C’è bisogno di imparare a respirare di nuovo a pieni polmoni nella vicinanza che ci insegna lo Spirito Santo. Il cardinale De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha consegnato alla città gli orientamenti pastorali.
Due appuntamenti per la diocesi di Roma mercoledì 24 giugno, nella solennità della natività di san Giovanni Battista.
Presentato stamane nel Palazzo Lateranense il Fondo Gesù Divino Lavoratore, voluto da Papa Francesco per aiutare chi a Roma è rimasto in difficoltà a causa della pandemia di coronavirus. Alla presenza del Sindaco di Roma Raggi e del Presidente della Regione Lazio Zingaretti, è intervenuto il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
Grazie a un accordo tra l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e il Vicariato di Roma sarà possibile, per i sacerdoti che lo richiedono, sottoporsi al test sierologico, utile a verificare la presenza di eventuali anticorpi Sars-Cov-2 (Covid-19).
"Come Vescovo di Roma ho deciso di istituire nella diocesi il Fondo Gesù Divino Lavoratore, per richiamare la dignità del lavoro, con uno stanziamento iniziale di 1 milione di euro alla nostra Caritas diocesana". E' quanto ha disposto il Papa, stamane, comunicandolo in una missiva al Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
Si terrà giovedì 4 giugno in videoconferenza l’incontro “Cercatori di profezia”, che conclude il cammino del Servizio diocesano per la pastorale giovanile per questo anno pastorale.
"Santo Padre, a nome del Consiglio Episcopale e di tutti i presbiteri della Chiesa di Roma, intendo esprimerLe un sincero ringraziamento per la Lettera indirizzata ai sacerdoti della nostra Diocesi, perché “tutte queste cose” che Lei “ha pensato e sentito durante questo tempo di pandemia”, le ha volute “condividere fraternamente” con noi".
"Gli Oratori estivi quest’anno vanno immaginati come una molteplicità di piccoli oratori autonomi e separati tra loro all’interno della proposta della Parrocchia. Non si deve assolutamente pensare a una unica realtà. I bambini vanno divisi in gruppi completamente autonomi l’uno dall’altro che non devono mai intercettarsi, ma essere, pur nello stesso ambiente, rigidamente separati tra loro".
Riconoscere, interpretare, scegliere. Sono le colonne portanti – prese dalla Evangelii Gaudium del Papa – che condurranno i tre giorni di ritiro, al via oggi, di sacerdoti, seminaristi e religiose della Diocesi di Roma in vista di Pentecoste. A proporlo è stato il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma
La Messa dal Santuario romano del Divino Amore organizzata dalla Diocesi di Roma in tempo di pandemia questa sera è celebrata ancora da don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Roma.
Il Vangelo del giorno prosegue il dialogo tra Gesù e Nicodemo, e Gesù spiega a Nicodemo che “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito”. Ed è per questo amore che la nostra vita di cristiani deve essere basata sull’accogliere, più che sul fare.
Vi scrivo per "riflettere con voi sul tempo che abbiamo vissuto. Tutto è stato così imprevisto e improvviso! Come sapete, anch’io sono stato malato e in ospedale: una ferita che mi ha permesso di sentire profonda comunione con chi è stato toccato a vari livelli dalla pandemia del coronavirus". Così il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, in una lettera indirizzata alla comunità diocesana.
E’ stato dimesso dal Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli IRCCS nella mattinata di oggi, venerdì 10 aprile, il cardinale vicario Angelo De Donatis. A dare la notizia ufficiale è il sito della Diocesi di Roma. Era stato ricoverato lunedì 30 marzo in quanto positivo al coronavirus.
"Alla vigilia della Messa in Coena Domini, voglio farvi pervenire il mio grazie per la preghiera potente e incessante che ho sentito in questi giorni di sofferenza e di malattia. All’azione di grazie che dalle vostre celebrazioni salirà a Dio Padre, unite la mia orazione colma di gratitudine per la commovente esperienza di comunione spirituale che ho potuto vivere in questi giorni di ricovero, sentendomi sostenuto e consolato dalla preghiera di tutti voi che mi siete stati vicini". Queste le parole del Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ricoverato per coronavirus al Policlinico Gemelli da lunedì 30 marzo.
Aiuto concreto alle persone in difficoltà, tramite raccolta e distribuzione di generi alimentari, riorganizzando il Centro di ascolto e fornendo informazioni sul “buono spesa” del Comune. Così si sta organizzando la Diocesi di Roma con la "spesa solidale".
Proseguono al Santuario romano della Madonna del Divino Amore le messe vespertina: quella di stasera è della Domenica delle Palme che dà così inizio alla Settimana Santa. A celebrare l’Eucaristia è stato don Michele Caiafa, del Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese.
Vivremo la Settimana Santa e la Pasqua «in una situazione di emergenza sanitaria mondiale, senza poter vivere comunitariamente le celebrazioni pasquali. È una condizione molto triste, ma dobbiamo accogliere la strada che la Provvidenza ci indica, anche se diversa da quella che avevamo immaginato». Lo scrive il Cardinale Vicario di Roma Angelo De Donatis, ricoverato ieri al Gemelli perchè positivo al coronavirus, in una lettera alla Diocesi con gli orientamenti pastorali per la Settimana Santa.
Proseguono presso il Santuario romano della Madonna del Divino Amore le celebrazioni delle Messe vespertine. L’Eucaristia di stasera è stata presieduta da don Antonio Magnotta, incaricato del Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile.
Non è un Dio che ci abbandona, ma è un Dio che “ci apre la porta della sua casa”, la cui grandezza sta “nella decisione di starci vicino al punto di condividere la nostra sorte”. Ed è per questo che “nella vita e nella morte siamo dunque compagni di Dio”.
“Siete davvero il cuore orante della città eterna”. Così il Cardinale Angelo De Donatis, Viacrio Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, si rivolge in una lettera inviata ai 28 monasteri di clausura sparsi sul territorio romano.