Prima Pasqua, dopo l’emergenza sanitaria da Covid 19 (che non è del tutto risolta) con la ripresa delle celebrazioni anche se con l’invito alla massima attenzione. Una Pasqua aggravata dalla tragicità della guerra in Ucraina, alle porte dell’Europa.Giovedì la ripresa del rito della Lavanda dei piedi, ieri molte le Via Crucis all’aperto e domani messe solenni nelle Cattedrali presieduta dai presuli che non hanno mancato di inviare a tutti i fedeli messaggi di auguri.
Da domani per la Chiesa Cattolica inizia una Settimana densa di appuntamenti. È la Settimana Santa durante la quale si ripercorrono la passione, morte e resurrezione di Gesù.
Da ieri il Governo Italiano ha dichiarato la cessazione dello stato di emergenza con l’invito ad una prudente ripresa. Anche la Chiesa italiana invita tutti a “un senso di responsabilità” e al “rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus”.
Una gioia speciale per la diocesi di Trento: l’ordinazione a vescovo del missionario vicentino padre Christian Carlassare, 44 anni, gambizzato un anno fa in un attentato poco dopo la sua nomina a vescovo della diocesi di Rumbek, in Sud Sudan.
L’attenzione di tutti in questi giorni è rivolto al conflitto ucraino che sta causando morti, feriti e distruzione. Sono oltre 50mila, secondo i dati del Viminale, i profughi in fuga dal conflitto arrivati finora in Italia: la maggioranza donne e bambini. Questi ultimi oltre 20mila.
Ormai da due settimane le notizie del “folle” attacco della Russia all’Ucraina coinvolgono tutti noi. Le diocesi italiane, sin dalle prime ore, hanno data la loro disponibilità ad accogliere coloro fuggono da quei territori e che stanno arrivando, anche in Italia, con mezzi di fortuna. Secondo il ministero dell’Interno sono circa 28mila le persone giunte nel nostro paese finora, la maggioranza donne e bambini.
Mercoledì scorso l’inizio della Quaresima che è coincisa anche con la giornata di digiuno e preghiera per la pace in Ucraina. In ogni diocesi celebrazioni con intenzioni di preghiera. Molti vescovi in queste ore stanno inviando messaggi ai fedeli per questo Tempo liturgico che ci prepara alla Pasqua. In questo articolo ci soffermeremo su alcuni di questi messaggi.
La situazione che sta vivendo in questi giorni l’Ucraina desta molta preoccupazione. Non si contano le iniziative di protesta di studenti, lavoratori, politici, religiosi. Migliaia sono scesi in piazza in queste ore da nord a sud Italia e in tutto il mondo per esprimere vicinanza all'Ucraina e al suo popolo e per condannare la guerra e chi l'ha causata.
L’attenzione del mondo ecclesiale la prossima settimana è rivolto a Firenze per l’Incontro dei vescovi sul “Mediterraneo frontiera di pace 2022”. Sono attesi molti vescovi, Papa Francesco, il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Penso che il credente credibile debba interrogarsi in profondità su di sé, su Dio, sugli altri e su come è possibile diventare testimone di fede. Tra le varie forme di testimonianza deve esserci sicuramente per un cristiano credibile l’attenzione e l’aiuto al sostentamento della Chiesa cattolica che indubbiamente passa anche attraverso la scelta dell’8xmille”.
Domani si celebra in Italia la Giornata nazionale per la Vita. In un messaggio i vescovi italiani sottolineano che la risposta che “ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. Come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato o comunque fronteggiato con coraggio e speranza”. In tutte le diocesi molte iniziative.
Una guerra alle porte dell’Europa che preoccupa molto e non mancano gli sforzi diplomatici
La prossima settimana i vescovi del Consiglio Permanente della Cei si ritroveranno a Roma per la loro sessione invernale. Tra i temi all’ordine del giorno anche la situazione del Covid che ancora interessa, in mondo significativo, l’intero Paese. È prevista, infatti, una riflessione sugli aspetti pastorali riguardanti le misure governative di prevenzione Covid.
La scorsa settimana abbiamo parlato dell’ingresso di due nuovi vescovi nelle diocesi italiane: nella diocesi di Catanzaro-Squillace, l’arcivescovo Claudio Maniago e a Terni-Narni-Amelia del nuovo vescovo, Francesco Soddu.
Due diocesi in festa questa settimana per l’arrivi dei nuovi vescovi. Domani l’insediamento nella diocesi di Catanzaro-Squillace di Claudio Maniago, fino ad oggi vescovo di Castellaneta. Il neo presule succede all’arcivescovo Vincenzo Bertolone dimessosi nei mesi scorsi. Maniago domani mattina incontrerà i giovani e gli operatori del Centro Calabrese di Solidarietà e successivamente la stampa locale e alle 11.30 il primo incontro con le Autorità cittadine nella Basilica dell’Immacolata.
In questi giorni stiamo registrando dati preoccupanti sul contagio da Covid 19. Un virus che è tornato a colpire nuovamente il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, che lo scorso anno è stato ricoverato per alcune settimane a causa di questa infezione.
Ieri sera ed oggi in tutte le chiese, parrocchie, basiliche, cattedrali le celebrazioni per il Santo Natale. Un tempo, questo, durante il quale “ritornano” antiche tradizioni anche se con molte limitazioni a causa della pandemia che ancora sta colpendo quasi tutto il Pianeta
Sabato prossimo la Chiesa celebra il Natale, la festa che richiama una particolare attenzione verso i più deboli, vulnerabili, poveri
Nelle diocesi italiane continua il percorso sinodale. La Cei ha pubblicato tutti i documenti e i materiali – testuali e video – per l’animazione del territorio
I vescovi italiani questa settimana si sono ritrovati a Roma per l’assemblea generale straordinaria della Cei che si è conclusa giovedì mattina con una conferenza stampa del presidente, il card. Gualtiero Bassetti.