Ottocento anni fa, san Francesco d'Assisi volle realizzare il primo presepe e Onorio III approvava per i Frati Minori la Regola Bollata. "Nel ricordo di questo duplice anniversario, la rappresentazionedella Natività in Piazza San Pietro e nell'Aula Paolo VI di quest'anno proverranno dalla Valle Reatina nella Diocesi di Rieti, mentre il monumentale albero di Natale arriva dall'alta valle Maira, nel comune di Macra, in Diocesi di Saluzzo e provincia di Cuneo".
Il Vescovo di Rieti Monsignor Vito Piccinonna ha indetto, ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina per domani 24 febbraio, una adorazione eucaristica continuata da svolgersi nella Cattedrale di Santa Maria Assunta.
E’ il vescovo residenziale più giovane in Italia – è nato il 1° giugno 1977 a Bitonto – Monsignor Vito Piccinonna, nuovo pastore della Diocesi di Rieti, ordinato il 21 gennaio scorso.
Per la successione di Domenico Pompili alla guida della diocesi di Rieti, Papa Francesco sceglie un sacerdote pugliese giovane (classe 1977) e molto stimato dalla comunità, proseguendo così nel rinnovamento dei ranghi episcopali italiani con un vescovo di prima nomina. Don Vito Piccinonna sarà dunque il nuovo vescovo di Rieti, andando a guidare una comunità cui tradizionalmente Papa Francesco è legato perché legata ai luoghi francescani e che include anche Greccio, il luogo dove San Francesco allestì il primo presepe, dove il Papa è tornato a più riprese e da dove ha firmato la lettera apostolica Admirabile Signum
La Chiesa di Rieti fa sapere che in questi giorni nella sede di Amatrice si è svolto un importante incontro per la ricostruzione post terremoto. "L’appuntamento, convocato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione, ha visto la sostanziale conclusione del tavolo di coordinamento avviato lo scorso febbraio per portare a compimento il pluriennale lavoro di progettazione di Casa Futuro, il progetto che la Diocesi di Rieti e l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia intendono realizzare nell’area del complesso Don Minozzi”, si legge sul sito della Chiesa di Rieti.
Al via da oggi il concorso fotografico on-line per promuovere il territorio, insieme al confronto e la passione per l’arte presepiale organizzato dalla Valle del Primo Presepe. Ne dà notizia la Diocesi di Rieti.
La chiesa reatina conferma il suo costante impegno affinchè non venga distolta l'attenzione sul "sistema dell’agricoltura e dell’allevamento nelle zone terremotate di Accumoli e Amatrice. Un impegno, particolarmente intenso in questi giorni di pieno inverno, portato avanti attraverso gli operatori della Caritas diocesana". Così una nota dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Rieti.
Si intitola ‘L’atto di fede’, ispirandosi all’omonimo quadro di Magritte, la lettera pastorale del vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, partendo dall’esperienza del terremoto.
È stata Rachele, la prima a nascere dopo il terremoto del 24 agosto. Per Papà Marco e mamma Eleonora, sfollati della frazione amatriciana Casali di Sotto, e per l’intera alta valle del Velino, la bambina ha rappresentato il segno tangibile della vita che riparte, che non si lascia fermare neppure dalla terra che trema.
Ha preso le mosse da un richiamo alla multidimensionalità dell’umano il ‘Discorso alla Città’ che il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, ha pronunciato durante la celebrazione dei primi vespri della II domenica di Avvento per la festa di santa Barbara, alla presenza dei rappresentanti delle principali realtà civili, economiche e sociali del territorio diocesano.
28 bare hanno rappresentato i 240 morti di Amatrice nel corso dei solenni funerali tributati alle vittime del terremoto che il 24 agosto scorso ha devastato Amatrice. Il Vescovo di Rieti Domenico Pompili ha letto tutti i nomi dei morti, in uno straziante silenzio e sotto una pioggia fitta e battente.
Un Giubileo dei lavoratori e degli artigiani. Lo celebra la Diocesi di Rieti con una Messa che il Vescovo Mons. Domenico Pompili presiederà domenica 13 marzo alle 11.30 nella Basilica minore di Sant’Agostino.