Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

Papa Francesco e il presidente Touaderà nel loro incontro del 2016 / Vatican News

La pace in Centrafrica e il ruolo della Chiesa: Papa Francesco incontra Touaderà

È venuto per la seconda volta in Vaticano, stavolta con in tasca un accordo di pace e lo scopo di ricevere la ratifica dell’accordo quadro che Santa Sede e Repubblica Centrafricana avevano siglato già nel 2016. Faustin Archange Touaderà, presidente della Repubblica Centrafricana, ha incontrato Papa Francesco nella serata del 5 marzo.  

La bandiera della Santa Sede sul Palazzo Apostolico Vaticano / AG / ACI Stampa

Diplomazia Pontificia, dalla questione ucraina al conflitto nello Yemen

I cento anni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, i frutti dell’appello di Papa Francesco nello Yemen, un incontro dell’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk con i diplomatici per definire la situazione in Ucraina: sono questi i tre maggiori temi della settimana diplomatica della Santa Sede.  

Il Cardinale Pietro Parolin con il commissario UE Nevan Mimica al termine del loro incontro in Vaticano del 15 febbraio 2019 / Twitter @MimicaEU

Diplomazia pontificia, come il tema degli abusi ha toccato la Santa Sede

Il tema degli abusi, in discussione in questi giorni in Vaticano, ha anche una ricaduta diplomatica. Più e più volte si è cercato, infatti, di far passare i vescovi come dipendenti del Papa, e quindi considerare la Santa Sede come un’azienda, non come uno Stato sovrano con un capo. Ma non c’è solo il tema della sovranità. L’attacco alla Chiesa e alla sua dottrina viene mosso anche dal punto di vista legale, in qualche modo per minare l’autorevolezza della Santa Sede, considerata da sempre e da tutti un Paese terzo cui affidarsi per le mediazioni. E così è successo nel dibattito su due Convenzioni ONU nel 2014.  

Il Cardinale Pietro Parolin, il presidente Sergio Mattarella e l'ambasciatore Pietro Sebastiani, a Palazzo Borromeo, visitano una mostra dedicata ai 90 anni dei Patti Lateranensi / Twitter @Quirinale

Diplomazia pontificia, il rapporto con l’Italia, il focus sull’Africa

Il rapporto tra Santa Sede ed Italia è stato l’oggetto del tradizionale bilaterale in occasione dei Patti Lateranensi, che si è tenuto lo scorso 14 febbraio. Incontro in cui sono emerse le diverse sfumature delle due parti, in un clima comunque di dialogo.  

La bandiera della Santa Sede  / UN

Diplomazia Pontificia: verso i 90 anni dei Patti, la questione del Venezuela

La Santa Sede si impegnerà in una mediazione per il Venezuela? È questa la domanda più ricorrente riguardo la diplomazia pontificia dopo gli ultimi sviluppi e dopo le parole di Papa Francesco nel volo di ritorno da Abu Dhabi.  

Papa Francesco e Ali Bin Samikh al Marri, Ministro di Stato e Presidente del Comitato Nazione dei Diritti Umani del Qatar, Vaticano, 31 gennaio 2019 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, il focus sul golfo, lo sguardo alla Cina

L’incontro di Papa Francesco con il presidente del Comitato dei Diritti Umani del Qatar è arrivato non a caso alla vigilia di un viaggio importante per Papa Francesco. In questa settimana, infatti, Papa Francesco parte per un breve viaggio negli Emirati Arabi Uniti, che hanno relazioni diplomatiche con la Santa Sede da appena 11 anni, e che hanno attivo un embargo con il Qatar.  

Le bandiere di Panama e Santa Sede nel Palazzo della Cancelleria di Panama / Twitter @antoniospadaro

Diplomazia pontificia, i 18 mesi che hanno portato a Panama

Sono stati diciotto i mesi di gestione diplomatica che hanno portato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama che si sta celebrando in questi giorni. Diciotto mesi di contatti continui, tra l’entourage di Panama, quello dei Paesi limitrofi per gestire l’accesso dei giovani, e la Santa Sede, perché, per quanto si muova per un evento pastorale, Papa Francesco è anche la Santa Sede.  

