“Ecclesia semper reformanda: questo è stato lo spirito che ha animato la riforma, al fine di garantire che la Curia Romana coadiuvi il Successore di Pietro nell’esercizio del suo supremo ufficio pastorale per il bene e il servizio della Chiesa universale e delle Chiese particolari”. Lo scrive il Papa in una lettera inviata al Collegio Cardinalizio e pubblicata oggi.