“Voglio tornare a casa”. È questa la frase ricorrente sentita dagli sfollati in Ucraina da monsignor Giampietro Dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum. Monsignor Dal Toso è stato in Ucraina, a Kiev, dal 24 al 27 aprile, per definire come utilizzare i proventi della colletta straordinaria per l’Ucraina che Papa Francesco ha lanciato lo scorso 24 aprile. Ha visto storie di vita ordinaria, necessità impellenti nelle zone rurali dove a volte “si fa anche la fame”, ma anche una situazione economica disastrosa, che “è collegata, ma non dipende dal” conflitto e che rende difficile la vita della popolazione. Una “emergenza umanitaria” nascosta da un “conflitto nel cuore dell’Europa”, cui l’iniziativa del Papa ha dato finalmente visibilità.
Una “emergenza umanitaria” di cui il mondo non si rende conto: questo è quello che avviene in Ucraina nelle parole di Borys Gudziak, eparca della Chiesa greco-cattolica a Parigi. Grato per l’appello ad una colletta straordinaria per la Ucraina, il vescovo greco-cattolico parla con ACI Stampa della drammatica situazione che si vive sul territorio. E afferma: “In tutto il mondo, le parrocchie greco-cattoliche raccolgono fondi e aiuti per l’Ucraina. Ma anche le loro forze sono allo stremo. C’è bisogno di aiuto”.