Il nuovo stop in Francia alle Messe con i fedeli non è piaciuto ai vescovi francesi, che riuniti in assemblea generale la scorsa settimana, hanno deciso di presentare un ricorso al Consiglio di Stato, sottolineando come le nuove disposizioni siano lesive delle libertà di culto. Ma il Consiglio di Stato ha respinto l’appello, sottolineando che il decreto non mina la libertà di culto, che può essere esercitata sia individualmente che collettivamente, e che comunque le norme saranno rivisitate dopo una consultazione il prossimo 16 novembre.
La pandemia da coronavirus continua a condizionare il nostro modo di vivere e anche la nostra partecipazione alle attività pastorali promosse nelle diocesi e nelle parrocchie. La Conferenza Episcopale Italiana ha chiarito, dopo il nuovo Dpcm del 3 novembre, che le celebrazioni eucaristiche proseguono come da protocollo, mentre si raccomanda prudenza per le catechesi, con provvedimenti diversi a seconda delle aree geografiche.
"Durante la pandemia le comunità locali hanno svolto un ruolo chiave, in quanto hanno rappresentato un luogo importante di coesione sociale, e ancora oggi sono chiamate a mettere in gioco competenze, energie e specificità, a causa di questa crisi che non è solo economica e sanitaria, ma anche sociale".
La lettura dei dati sui contagi da Covid 19 preoccupa sempre di più. La settimana scorsa un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e si sta discutendo di altre misure restrittive. Il virus continua a colpire e modifica le nostre abitudini e quelle delle parrocchie e diocesi.
"Vivo questo momento con fede e speranza, affidandomi alla misericordia del Padre. Ringrazio quanti si sono resi vicini con messaggi di solidarietà e con la preghiera".
Con un comunicato inviato nella serata del 29 ottobre, la Conferenza Episcopale Italiana ha fatto sapere che le condizioni del Cardinale Gualtiero Bassetti, trovato positivo ieri al COVID 19, sono in miglioramento.
Il bollettino della pandemia da Covid 19 ogni giorno indica un aumento dei contagi nel nostro Paese. Ieri un dato mai registrato dall’inizio della pandemia: oltre 19mila casi in un solo giorno.
Una fotografia dei gravi effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19. É questo Il rapporto di Caritas Italiana, pubblicato su www.caritas.it in occasione della Giornata mondiale di contrasto alla povertà lo scorso 17 ottobre.
Che la speranza non muoia” La relazione del Cardinale Mario Zenari al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede aveva un titolo evocativo e importante. Lo scorso 15 ottobre, il nunzio si è seduto in aula nuova del Sinodo, in Vaticano per spiegare agli ambasciatori accreditati la situazione in Siria e la posizione della Santa Sede. Non è escluso che ci saranno altri briefing del genere, su altre situazioni “calde” della Santa Sede.
Il grazie del cardinale de Donatis ai medici sta anche in una preghiera perché “la compassione, la delicatezza, la tenerezza, la pietà abbondino nel vostro cuore, insieme ad una competenza professionale”. Il vicario del Papa per la diocesi di Roma ha chiamato i medici nella Basilica di San Giovanni in Laterano, alla vigilia della festa di San Luca, che era anche lui medico, per ringraziarli del lavoro svolto, con enormi rischi nel periodo in cui la pandemia si è fatta più sentire. Anche il Cardinale de Donatis è stato contagiato, e ha trascorso un periodo in ospedale. “Mentre ero in ospedale, ho sentito nel mio corpo questa malattia”, ha detto.
Il Covid-19 ha davvero messo in ginocchio il territorio bergamasco, procurando ferite dolorose che non cessano di interrogare anche la comunità cristiana. Per questo motivo, dal 2 al 16 ottobre la Scuola di Teologia del seminario vescovile di Bergamo, in collaborazione con la Fondazione Bernareggi organizza il ciclo di incontri “Invito alla Teologia – La cura dell’umano al tempo del Covid”.
Ripartire da quella che è stata il grande assente del tempo di pandemia: l’Eucarestia. I vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, riuniti per la prima volta on line dopo il necessario annullamento della plenaria a Praga per l’emergenza COVID, guardano al mondo dopo la pandemia sottolineando che è prima di tutto necessario tornare all’Eucarestia. Ci vuole, dicono, una fiducia riscoperta in Cristo, e quindi una solidarietà rinnovata, una rete tra persone che si aiutino l’un l’altro.
In questa settimana si è molto parlato di scuola e di “scuola in sicurezza”. Infatti, in gran parte del territorio italiano c’è stata la riapertura degli istituti scolastici per l’avvio del nuovo anno. Gli alunni e studenti sono rientrati nelle loro classi dopo oltre sei mesi durante i quali hanno fatto una esperienza “storica”: quella della didattica a distanza.
1300 sacche, 1300 borracce per la tutela dell’ambiente: sono questi gli utili “gadget” che Missioni Don Bosco contribuisce a fornire agli allievi e al personale delle scuole Medie, Superiori e Cnos-Fap dell’Istituto Agnelli di Torino. Un personale kit anti Covid-19.
"Mamma, devo mettere subito la mascherina?"No aspetta, prima ti devi pulire le mani con il detergente. "Uffa, non voglio, voglio andare a salutare gli altri!" No, ti ho detto, non farmi urlare, metti la mascherina". Otto del mattino, bambini accompagnati da genitori trepidanti davanti all’ingresso di una scuola elementare (veramente oggi si dovrebbe chiamare plesso scolastico). Non è il primo giorno di scuola come tanti altri. E’ il primo giorno di scuola nell’era Covid, dopo lunghi mesi di chiusura forzata, di convivenza con il "nemico invisibile", con la paura di non poter riprendere mai più la vita com’era “prima” del virus.
Asintomatico ma positivo il cardinale Tagle che ha incontrato il Papa a fine agosto.
La cooperativa Kairos realizza a partire dal 31 agosto due progetti, finanziati dai fondi stanziati dalla Regione Lazio, dedicati all’educazione ‘outdoor’ proposta per bambini e ragazzi che negli ultimi mesi hanno sofferto particolarmente per la forzata reclusione causata dalle difficili condizioni sanitarie. I due progetti, dal titolo ‘La regola della natura’ e ‘Tanta meraviglia’, si svolgeranno rispettivamente a Subiaco e a Guidonia Montecelio.
Ci sarà anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venerdi' 4 settembre alle 20.30 nel Duomo di Milano alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Un concerto voluto per ricordare tutte le vittime della pandemia del virus che sta mettendo in ginocchio il mondo, il Covid-19.
E’ il tempo della ripartenza anche per le diocesi italiane dopo un lungo periodo che ha visto l’Italia, e non solo, colpita da un virus invisibile che ha causato morti e malati. Preoccupano i dati di questi giorni che vedono i contagi aumentare ma si cerca in qualche modo di ripartire.
"Servire un mondo ferito nella solidarietà interreligiosa: Una chiamata cristiana alla riflessione e all'azione durante COVID-19”.