La riflessione sui momenti ultimi della nostra vita costituisce uno snodo cruciale della bioetica. Si tratta, infatti, del tema più dibattuto, sul quale si accentra la maggior parte della letteratura bioetica attuale, perché viene percepito come uno dei più importanti nell'odierno contesto culturale. Un dibattito incandescente, che accende gli animi, perché in esso confluiscono e si incrociano realtà che ci toccano tutti da vicino: la qualità della vita, la paura del dolore, della sofferenza e della morte. Oggi è fondamentale che i cristiani e tutti gli uomini e le donne responsabili se ne occupino, dal momento che, come è noto, anche nel nostro Paese si lavora per introdurre norme per legalizzare il suicidio assistito e l’eutanasia.
Il dibattito su Gerusalemme avviene proprio nei giorni in cui l’arcivescovo Leopoldo Girelli, nuovo nunzio in Israele, presenta la sue lettere credenziali al governo e comincia i primi passi da “ambasciatore del Papa” nel Paese. Ci sono anche altri temi sul tavolo: le questioni del fine vita e delle migrazioni sono al centro di un incontro dei responsabili legali delle Conferenze Episcopali Europee a Lussemburgo, mentre al Palazzo di Vetro di New York sono proseguiti i colloqui per i due “Global Compact” – accordi globali – sulle migrazioni nel mondo.