La Corte Costituzionale ha respinto il quesito referendario che mirava a depenalizzare l’omicidio del consenziente e a legalizzare di fatto l'eutanasia nell'ordinamento italiano. Secondo la Consulta il testo è inammissibile poichè questo puntava a non preservare "la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili".
“Joseph Ratzinger ha colto tutto il travaglio culturale e spirituale dell’ Europa, un travaglio che ha radici lontane, segnato dalla secolarizzazione, ancor prima che dalla trasformazione in senso multiculturale del tessuto sociale, e che ha determinato una crisi della cristianità o della civiltà cristiana". Così parlava di Papa Benedetto XVI - poco più di un anno fa - Marta Cartabia, eletta ieri all'unanimità Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana.
“Si può e si deve respingere la tentazione, indotta anche da mutamenti legislativi, di usare la medicina per assecondare una possibile volontà di morte del malato, fornendo assistenza al suicidio o causandone direttamente la morte con l’eutanasia”. E' il commento della Conferenza Episcopale Italiana - che usa una frase recente del Papa - alla sentenza della Corte Costituzionale sul suicidio assistito