Il ddl Zan è stato bocciato al Senato, e la proposta di legge è stata affossata. Nel percorso verso la discussione a Palazzo Madama, però, il ddl è stato ampiamente discusso. Non tanto per il suo fine antidiscriminatorio, quanto per quella che veniva percepita come una imposizione della teoria gender. Anche la Segreteria di Stato vaticana aveva fatto avere al governo italiano una nota verbale, notando proprio che il ddl rischiava di violare il Concordato. L’Associazione Pro Vita & Famiglia aveva raccolto questi dubbi e scritto alla Congregazione per la Dottrina della Fede. La risposta, datata l’1 ottobre e arrivata gli scorsi giorni, è stata chiara: il no all’ideologia del gender è stato reiterato più volte da Papa Francesco, e i cattolici in politica sono chiamati ad opporsi a disegni di legge che vanno contro le convinzioni cristiane.
“L’esito del voto al Senato sul ddl Zan conferma quanto sottolineato più volte: la necessità di un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire all’edificazione di una società più giusta e solidale”. Lo ha affermato il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, dopo il voto dell’Aula del Senato sul disegno di legge Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.
Non era destinata alla pubblicazione, la nota verbale con cui la Santa Sede aveva espresso le sue preoccupazioni riguardo il ddl Zan, la cosiddetta legge anti-omofobia in discussione in commissione al Senato. Lo spiega il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una intervista concessa ai canali ufficiali vaticani. In cui il Cardinale spiega che no, la nota non era destinata ad influire nel dibattito parlamentare, né aveva l’intenzione di interferire con l’iter parlamentare.
Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato il 22 giugno che il “ministro degli Esteri” vaticano, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ha fatto avere a Pietro Sebastiani, ambasciatore di Italia presso la Santa Sede, una nota verbale riguardante il ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia che è ora in discussione al Senato. La Santa Sede avrebbe fatto notare che la legge andrebbe a violare il Concordato. Ma la notizia non è quella. Sta piuttosto nel fatto che l’esistenza stessa della nota sia stata diffusa.
Una nota della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, commenta la notizia della calendarizzazione al Senato del dibattito sul ddl Zan.