Un volume che intende aiutare i lettori a scoprire le radici della fede trinitaria nella religione ebraica biblica, talmudica, midrashica, mistica e nella preghiera sinagogale. Questo lo scopo del nuovo libro di Pierre Lenhardt “L’unità del Dio trinitario. In ascolto di Israele, nella Chiesa”.
“Questo libro è servito soprattutto a me per capire da dove provengo e il valore prezioso della città dove sono nata e continuo a costruire la vita con la mia famiglia, Matera”.Con queste parole l’autrice e professoressa Maria Pina Rizzi commenta il suo libro “Le Chiese rupestri di Matera. Perle di bellezza e di cultura”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
“Un libro che sonda religiosamente le varie epoche della letteratura italiana, evidenziando i poeti che si candidano a portavoce dell’eternità”: Con queste parole il saggista e critico letterario don Santino Spartà ha introdotto nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano la presentazione del libro “Poesie-preghiere da San Francesco ad oggi”, curato dalla siciliana Maria Pia Risa.
Da Ascoli Piceno con la mostra su San Francesco, passando a Osimo con la collezione privata di Vittorio Sgarbi, arriviamo a Loreto con la mostra "Santa Maria Maddalena. Tra peccato e penitenza da Duccio a Canova".
Si svolgerà alla Rocca Roveresca a Senigallia dal 29 Ottobre al 29 Gennaio 2016 la mostra " Maria. Mater Misericordiae".Un unico programma della Regione Marche per quattro esposizioni di grandi capolavori: ad Ascoli Piceno, Osimo, Loreto e infine Senigallia.
Come è stato rappresentato San Francesco d’Assisi nell’arte? E’ il tema della mostra " Francesco nell'arte. Da Cimabue a Caravaggio", inserita nel più ampio contesto delle attività culturali promosse dalla Regione Marche in occasione del Giubileo della Misericordia. Non solo: il Giubileo della Misericordia cade anche nell’Ottavo Centenario della predicazione di San Francesco nel Piceno. Per la Pinacoteca di Ascoli Piceno, era il momento opportuno di fare una “carrellata” di immagini del Santo.
Il Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, ha inaugurato alla presenza del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Padiglione della Santa Sede alla 56/ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, dal titolo “In principio la parola si fece carne”.
Sono passati dieci anni e sembra ieri che Giovanni Paolo II ci ha lasciati. Ma in molti cuori il Papa polacco è ancora vivo. Soprattutto per chi ha lavorato e vissuto con lui per creare una Chiesa che sapesse affrontare le sfide del post Concilio. Sono stati anni di grande creatività, di continuo confronto culturale, di cambiamenti epocali e storici in tutto il mondo, di grandi aspirazioni religiose. Per rileggere insieme quelle pagine ho deciso di andare a trovare uno dei “cardinali di Wojtyła” Paul Poupard nel suo appartamento carico di libri e ricordi nel grande complesso di San Calisto a Trastevere. Francese, cresciuto in Curia con Giovanni XXIII e Paolo VI, raffinato uomo di cultura il cardinale è stato uno dei più stretti collaboratori di Giovanni Paolo II e insieme al Papa polacco ha creato il Pontificio Consiglio per la Cultura. Classe 1930, nato in un paesino Bouzillé, nella Francia del Nord ovest, Poupard ha studiato alla Sorbona e lavorato in Segreteria di Stato. Poi inizia il pontificato di Giovanni Paolo II e inizia una grande avventura.