Papa Francesco con Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del Consiglio d’Europa, 17 gennaio 2019 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, quanti sono i cristiani perseguitati nel mondo?

Oltre al rapporto biennale sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, c’è un altro rapporto da guardare con attenzione: è il World Watch list di Open Doors, una missione senza denominazione religiosa che supporta i cristiani perseguitati nel mondo, è attiva in più di 70 nazioni ed è stata fondata nel 1955. Ogni anno, il World Watch List fa un punto sulla persecuzione dei cristiani nel mondo. L’ultimo rapporto è uscito il 16 gennaio.

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, consacra vescovo monsignor Christophe el Kassis, nominato nunzio in Libano, Basilica di San Pietro, 19 gennaio 2019 / Vatican Media / You Tube

Cardinale Parolin, il mandato del dialogo per il nuovo nunzio in Pakistan

Portare vicinanza alla minoranza cristiana, sostenerla e incoraggiarla, aiutarla a reagire pacatamente alle accuse sapendo illustrare con efficacia la loro scelta di vita. Ed essere “luminoso esempio di dialogo”, promuovendo e intensificando canali di conoscenza. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, dà questo mandato a Christophe el Kassis, nominato da Papa Francesco nunzio in Pakistan.  

La bandiera della Santa Sede vista dalla Pontificia Università Urbaniana / Bohumil Petrik / CNA

Diplomazia pontificia: la difesa della vita, i segnali che vengono dall’Islam

Non è ancora ricominciata a pieno regime l’attività diplomatica nelle organizzazioni internazionali, e dunque non ci sono discorsi della Santa Sede nelle organizzazioni multilaterali, che pure sono state molto chiamate in causa da Papa Francesco durante il suo discorso di inizio anno al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.  

Vatican Media

Papa Francesco, no alla colonizzazione ideologica imposta dalle grandi organizzazioni

Dai venti di pace nella penisola coreana, al conflitto in Siria; dai nuovi accordi e relazioni diplomatiche, alle difficoltà che si incontrano nel dialogo tra Stati; dalla spinta dei nuovi populismi, alla necessità di una globalizzazione attenta alle dimensioni locali: nel tradizionale discorso di inizio anno agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, Papa Francesco fa come di consueto una panoramica di tutta la situazione internazionale, determinando le priorità della diplomazia pontificia nel corso dell’anno.  

La bandiera della Santa Sede su un balcone della Segreteria di Stato vaticana / AG / ACI Stampa

Diplomazia Pontificia: sguardo al 2018, proiezione verso il 2019

Una nuova nunziatura in Sud Sudan, un possibile accordo con l’Angola, le piene relazioni diplomatiche con il Vietnam: alla vigilia del tradizionale discorso di inizio anno di Papa Francesco ai diplomatici accreditati presso la Santa Sede, questi tre eventi sembrano essere le principali novità attese dalla diplomazia per il 2019.  

Il Cardinale Pietro Parolin in Iraq  / Holy See Press Office

Diplomazia Pontificia, il viaggio del Cardinale Parolin in Iraq

Quattro giorni in Iraq per il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. In attesa di Papa Francesco, invitato più volte e ancora impossibilitato ad andare per ragioni di sicurezza, l’Iraq accoglie il numero due vaticano, che trascorre il Natale tra Baghdad, Erbil e Qaraqosh, tra incontri istituzionali e visite nei campi rifugiati, lì dove ci sono ancora coloro che non hanno potuto fare ritorno nelle loro case dopo la guerra mossa dall’ISIS e dove ci sono quelli che ancora non hanno fiducia a tornare.  

Papa Francesco durante la benedizione Urbi et Orbi del Natale 2016 / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco, Urbi et Orbi di Natale: “Riscopriamo la fraternità che unisce i popoli”

Dalla Siria all’Ucraina, dallo Yemen alla penisola coreana, dai cristiani perseguitati ai bambini e agli indifesi, il tradizionale messaggio urbi et orbi di Natale di Papa Francesco è, come tradizione, una panoramica delle zone del mondo considerate più in difficoltà. L’appello del Papa non è semplicemente per la pace. Il suo augurio di buon Natale è “un augurio di fraternità”, perché “quel Bambino nato dalla Vergine Maria” ci dice “che Dio è padre buono e che noi siamo tutti fratelli”, ed è “questa verità che sta alla base della visione cristiana dell’umanità”.  

