È ormai tradizione che il “Festival di Spoleto” proponga nel suo programma un ciclo di “Prediche” per offrire spunti di riflessione e approfondimento a chiunque voglia partecipare. Nella 61ª edizione del 2018, in programma dal 29 giugno al 15 luglio, verrà affrontato il tema delle virtù cristiane.
“Il terremoto continua a scuotere le nostre terre e accresce nelle persone la tensione la paura, insieme con l’incertezza del futuro e forse anche lo scoraggiamento. Tutti, nelle diverse zone della nostra Diocesi, abbiamo esperimentato la paura e la precarietà e tanti portano le conseguenze di questi eventi dolorosi. Per questo, sentiamo ancora il bisogno di elevare tutti insieme a Dio onnipotente una preghiera accorata e confidente perché si calmino le forze della natura e sia restituito alle nostre popolazioni un tempo di serenità e di pace”. Così scrive l’Arcivescovo della diocesi Spoleto – Norcia Renato Boccardo in una lettera ai parroci della Diocesi.
“Non volevamo lasciarvi, non vi abbiamo mai lasciato. Abbiamo sempre tanto pregato per voi”. Così suor Natalina Todeschini, made badessa del monastero di Santa Rita da Cascia, ha ringraziato i fedeli al ritorno nel convento di Santa Rita, dopo la riapertura della Basilica di Santa Rita da Cascia. La basilica – che dopo il sisma necessitava qualche intervento di messa in sicurezza – è stata riaperta nella seconda domenica di Avvento, con una celebrazione dell’arcivescovo Renato Boccardo di Spoleto-Norcia, che aveva sottolineato: “Cascia con la riapertura della Basilica di Santa Rita è il primo anello di una lunga catena di ricostruzione di case e chiese. Siamo qui per dire tutti insieme che ricominciare è possibile”. E che a Cascia la vita quotidiana sta riprendendo si è compreso dal ritorno delle suore agostiniane nel convento di santa Rita, dopo l’evacuazione del terremoto del 30 ottobre con una celebrazione eucaristica presieduta dal Rettore, padre Bernardino Pinciaroli. Con ACI Stampa, la madre badessa parla della situazione post sisma.