Proseguono gli incontri tra il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (PCDI) e il Centro di al-Azhar per il Dialogo (CAD). Lo scorso è avvenuto alla nunziatura de Il Cairo il 3 luglio.
Papa Francesco ha ricevuto stamane una delegazione dell’IILA, un organismo internazionale italo-latinoamericano che comprende Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Italia, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay e Venezuela e le cui finalità sono tra le altre la promozione dello sviluppo e l’assistenza tra i Paesi che lo compongono.
“Sostenere quanti si trovano in condizioni di solitudine, smarrimento e necessitano di ascolto, comprensione e aiuto morale” è “un servizio importante, specialmente nell’odierno contesto sociale, segnato da molteplici disagi alla cui origine si trovano spesso l’isolamento e la mancanza di dialogo”. Lo ha detto il Papa stamane incontrando in Vaticano i Volontari di Telefono Amico Italia, in occasione dei 50 anni di attività.
La paura della diversità, la difesa della identità culturale, il senso di Roma come “communis patria”, la lotta alla violenza, e la necessaria “carità intellettuale” nel mondo dei social network.Le domande dei giovani della terza università di Roma al Papa sono queste.
Università e scuole cattoliche sono strumenti di evangelizzazione. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
La convivenza e il dialogo, vie imprescindibili in Serbia, Montenegro, Kosovo e Macedonia, dove i cattolici sono una minoranza. E ancora le migrazioni e la proposta della divisione della Conferenza internazionale Santi Cirillo e Metodio in Conferenze nazionali. Sono questi alcuni dei temi al centro dell’odierna visita “ad limina apostolorum”, dei presuli della Conferenza episcopale internazionale Santi Cirillo e Metodio (Ceicem) che riunisce i presuli di Serbia, Montenegro, Macedonia e Kosovo. Stamattina Papa Francesco li ha ricevuti in Udienza.
Per capire il senso del viaggio del Papa in Svezia bisogna ricordare anche la situazione delle due Chiese, quella cattolica e quella luterana, e la storia stessa della Riforma in Svezia.
Il 28 ottobre 1965 veniva promulgata la dichiarazione conciliare Nostra Aetate grazie alla quale la Chiesa ha compiuto grandi passi nei rapporti con l'ebraismo, rovesciando duemila anni di pregiudizi e antisemitismo.
Al Meeting dell’Amicizia tra i popoli continua il dialogo ‘politico-religioso’ tra intellettuali sulla convivenza tra i cristiani ed i mussulmani. Aziz Hasanović, è il Gran Muftì di Croazia, autorità riconosciuta dallo Stato e dai Governi del mondo, portatore di un modello di convivenza tra musulmani e cristiani, trasferitosi da Srebrenica dove ha avuto 38 membri della famiglia sterminati.
Il Dialogo tra Ebrei, Cristiani e Musulmani in relazione con Gerusalemme, città reale e ideale, è al centro di un progetto di ricerca dell’Università di Amsterdam.
Prima dell’udienza generale appuntamento all’insegna del dialogo interreligioso stamane per Papa Francesco che ha ricevuto i partecipanti al quarto Colloquio con il Royal Institute for Interfaith Studies di Amman, promosso dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso dedicato al tema dei valori condivisi da credenti e cittadini nella vita sociale e politica.
Per la liturgia quella di San Giorgio è una “memoria facoltativa” a causa della scarsezza delle fonti storiche sulla sua vita. Ma il cavaliere che batte il drago è uno dei santi più amati. Megalomartire per le Chiese d’Oriente, san Giorgio è anche considerato profeta dai musulmani, il che lo rende figura di unione e dialogo.
Un inno al valore del dialogo e della cultura dell’incontro. Si potrebbe sintetizzare così lo spirito che ha caratterizzato la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Europea di Roma, nel decimo anno dalla sua fondazione. Il tema dell’incontro è stato "L'Europa e la sfida dell'integrazione: cultura, conoscenza e solidarietà".
In Europa ormai le radio trasmettono via internet, ma per la giungla del Kenya l’ FM è sempre una certezza. Così è nata “Radio Jangwani” che trasmette sulle frequenze di 106.3 fm ed è l’unica emittente che opera in una regione abitata principalmente da pastori.
La scorsa settimana anche a Roma è stato presentato il libro del cardinale Robert Sarah “Dio o niente”. Un evento molto familiare con presenze illustri come il cardinale George Pell, e gli arcivescovi Gänswein e Fisichella che hanno presentato il libro.
Nei rapporti con il mondo islamico bisogna "analizzare con realismo la situazione” ed “esprimere nuovamente le nostre convinzioni con forza”. E riaffermare “la via del dialogo”, “lo sappiamo”, perché la strada “della conoscenza, della collaborazione e della stima reciproca, prepara realisticamente per il futuro”.
Per il cardinale Jean Louis Tauran la stragrande maggioranza dei musulmani “non si riconosce in atti barbarici”. E allora “il dialogo è più che mai necessario”; perché “anche in un contesto di persecuzione, può diventare un segno speranza”. Il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, si è rivolto ieri ai vescovi e delegati delle Conferenze episcopali per i rapporti con i musulmani in Europa, riuniti a St. Maurice, in Svizzera, fino a domani.
Di fronte a segni di radicalizzazione del discorso comunitario e religioso in Europa, è necessario riaffermare come comunità religiose del continente, il nostro profondo desiderio di dialogo. E’ urgente arginare l’incremento della diffidenza, dell’odio, e una certa stigmatizzazione in particolare dell’idea che una convivenza tra cristiani e musulmani sia impossibile”, afferma mons. Duarte da Cunha, Segretario generale del CCEE, a poche ore dell’apertura questo pomeriggio (ore 18) a St. Maurice (Svizzera) dell’incontro dei vescovi e delegati delle Conferenze episcopali d’Europa per le relazioni con i musulmani in Europa. L’incontro, promosso dal CCEE, vede la partecipazione di circa 35 delegati che si confronteranno sul tema La radicalizzazione dell’Islam.
Commentando le tensioni all'interno delle prime comunità cristiane il Papa - stamane nella Messa quotidiana celebrata a Santa Marta - ha ribadito che i problemi all'interno della Chiesa vanno affrontati e risolti attraverso il dialogo ed il confronto.
“Cari fratelli, sul Vangelo degli emarginati, si gioca e si scopre e si rivela la nostra credibilità!” Parola di Papa Francesco che lo ha detto ai neo cardinali celebrando con loro la messa a San Pietro. Un commento alle letture della liturgia, certo, ma anche un invito ad approfondire il significato stesso di emarginazione. Facile immginare che emerginato sia il senza tetto, il tossicodipendente, il povero, il debole. Ma cosa intendiamo per “debolezza”? Che significa essere o no inseriti in una comunità? Ne abbiamo parlato con il professore Alberto Lo Presti che insegna storia delle dottrine politiche alla Pontificia Università San Tommaso d'Aquino di Roma.