Il Cardinale Parolin a Bamako con il presidente El Hadj Ibrahim Boubacar Keïta, 16 novembre 2018 / Holy See Press Office

Diplomazia pontificia, verso l’Urbi et Orbi di Papa Francesco

Nel giorno di Natale, il Papa come da tradizione si affaccia dalla loggia centrale della Basilica Vaticana per la benedizione urbi et orbi, alla città e al mondo. La benedizione è anche l’occasione per una panoramica mondiale, che mostra anche l’interesse della diplomazia pontificia. Di cosa parlerà Papa Francesco durante questo Natale? Quali saranno le aree su cui si concentrerà?

Monsignor Camilleri con il viceministro degli Esteri vietnamita Bui Thanh Son durante l'incontro bilaterale Vietnam Santa Sede / Twitter @@MOFAVietNam

Santa Sede – Vietnam, verso un rappresentante permanente ad Hanoi

Il Vietnam è uno dei 13 Paesi al mondo che non ha piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, sebbene dal 2011 ci sia un rappresentante pontificio non residente. Ma nel prossimo futuro ci sarà un rappresentante permanente, un passaggio fondamentale per stabilire piene relazioni. Lo si legge nel comunicato arrivato al termine dell’incontro del tavolo di lavoro Vietnam – Santa Sede, che si è tenuto ad Hanoi lo scorso 19 dicembre.  

La bandiera del Vietnam / PD

Vietnam – Santa Sede, il prossimo incontro ad Hanoi il 19 dicembre

Si tiene ad Hanoi, il prossimo 19 dicembre, il settimo incontro del Gruppo di Lavoro congiunto Vietnam – Santa Sede. Lo annuncia la Sala Stampa vaticana.  

Il Cardinale Parolin prende la parola durante uno dei dialoghi della Conferenza Intergovernativa di Marrakech, 10 - 11 dicembre 2018 / UN Photo/Karim Tibari

Diplomazia pontificia, cosa ha detto la Santa Sede sull’accordo sulle migrazioni

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha guidato la delegazione della Santa Sede all’incontro intergovernativo di Marrakech del 10 – 11 dicembre, che ha definito il “global compact” per le migrazioni. Dagli interventi del Cardinale Parolin si può comprendere la posizione della Santa Sede, che ha sostenuto l’accordo, espresso alcune riserve e difeso prima di tutto il diritto di ciascuno a rimanere nella propria terra, un principio della Dottrina Sociale della Chiesa.  

Il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, durante una passata intervista con i media vaticani / Vatican Media / Youtube

Diritti umani, il Cardinale Parolin lancia un progetto di consultazione a tutti i livelli

Comprendere i diritti umani, conoscerli a fondo, promuoverli nella loro interezza fino a proporne una riscrittura per rimettere al centro i valori, consultando tutto il popolo di Dio in un grande processo di rinnovata consapevolezza. Il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, delinea così la sfida futura in un intervento alla conferenza su “Diritti umani nel mondo contemporaneo: Conquiste, Omissioni, Negazioni”, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.  

Il Cardinale Parolin durante l'incontro Cop24 a Katowice, in Polonia. / Conferenza Episcopale Polacca

Diplomazia Pontificia: verso l'Accordo sui Migranti, con l'impegno per la casa comune

Quella che va dal 3 all’11 dicembre è una settimana particolarmente intensa per la diplomazia pontificia. Il 3 dicembre, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha parlato a Katowice, in Polonia, dove si teneva il COP24, il 24esimo incontro sul cambiamento climatico. L’11 dicembre, si concluderanno le consultazioni di Marrakech sul Global Compact sulle migrazioni, un tema cui la Santa Sede tiene molto. Sarà proprio il Segretario di Stato Vaticano a guidare la delegazione della Santa Sede a Marrakech.