La diocesi di Cremona annuncia che la sua “Casa di Accoglienza” cambierà volto. E non solo “a motivo dei lavori di riqualificazione e ammodernamento che dal mese di settembre, e per almeno un anno e mezzo, interesseranno il complesso della Caritas diocesana situato a Cremona tra viale Trento e Trieste, via Sant’Antonio del Fuoco e via Stenico”. Ma anche per farla diventare a pieno “un luogo vitale per l’attenzione alle fragilità della città”.
San Facio è senza dubbio uno dei più antichi santi di cui la Chiesa cremonese ha custodito la memoria. ll 18 gennaio in Cattedrale a Cremona si terrà la celebrazione per il 750° della morte del santo nel 1272. La ricorrenza sarà celebrata nella diocesi di Cremona "con particolare solennità".
Da lunedì scorso tutte le città italiani stanno tornando con precauzioni a riprendere la vita quotidiana, dopo quasi tre mesi di lockdown; così anche nelle diocesi italiane si è ritornato a celebrare le messe con il popolo, dopo l’accordo tra Cei e Stato.
A causa del coronavirus, si è spento la scorsa notte Monsignor Vincenzo Rini. Nella diocesi di Cremona era un sacerdote e un giornalista molto conosciuto. Aveva diretto per tanti anni il settimanale diocesano “La Vita Cattolica”.
Il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, ha scritto la sua prima lettera pastorale, che ha intitolato ‘La nostra Chiesa… un sogno, un cantiere’, che vuole essere un percorso verso la santità in linea con il suo predecessore mons. Lanfranconi, che aveva iniziato a percorrere la strada del rinnovamento: “ Il Papa ci ha fatto contemplare in Gesù il volto di un Dio ‘svuotato’, di un Dio che ha assunto la condizione degli uomini più umiliati ed emarginati.
Sabato 30 gennaio 2016 nella cattedrale di Cremona avverrà l’ordinazione episcopale di monsignor Antonio Napoleoni. Il neo vescovo a conclusione dell’incontro avvenuto a San Severino Marche, dove risiede il vescovo eletto, tra lo stesso, il vescovo di Camerino-San Severino, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, ed il vescovo emerito e amministratore apostolico mons. Dante Lafranconi. Mons. Napolioni ha chiarito di non avere programmi già prestabiliti in vista del nuovo ministero, ma di essere pronto ad andare a Cremona desideroso di vivere insieme alla comunità diocesana il cammino sul quale il Signore l’ha indirizzato.