"Siamo venuti a Roma per invitare il Santo Padre in Pakistan e lui ha accettato". Così il ministro federale per la navigazione del Pakistan, Kamran Michael, ha dichiarato ieri al fondatore dell’Associazione Pakistani Cristiani in Italia, il prof. Shahid Mobeen, durante un incontro informale in Vaticano in occasione del quinto anniversario dell’assassinio di Shahbaz Bhatti.
Questo incontro è “una gioia e un momento di grazia”. Così Papa Francesco ha salutato Abuna Mathias I, Patriarca della Chiesa ortodossa etiope Tewahedo ricevuto questa mattina in udienza.
Mentre il Parlamento Europeo, seppur tra mille distinguo, andava a votare una risoluzione comune che finalmente possa riconoscere l’eccidio di cristiani e minoranze religiose ad opera dell’ISIS come genocidio, la Santa Sede prendeva la parola alla conferenza “Sostenere la Siria e la regione” e certificava, cifre alla mano, la ponderosità del suo impegno per la pace nella regione.
Sei progetti per sei settimane di Quaresima, tutti dedicati a sostenere i 250mila cristiani iracheni. È la campagna lanciata da Aiuto alla Chiesa che Soffre nei 40 giorni di preparazione alla Pasqua.
Aiuto alla Chiesa che Soffre parteciperà al Family Dau del 39 gennaio. Sarà montato uno stand al Circo Massimo di Roma per sensibilizzare al tema della libertà religiosa.
Più 2,6 punti di tasso di persecuzione anticristiana. Raddoppiato il numero delle chiese attaccate nel corso dell’anno. I cristiani uccisi per cause di fede sono aumentati del 63 per cento. Sono alcuni degli allarmanti dati dalla World Watch List di “Open Doors”, la rete mondiale di sostegno ai cristiani perseguitati nel mondo.
L’ “oceano della misericordia” di cui Papa Francesco vuole sia inondato il mondo ha colpito anche nazioni dove essere cristiani è oggi difficile, perché lì i cristiani devono vivere nascosti, perseguitati, vittime. Così, l’apertura delle porte sante in Cina, Siria, Iraq e Vietnam dimostra che la Chiesa dà ancora una speranza, anche lì dove c’è chi vorrebbe non esistesse.
“Se il chicco di grano non muore non porta frutto… Andate e predicate la buona novella del Vangelo”. Nel cuore di Roma e più precisamente nella chiesa di S. Bartolomeo all’isola Tiberina, in quest’Anno Santo della Misericordia, è presente una mostra, organizzata su iniziativa della comunità di Sant’Egidio, nella quale sono state raccolte numerose testimonianze di martiri uccisi, nel XX secolo, in varie parti del mondo.
Sono terminati ieri a Tirana i lavori Global Christian Forum, dedicato al tema “Discriminazione, persecuzione, martirio: seguire Cristo insieme”. Ai partecipanti è giunto anche un messaggio del Papa, letto dal cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
La giornata inizia con un certo fermento legato ad una intervista del cardinale Müller apparsa sul settimanale tedesco Focus. In effetti il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede non ha fatto altro che riproporre il Magistero, ma per alcuni sembra che ci sia un cambiamento di rotta.
Ancora una giornata dedicata al lavoro nei Circoli Minori oggi al Sinodo dei vescovi. Un lavoro che sembra per alcuni essere molto interessante e vivace e per altri un po’ caotico, ma certamente fruttuoso. Se non altro per il fatto che i Padri possono conoscersi meglio e comprendere le realtà più diverse dalle loro.
"Prego perchè lei possa essere un pastore ispirato per il gregge che le è stato affidato, sia costruttore instancabile di pace e armonia al servizio e per il bene comune di tutto il Medio Oriente". Lo scrive il Papa in un messaggio a Mar Gewargis, neo eletto Patriarca della Chiesa Assira d'Oriente.
Arrivano già dal pomeriggio le famiglie che partecipano alla veglia di preghiera per la famiglia a Nazareth. Si riuniscono in sit in spontanei, continuando una protesta per il taglio di fondi alle scuole cristiane che ha interessato anche il recente incontro di Papa Francesco con il presidente Revlin. Ma soprattutto, vanno a pregare, si preparano ad una veglia di preghiera con i vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa. Oggi è il giorno in cui la plenaria itinerante dei vescovi europei tocca Cafarnao, e poi Nazareth. Pietro e Maria. Alla ricerca delle radici della Chiesa e delle radici d’Europa.
Una plenaria in pellegrinaggio, quella dei vescovi europei, che si riuniscono tra Galilea e Gerusalemme in una intensa cinque giorni dall'11 al 16 settembre. Una veglia per la famiglia, una riflessione su "Gesù Cristo, ieri oggi e domani," incontri con le autorità. Ma soprattutto la voglia di stare vicino ai cristiani del Medio Oriente, che si è poi caricata di un significato tutto particolare in questi giorni, con la crisi dei profughi in Europa.
Una petizione per chiedere alle Nazioni Unite di mantenere le promesse, e mettere in atto una road map per salvare i cristiani perseguitati. La lancia la Fondazione Novae Terrae (si può firmare qui) di fronte alle continue e preoccupanti notizie che arrivano dal Medio Oriente.
Le violenze contro i cristiani in Niger non hanno fermato la vita delle parrocchie che nelle diocesi di Niamey e Zinder hanno visto un grande sforzo collettivo per ricostruire le chiese. Con il sostegno di cristiani, ma anche di non cristiani i luoghi di culto incendiati all’inizio di quest’anno da gruppi di integralisti islamici stanno rinascendo.
Quella del Papa è una parola di speranza per “quanti, oppressi dalla violenza, sono stati costretti ad abbandonare le loro case e la loro terra”. Un lettera che il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Nunzio Galantino ha portato personalmente oggi Patriarca latino di Gerusalemme, S.B. Fouwad Toual, e al Vicario Patriarcale per la Giordania, S.E. Maroun Latham.
I Cavalieri di Colombo moltiplicano gli sforzi per i cristiani perseguitati. Dopo aver già donato 3 milioni di dollari di aiuti umanitari per i cristiani perseguitati n Medio Oriente, i Cavalieri hanno lanciato negli Stati Uniti una campagna nazionale per raccgoliere ulteriore fondi e creare ancora maggior consapevolezza su quanto soffrono i cristiani (e non solo) in Medio Oriente.
L’ultimo dossier della Caritas tratta di “Perseguitati. Cristiani e minoranze nella morsa fra terrorismo e migrazioni forzate”. Un titolo che ripercorre una triste cronaca in tanti Paesi del mondo, un vero dramma per gli oltre 100 milioni di cristiani vittime di discriminazioni, persecuzioni e violenze, che giungono in tanti casi a compromettere la stessa vita.
Una università cattolica ad Erbil. Il progetto c’era da tempo, e aveva coinvolto anche i fondi dell’8 per mille della CEI. Ma ora c’è una accelerazione decisiva, grazie al contributo e al sostegno dell’Università Cattolica australiana. I corsi prenderanno il via il prossimo ottobre, e rappresenteranno il primo baluardo di contrapposizione e presenza della Chiesa cristiana in Iraq all’avanzata dello Stato Islamico.