / cortesia presidenza di Taiwan

Diplomazia pontificia, tra Santa Sede, Cina e Taiwan

Il 20 maggio, il neo-eletto presidente di Taiwan Lai Ching-te ha cominciato il suo mandato presidenziale. La Santa Sede, l’unica nazione europea ad intrattenere relazioni diplomatiche con Taiwan (tutte le altre hanno relazioni con la Cina) è stata rappresentata ad alto livello da un inviato speciale di Papa Francesco, nella persona dell’arcivescovo Charles Brown, nunzio nelle Filippine.  

L'arcivescovo Gallagher prende la parola al Consiglio d'Europa, 17 maggio 2024 / X @TerzaLoggia

Diplomazia pontificia, Gallagher a Strasburgo per il 75esimo del Consiglio d’Europa

Mese pieno di impegni per l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati: il 17 e il 18 maggio è stato al Consiglio d’Europa, per celebrarne il 75esimo anniversario, mentre il 30 maggio sarà a Zagabria, per celebrare la protettrice della città, la Madonna di Kamenita Vrata, e tenere una lectio magistralis all’Università Cattolica.  

L'incontro del Comitato di Lavoro Congiunto Vietnam - Santa Sede del marzo 2023 / Vatican Media

Vietnam – Santa Sede, primo incontro dopo la nomina del rappresentante residente

Non sembra ancora il tempo della nomina di un nunzio e delle piene relazioni diplomatiche, ed effettivamente è passato poco tempo dalla nomina e l’arrivo del primo rappresentante residente della Santa Sede ad Hanoi. Ma le relazioni tra Vietnam e Santa Sede procedono spedite, Hanoi riconosce la “libertà della Chiesa di svolgere la sua missione per il bene dell’intera società”, e gli sviluppi sono positivi.  

Foto di gruppo dei partecipanti alla messa per l'allargamento dell'Europa a Castel Gandolfo, 6 maggio 2024 / Ambasciata di Lituania

Diplomazia Pontificia, i venti anni dal più grande allargamento dell’UE

L’allargamento dell’Europa venti anni fa – si unirono all’Unione Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Cipro e Malta -  è guardato con attenzione dalla Santa Sede, che oggi punta anche all’allargamento nei Balcani Occidentali, cercando per i Paesi di quella zona, su cui l’attenzione è costante, una integrazione che possa essere portatrice di pace. Anche per questo, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, ha celebrato la Messa che ha celebrato lo scorso 6 maggio il ventesimo anniversario dell’allargamento dell’Unione – il più largo della storia dell’organizzazione - nella chiesa di San Tommaso Villanova, nella suggestiva cornice di Castel Gandolfo. La sua omelia, il discorso dell’ambasciatore dell’Unione Europea presso la Santa Sede Alexandra Valkenburg e quello dell’ambasciatore Georges Poulides, decano del Corpo Diplomatico, hanno dato il tono all’incontro.  

La Cattedrale patriarcale della Resurrezione della Chiesa Greco Cattolico Ucraina a Kyiv / UGCC.ua

Diplomazia pontificia, il “tutti per tutti” del Papa per la Pasqua orientale

Tutte le donne, tutti i medici, tutti i sacerdoti: sono le tre categorie di prigionieri di guerra che è prioritario liberare, secondo Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. La richiesta è stata reiterata nella lettera di Pasqua di Sua Beatitudine, diffusa lo scorso 29 aprile, e che fa riferimento all’appello “tutti per tutti” di Papa Francesco, il quale, nell’urbi et orbi del 31 marzo 2024, ha chiesto una liberazione di tutti i prigionieri di guerra da parte ucraina e da parte russa.  

Papa Francesco alle Nazioni Unite nel 2015 / Vatican Media

Diplomazia pontificia, Papa Francesco alle Nazioni Unite?

Papa Francesco alle Nazioni Unite per partecipare ad un summit? Finora si tratta solo di una voce, che non trova conferma nei corridoi della Segreteria di Stato, ma che sembra essere resa plausibile da alcune circostanze.  

Martin Selmayr, prossimo ambasciatore dell'Unione Europea presso la Santa Sede / Wikimedia Commons

Diplomazia pontificia, verso il nuovo ambasciatore UE presso la Santa Sede

Martin Selmayr è il nuovo ambasciatore dell’Unione Europea presso la Santa Sede. Prenderà il posto di Alexandra Valkenburg, che in quattro anni come ambasciatore dell’UE ha affrontato due situazioni difficili come la pandemia del COVID 19 e la guerra in Ucraina, ed è stata apprezzata pur non partendo da una visione religiosa, o forse proprio per quello. La nomina è stata resa nota dell’Alto Commissario UE per la politica estera Josep Borrell.  

L'arcivescovo Gallagher con il primo ministro di Hanoi Phạm Minh Chính / Vatican Media

Diplomazia pontificia, Gallagher in Vietnam, Parolin in Brasile

L’Indonesia si era già portata avanti, e aveva fatto sapere già il 31 marzo che il Papa avrebbe visitato il Paese il 3 – 4 settembre, attraverso un comunicato del Ministero degli Affari Religiosi e uno della Conferenza Episcopale locale. Annunciato il 12 aprile, il viaggio del Papa in Asia, che toccherà Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore, potrebbe arricchirsi anche di una tappa in Vietnam, e perlomeno l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per le relazioni con gli Stati, ne ha parlato nel suo incontro con il primo ministro di Hanoi.