Dopo la riforma che ne ha enfatizzato l’aspetto religioso, ora per l’Ordine di Malta si apre la sfida di ribadire la sua sovranità, accrescere il proprio status internazionale, superando l’immagine che si è avuta a seguito della crisi e poi dell’intervento deciso di Papa Francesco. E così, la conferenza degli ambasciatori dell’Ordine di Malta, che si è tenuta dal 25 al 27 gennaio e che ha visto la partecipazione di oltre 100 ambasciatori, è servita non solo a fare il punto sulla situazione geopolitica e sulle nuove sfide da affrontare, ma anche per cercare di dare nuovo slancio internazionale, stabilire una linea di comunicazione unitaria che permetta di rendere l’immagine dell’Ordine e anche definire il modo in cui difendere il nome dell’Ordine da qualunque tipo di attacco.
Con la nuova costituzione e con la sua riforma, l’Ordine di Malta ha riaffermato il suo carattere pienamente religioso. Ma questo non ne ha minato l’attività internazionale, che è anzi accelerata, come dimostrano le diverse visite di alto livello che si sono succedute a Villa Magistrale nel corso dell’ultimo anno. Parola del Gran Maestro, Fra’ John Dunlap, la cui elezione lo scorso 3 maggio ha chiuso la lunga transizione dell’Ordine di Malta cominciata con una crisi istituzionale cominciata nel 2016 e 2017, nel mezzo della quale un Gran Maestro, Fra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, e il Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Marco Luzzago, erano morti. Il Papa aveva anche promulgato una nuova Costituzione e nominato un governo provvisorio, quasi tutto confermato il 25 gennaio 2023 all'elezione del nuovo Sovrano Consiglio.
È una rete di 80 mila volontari, sparsa in 120 Paesi del mondo, quella che fa capo al Sovrano Militare Ordine di Malta, Stato senza territorio che però vanta una rete diplomatica che abbraccia 109 tra Stati e organismi internazionali e che rappresenta, sottolinea il Gran Maestro Fra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, “un antidoto al disprezzo dei diversi, all’indifferenza del dolore altrui, all’affermazione dell’individualismo”.
Un impegno umanitario a largo raggio, che va dall’emergenza migranti alla questione sanitaria, e che tocca gli alti livelli diplomazia, con la nomina di due ambasciatori con il compito specifico di occuparsi di traffico degli esseri umani: fra’ Giacomo Dalla Torre, luogotenente del Sovrano Ordine di Malta, fornisce una panoramica dell’impegno dell’Ordine in tutto il mondo.