È un missionario saveriano congolese a Taiwan il nuovo sottosegretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Padre Paulin Batairwa Kubuya è stato nominato da Papa Francesco al posto di numero 3 del dicastero guidato dal Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot. Papa Francesco ha nominato oggi anche nuovi membri e consultori del Pontificio Consiglio della Cultura.
La festa del Diwali, o Deepavali, è una delle feste più importanti nel calendario indù, e simboleggia la vittoria del bene sul male. Viene chiamata festa delle luci. Per l’occasione, come ogni anno, il Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso ha inviato ai partner indù un messaggio, il cui tema quest’anno è “Credenti: costruttori di fraternità e di pacifica coesistenza”.
Per commemorare il 150° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, "apostolo della non violenza”, il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha promosso una giornata di studio interreligioso internazionale sul tema “Amore fraterno e non violenza per l'armonia globale e la pace”.
Nuove nomine di Papa Francesco nella Curia Romana. Il Papa rimpie le caselle mancanti.
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso organizzano insieme una conferenza sul tema "Promuovere la pace insieme". L’evento si terrà a Ginevra, il prossimo 21 maggio 2019.
“Il mese del Ramadan, dedicato al digiuno, alla preghiera e all’elemosina, è anche un mese per rafforzare i legami spirituali che condividiamo nell’amicizia tra cristiani e musulmani”. In occasione del mese del Ramadan – iniziato quest’anno il 5 maggio –il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invia ai Musulmani del mondo intero un messaggio augurale dal titolo: “Cristiani e musulmani: promuovere la fratellanza umana”. Il Messaggio porta la firma del Segretario del Pontificio Consiglio, Monsignor Miguel Ángel Ayuso Guixot.
Sarà il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, a rappresentare Papa Francesco in Egitto per le celebrazioni dell’VIII centenario dell’incontro tra San Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al Kamel.
“Anche se è nascosta la dignità emerge sempre”. Papa Francesco si dice entusiasta della modernità delle città degli Emirati, degli sviluppi di un “paese che guarda il futuro” e aperto, con un “un islamismo aperto, non chiuso, di dialogo, un islamismo fraterno e di pace”.
Papa Francesco è appena tornato da Panama e domenica prossima riprende l’ aereo e vola negli Emirati Arabi: Solo due giorni dedicati al dialogo e con una messa per la piccola comunità cattolica.
Un volume prezioso, più di 700 pagine che ricapitolano la storia del dialogo interreligioso nel post Concilio Vaticano II.
“Ancora oggi, purtroppo, atteggiamenti antisemiti sono presenti. Come più volte ho ricordato, un cristiano non può essere antisemita.
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso apprezza l’importanza di questo mese nonché “il grande sforzo da parte dei musulmani di tutto il mondo a digiunare, pregare e a condividere i doni dell’Onnipotente con i più poveri”. In occasione del mese del Ramadan – iniziato quest’anno intorno al 16 maggio –il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invia ai Musulmani del mondo, come da tradizione, un messaggio augurale.
Al termine della riunione avvenuta ieri in occasione della conferenza ‘Dharma e Logos. Dialogo e collaborazione in un’epoca complessa. Buddhisti, Cristiani, Indù, Giainisti e Sikh’, a cui hanno lavorato ripetutamente rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, dell’Unione Induista Italiana, dell’Unione Buddhista Italiana, del Sikhi Sewa Society e dell’Istituto di Studi Giainisti di Londra e dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, si è giunti alla pubblicazione di una dichiarazione comune.
Il santo, Francesco, e il Sultano : “The Sultan and the Saint” è il titolo del docu-film che sarà presentato, in anteprima europea, domani mercoledì 9 maggio alle ore 18 all’Auditorium Seraphicum a Roma.
Due giornate per parlare di archeologia e dialogo tra religioni a Milano grazia alle Custodia di Terra Santa.
“Immagino una Germania dove diverse tradizioni animino luminose istituzioni, come case per gli esercizi spirituali, cattedre di teologia spirituale, corsi per assistenti spirituali. Immagino una società in cui i diversi stili di vita spirituale – ebraico, musulmano o cristiano – si fronteggino e si donino reciprocamente. Ne abbiamo bisogno se prendiamo sul serio la nostra responsabilità: Dio ci chiama, cristiani e musulmani, nella responsabilità”.
Il viaggio in Arabia Saudita del Cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, è il culmine di una settimana che la diplomazia della Santa Sede ha dedicato per buona parte al Medio Oriente e agli Stati del Golfo. Nel corso della settimana, anche tre interventi alle Nazioni Unite e un dibattito in Canada che tocca, in qualche modo, anche il tema della diplomazia.
È cominciato un periodo impegnativo alle Nazioni Unite per la Missione della Santa Sede: dal 12 al 23 marzo si riunisce la 62esima sessione della Commissione sullo status delle donne, un incontro annuale che si focalizza su come far progredire la situazione delle donne nel mondo. È quel tipo di incontri dalla cui finestra sono stati fatti entrare il diritto all’aborto o l’obbligatorietà a fornire contraccezione, e per questo la Santa Sede è molto impegnata sul tema: questa settimana, ci sono già stati tre interventi e due eventi organizzati dalla Missione.
Arrivare ad una sintesi identitaria di ciascuna religione. Perché le principali tradizioni religiose costituiscono il fondamento delle diverse culture, influiscono sulle formazioni sociali, sulle strutture giuridiche, e sulla vita politica ed economica dei vari paesi. Conoscendole tutte ad ampio raggio, soprattutto senza pregiudizi. E’ questo l’intento del nuovo corso della ISCOM con la Pontificia Università della Santa Croce e la collaborazione del PISAI e del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso.
Il Bangladesh dell’armonia è anche il Bangladesh in cui questa armonia è messa in discussione. E per questo, assumono un particolare significato i due primi appuntamenti di Papa Francesco nella nazione, la visita al National Martyr’s Memorial e il Bangabandhu Memorial Museum.