La Costituzione dogmatica sulla rivelazione divina Dei Verbum è “uno strumento che conserva tutta la sua attualità, di oggi e di domani. I Padri conciliari insegnano che l’ascolto religioso della Parola di Dio e la sua proclamazione sono elementi essenziali per la vita e per la missione della Chiesa, affinché per l’annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami”. Sono le parole di Giovanni Paolo II pronunciate il 14 dicembre 1990, in occasione del 25° anniversario della Dei Verbum – terza costituzione del Concilio Vaticano II - promulgata da Paolo VI il 18 novembre 1965.
Il 2015 è un anno molto appropriato per la riflessione sui documenti del Concilio Vaticano II. Molti infatti furono promulgati esattamente 50 anni fa, nelle ultime sessioni conciliari e gli studiosi in questo anno che sta per concludersi stanno approfittando del giubileo conciliare per riflettere sui testi più significativi. La scorsa settimana la Pontificia Università Gregoriana ha organizzato in collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede tre giornate di studio dedicate alle Dei Verbum che si sono aperte con la conferenza “Ascoltare la Parola di Dio – vedere il mondo alla luce della fede” del Card. Gerhard Ludwig Müller Prefetto della Congregazione.
Il 18 novembre 1965 papa Paolo VI “unitamente ai padri del Sacro Concilio» promulgava «a perpetua memoria” la costituzione dogmatica Dei Verbum sulla divina Rivelazione, una delle colonne portanti del concilio Vaticano II, approvata praticamente all’unanimità (2.344 voti favorevoli - 6 contrari). In occasione del suo 50° anniversario la Pontificia Università Gregoriana ha organizzato, in stretta collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede, un convegno che si svolgerà lungo l’arco di tre giornate (18-19-20 novembre 2015).