Monsignor Enrico Trevisi, questi giorni appena trascorsi, nella "sua" Trieste ha accompagnato tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla Settimana Sociale dei Cattolici. Il Vescovo di Trieste ha fatto "il padrone di casa", in prima linea, nei dibattiti, nell'organizzazione, nei progetti futuri, con il sorriso accogliente tipico degli abitanti di Trieste che sono abituati a incontrare persone di ogni lingua e cultura. ACI Stampa ha raggiunto Monsignor Trevisi al Centro Congressi di Trieste e gli ha chiesto cosa resterà di questa 50esima Settimana Sociale dei Cattolici e quali sono le iniziative future, il giorno dopo la storica visita di Papa Francesco nella città cosmopolita per eccellenza:
Per sovvenire alle difficoltà delle parrocchie che, pur nelle ristrettezze, non si sono mai fermate nel loro prezioso servizio di carità verso chi è nel bisogno, il Vescovo di Trieste Monsignor Giampaolo Crepaldi ha deciso di sospendere il contributo dovuto dalle singole parrocchie alla Diocesi e ha messo a disposizione dei fondi ulteriori per le parrocchie più in difficoltà. Uno in particolare, intitolato alla memoria del vescovo Eugenio Ravignani, recentemente scomparso.
Nella festa del patrono san Giusto l’arcivescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, ha indicato le priorità del nuovo anno pastorale 2017/18, facendo tesoro di quanto messo a tema da papa Francesco con il Sinodo dei vescovi in programma l’anno prossimo su ‘I giovani, la fede e il discernimento vocazionale’. Infatti nell’omelia della festa patronale ha sottolineato la difficoltà dei giovani a credere: “Tutti siamo consapevoli che, unitamente alla famiglia, il mondo dei giovani sembra aver preso la strada dell’allontanamento da Cristo e dalla Chiesa, mettendoci di fronte a una situazione complicata e incerta sui suoi esiti”.