Alla vigilia della pubblicazione di una “nuova” Laudato si’, la Segreteria Generale del Sinodo intende dare il suo contributo alla salvaguardia del creato attraverso una forma di compensazione delle emissioni di CO2 residue prodotte dalla prossima XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.
Il coronavirus ha messo in luce le fragilità dell’uomo, ma ha anche messo in luce la possibilità di risposta dell’essere umano. La Conferenza Episcopale Italiana mette in luce sfide e opportunità che vengono dalla pandemia, guardando alla prospettiva dell’ecologia integrale e dando un impegno ecumenico.
Grande attività, questa settimana, nelle missioni della Santa Sede alle Nazioni Unite di Ginevra e New York. A Ginevra, si è discusso il global compact sui rifugiati, ma si è tenuta anche una sessione speciale sulla Repubblica Democratica del Congo, un tema che la Santa Sede ha molto a cuore. A New York, sono terminate le riunioni della Commissione sullo Sviluppo Sociale, che da tempo si distingue per una agenda che cerca di introdurre il diritto all’aborto (mascherato da diritto alla salute riproduttiva) nei documenti ONU. Ma anche la Laudato Si continua a generare discussione. Ne ha parlato anche il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, alla Conferenza Episcopale di Oceania.
Il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto stamane in Vaticano alla presenza di Papa Francesco la prima predica di Avvento sul tema «Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e in vista di Lui».
Sono sette le opere di misericordia corporali e sette le opere di misericordia spirituali. Ma ad entrambe il Cardinal Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ne aggiunge una: la cura del creato. Il tema lo ha sviluppato a Philadelphia, il 25 febbraio, invitato a parlare all’università Villanova. Una lezione pubblica che ha come fondamento i temi della Laudato Si di Papa Francesco.