Si terrà in "casa ebraica", come lo scorso anno, il tradizionale appuntamento romano promosso in occasione della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. La XXXIII edizione, in programma lunedì 17 gennaio, sarà infatti ospitata al Museo Ebraico di Roma. Alle ore 18 si ritroveranno nella struttura di via Catalana – situata all’interno del Tempio Maggiore – il rabbino capo della comunità ebraica di Roma rav Riccardo Di Segni e il cardinale José Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa; dopo il saluto e l’introduzione del cardinale vicario Angelo De Donatis, i due dialogheranno sul tema scelto concordemente: “Le risorse spirituali e umane di ebraismo e cristianesimo, alla prova della pandemia”.
L’evoluzione sociale porta a guardare sempre in avanti, soprattutto se si analizzano i diritti ed i doveri della persona, all’interno della struttura sociale. Quando si fa riferimento a tali percorsi è facile intuire come, alla base di ogni sistema sociale, vi è il diritto
Qual è il motivo della gioia della Domenica di oggi, detta Domenica “laetare”? Lo spiega Papa Francesco durante l’Angelus odierno in Piazza San Pietro: “È il grande amore di Dio verso l’umanità, come ci indica il Vangelo di oggi: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.
“In Europa manca il fondamento. Che il Cristianesimo sia la rivoluzione più grande che la storia abbia mai avuto non è un’affermazione da credenti, ma attestata da studiosi di diversa estrazione. Dove il Cristianesimo si offusca, si offusca l’umano: bisogna spogliarsi di quell’abito giacobino vecchio, terribilmente vecchio, ma che condiziona il cammino dei popoli”. Sono le riflessioni del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Angelo Bagnasco, in occasione - la settimana scorsa - dell'incontro con la stampa al termine del Consiglio Episcopale Permanente.
"Non solo in Turchia, ma anche qui da noi, nelle nostre famiglie, ho sentito spesso che non si può parlare apertamente di politica, senza portare a grandi controversie. Questo sviluppo è molto inquietante. Si presentano due tendenze che emergono: da un lato una società eccitata, dall’altro un raffreddamento comune del vivere insieme nella solidarietà. L’Europa è chiamata a sviluppare una nuova sintesi culturale di una comunità viva una capacità che l’Europa ha sempre avuto e che Papa Francesco ha ricordato nel suo discorso al conferimento del Premio Carlo Magno”. Lo ha detto il Cardinale Arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, intervenendo alla 85^ Settimana dell’Università di Salisburgo.