"Penso stia emergendo da tutte le parti una richiesta di maggiore partecipazione e attenzione di maggiore rispetto per coloro i quali sono stati eletti. Poi il governo avrà anche le sue logiche, le sue ragioni, ma il voto di fiducia può rappresentare spesso una sconfitta per tutti. C'è la necessità che ci sia una politica familiare molto più attenta che metta in conto l’importanza della famiglia costituita da padre, madre e figli. Il ruolo della famiglia non è sussidiario o marginale: la società deve capirlo. Non eè un tema che deve stare a cuore solo alla Chiesa, ma a tutti, alla società". Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commentando la decisione del governo di porre la fiducia alla Camera dei Deputati sul ddl Cirinnà che regola le unioni civili.
Il Presidente della Cei, Cardinale Angelo Bagnasco, interviene sull’iter del disegno di legge Cirinnà che punta alla regolamentazione delle unioni civili, attualmente all’esame dell’Aula del Senato.
L’Aula del Senato riprende oggi l’esame del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Le votazioni dovrebbero avere inizio in corso di seduta. Ma sul provvedimento resta alto lo scontro politico, anche all’interno della stessa maggioranza di governo. Contraria la componente di Area Popolare del ministro dell’Interno Alfano. Acistampa ha chiesto conto della contrarietà del gruppo parlamentare all’ex Presidente del Senato Renato Schifani, attualmente capogruppo in Senato di AP.
Ieri al Circo Massimo, a Roma, il Family Day. Tra le centinaia di migliaia di manifestanti anche diversi esponenti del mondo politico. Tra loro anche Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente del Governo Renzi. Unico esponente dell’esecutivo che ha partecipato al raduno. Acistampa lo ha intervistato.
Il santo Padre Francesco ha ribadito recentemente che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”. La roccia della differenza è fondamentale per ritessere l’umano che rischia diversamente di essere polverizzato in un indistinto egualitarismo che cancella la differenza sessuale e il diritto dei figli ad avere un padre e una madre.
Il tanto discusso disegno di legge Cirinnà che punta a regolamentare le unioni civili approda stamane nell’Aula del Senato della Repubblica. Ma il testo ha già subito un’importante frenata: questa mattina infatti è previsto solo l’incardinamento e la discussione su pregiudiziali e sospensive. Poi se ne riparlerà a partire dal 2 febbraio - dopo il Family Day del Circo Massimo – quando inizierà con le votazioni sulle pregiudiziali di costituzionalità e sulla richiesta di sospensiva (lo strumento parlamentare per ottenere la sospensione dell’esame del provvedimento). Solo allora, qualora fossero respinte sia le pregiudiziali sia la richiesta di sospensiva, si potrà iniziare a votare sui 23 articoli.
Dopo le dichiarazioni del Cardinale Bagnasco, Presidente della Cei, in favore del Family Day del prossimo 30 gennaio definito dal porporato un “evento laicale condivisibile”, arriva anche il placet dei Vescovi del Triveneto.
Il Family Day convocato a Roma il prossimo 30 gennaio è una manifestazione "condivisibile" i cui obiettivi sono "assolutamente necessari". Si tratta di "una iniziativa dei laici, con la loro responsabilità, come il Concilio Vaticano II ricorda". Stiamo parlando di un evento "decisamente buono perchè la famiglia è il fondamento di tutta la società". Sono parole - pronunciate ieri a Genova - dal Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“Mi auguro che ci siano parlamentari e pezzi di società che per convinzione personale sappiano prendere iniziative efficaci per impedire soluzioni pasticciate o fughe in avanti fatte passare per conquiste civili”. Parola del Segretario Generale della Cei, Monsignor Nunzio Galantino, che commenta così l'iter parlamentare del disegno di legge Cirinnà.
“Nessun’altra istituzione deve assolutamente oscurare la realtà della famiglia con delle situazioni similari” altrimenti si compromette “il futuro dell’umano. Nessun’altra forma di convivenza di nucleo familiare, pur rispettabile può oscurare o indebolire la centralità della famiglia”. Lo ha detto ieri a Genova, in occasione della solennità dell’Epifania, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Cardinale Angelo Bagnasco.
“Il problema della famiglia fatta di padre, madre e figli, che può assicurare continuità e futuro alla società non è un problema della Chiesa. E' una realtà che riguarda soprattutto la società. Io come credente e come cittadino, gradirei che si mettesse in atto quello che l'articolo 29 della Costituzione dice a proposito della famiglia”. Lo ha ribadito ieri su Rai3 il Segretario Generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino.
C’è una “cosa” sulla quale “non si può discutere”: “l’impianto della proposta Cirinnà sulle unioni civili ha diviso il Paese”. Perché “è grave che su un tema così importante per la vita quotidiana delle persone, si sia scelta una soluzione di forza, che divide, anziché unire. Divide nei partiti, nel governo, nel Parlamento, nel Paese. Su un tema così importante non basta decidere: è fondamentale decidere bene. Ci ripensi, chi cerca facili scorciatoie. Il Paese non resterà in silenzio”. E’ la posizione del Forum nazionale delle Associazioni familiari circa l’arrivo in Senato della proposta di legge.
E’ ripresa ieri in Commissione Giustizia del Senato della Repubblica la discussione del provvedimento per la regolamentazione delle unioni civili, meglio noto come ddl Cirinnà. In vista del rush finale, il Vescovo di Acqui Terme, Monsignor Piergiorgio Micchiardi, ha scritto una lettera ai senatori eletti nel territorio della sua diocesi.
Il dibattito sulle unioni civili in Italia torna vivo a qualche settimana dalla discussione nell’aula del Senato del cosiddetto ddl Cirinnà. E tocca al Presidente della Conferenza Episcopale Italiana capeggiare il fronte della difesa della famiglia.
Non si placa il dibattito sul “come” operare a “difesa della famiglia”. Perché se sui fondamentali si è sostanzialmente d’accordo, la “modalità operativa” divide e accende il dibattito nel mondo cattolico. L’ultima notizia che ha scaldato gli animi è giunta ieri sera e ha la targhetta dell’Unione Europea. Strasburgo ha approvato a maggioranza una risoluzione in cui si legge testualmente: “il Parlamento prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia”. Per la prima volta, anche se in maniera non vincolante, un documento europeo parla esplicitamente di famiglie gay, chiedendo agli Stati membri di adeguare le leggi nella direzione di favorire una parità di genere.