"Cresce ancora il mercato degli articoli religiosi prodotti in Italia, dopo i primi segnali positivi registrati nello scorso anno seguiti alla pesante crisi del periodo pandemico". Sono infatti oltre 3mila le aziende attive in questo settore, soprattutto piccole e medie imprese a gestione familiare, che nel 2023 hanno fatto registrare un fatturato intorno ai "700 milioni di euro", con un aumento di oltre il 10% rispetto ai risultati pre-covid del 2019.
Cresce nel mondo il mercato degli articoli religiosi prodotti in Italia. E’ infatti molto apprezzato anche all’estero il “made in Italy” per crocifissi, rosari, immagini sacre, paramenti per la liturgia, arredi per le chiese e abbigliamento per il clero.
Riparte il mercato degli articoli religiosi e dell’oggettistica sacra, dopo il pesante blocco causato dal lockdown per l’emergenza Covid-19. Nei mesi scorsi, la chiusura delle chiese e lo stop ai pellegrinaggi e al turismo religioso ha duramente colpito un settore produttivo che in Italia contava, prima della pandemia, circa 3mila aziende produttrici, soprattutto artigianali e a carattere familiare, e circa 700 negozi e rivenditori al dettaglio, per un totale di diverse migliaia di posti di lavoro e un fatturato annuo complessivo di circa 500-700 milioni di euro. "Ora finalmente, nonostante le difficoltà, questo mercato prova a ripartire nel nostro Paese e in tutto il mondo".
Milioni di fedeli e migliaia di parrocchie in tutta Italia dal 18 maggio sono tornati a Messa, come previsto dal protocollo firmato da governo e CEI. Stanno così arrivando sul mercato nuove linee di oggettistica sacra e di articoli religiosi, che consentono lo svolgimento e la partecipazione in sicurezza alle celebrazioni.
Il mercato dei prodotti religiosi e dell’oggettistica devozionale rischia la crisi. A lanciare l'allarme è Devotio, la fiera internazionale per il mondo religioso che si svolge a BolognaFiere e dall’associazione degli operatori del settore articoli religiosi Assoreli. La drastica riduzione della presenza di turisti e pellegrini in Italia e il blocco delle celebrazioni nelle chiese a causa dell’epidemia di coronavirus sta mettendo in grave difficoltà un comparto con un fatturato annuo di circa 500-700 milioni di euro.
Due opere d’arte sacra saranno donate alle chiese terremotate di Amatrice e Arquata del Tronto. Le opere, entrambe dedicate alla Vergine Maria, sono state realizzate da due giovani artisti, che hanno aderito all’iniziativa promossa da “Devotio”, la manifestazione fieristica sui prodotti e i servizi per il mondo religioso che si svolge a Bologna.