Sono stati superati gli attacchi di proselitismo ai cattolici, dopo la situazione molto difficile succeduta alla decisione di San Giovanni Paolo II di istituire delle diocesi nel territorio russo. E, di certo, il passaggio delle reliquie di San Nicola a Mosca e San Pietroburgo ha fatto molto nel percorso dei rapporti ecumenici tra Chiesa Cattolica e Patriarcato di Mosca, dopo lo storico incontro dell’Havana del 12 febbraio 2016. Ma c’è ancora molto da fare, perché solo ora la Chiesa cattolica di russia ha davvero un volto russo– spiega ad ACI Stampa padre Diogenes Urquiza, missionario del Verbo Incarnato da 30 anni nel Paese e oggi delegato del vescovo Clemens Pickel, della diocesi di San Clemente a Saratov, dallo scorso marzo presidente della Conferenza Episcopale Russa.