Emilian Kowcz, sacerdote ucraino greco-cattolico, era colpevole di aiutare gli Ebrei. Morì nel campo di concentramento di Majdanek. E così successe a molti sacerdoti, morti nei campi di concentramento o per opera del regime nazista. Ma non andò loro meglio quando arrivò il regime sovietico. Perché anche in quel caso, la persecuzione fu tremenda. E provocò martiri. A centinaia.
Era arrivato nella lussuosa clinica di Praga del ministro degli Interni già in agonia, tumefatto, torturato, in fin di vita. E non è sopravvissuto a lungo dopo l’operazione. Ma padre Josef Toufar non ha mai rinnegato la sua fede, né ha mai voluto ammettere che no, il miracolo della croce che si era mossa sull’altare dietro di lui era stata in realtà una messinscena. Il 25 febbraio 1950, morì. Ma la sua storia venne scoperta solo anni dopo.