Il Pontefice prosegue il nuovo ciclo di catechesi, iniziato da poche settimane, dedicato alla vecchiaia. Dall'Aula Paolo VI il Papa incentra la sua riflessione sul tema: “L’anzianità, risorsa per la giovinezza spensierata”. Prima, il Papa, ha incontrato alcuni studenti di Milano e ha fatto una preghiera spontanea per i ragazzi ucraini.
“Noi oggi ricordiamo le vittime di questo flagello, di questa strada di corruzione che nega in radice il bene comune. Si compie un errore se si associano le mafie alla sola violenza delle armi. La loro violenza è anche più ampia: si chiama corruzione”. Lo scrive il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nel messaggio inviato al fondatore di Libera Don Luigi Ciotti in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Preghiamo per i governati gli scienziati i politici che cominciano a studiare la via d’ uscita il dopo pandemia questo dopo che già è incominciato perché trovino la strada giusta sempre in favore della gente sempre in favore dei popoli”.
La conversione dei peccatori, certo. Ma anche la necessità di un cambio culturale, nonché di una giustizia bene esercitata. Sono questi gli ingredienti per combattere la corruzione, secondo l’arcivescovo Michele Pennisi di Monreale e il prefetto Claudio Sammartino. Ingredienti sviluppati in un libro, “Dialogo sulla corruzione” (edizione Scientifica) che si conclude con una conversazione tra i due, moderata dal giornalista Giuseppe Di Fazio.
E’ un discorso sulla riconciliazione quello del Papa alla messa nello stadio di Maputo. Un discorso che cerca di indicare un cammino che in Mozambico sembra ancora lungo e che vede ancora la società divisa e straziata dalla povertà. I nemici ci sono, spiega il Papa, e Gesù lo sa, “perché Gesù non è un idealista, che ignora la realtà”.
“La Corte dei Conti svolge un indispensabile servizio orientato secondo giustizia verso il bene comune. E questo non è un concetto ideologico o solo teorico, ma è legato alle condizioni di pieno sviluppo per tutti i cittadini e può essere realizzato tenendo conto della dignità della persona nella sua integralità”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in Udienza la grande famiglia dei Funzionari della Corte dei Conti, accolti oggi in Aula Paolo VI.
Combattere la corruzione con educazione e bellezza: dall’impegno della Consulta per la Giustizia contro la corruzione e le Mafie, il Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano integrale lancia una serie di iniziative con i ragazzi di Scampia, che coinvolgono anche i Musei Vaticani.
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha inviato ai Buddisti un messaggio in occasione di Vesakh, la festività più importante del buddismo che si celebrerà quest’anno il prossimo 29 maggio.
"Quando il cuore incomincia a indebolirsi, non è come una situazione di peccato: tu fai un peccato, te ne accorgi subito: io ho fatto questo peccato, è chiaro. L’indebolimento del cuore è un cammino lento, scivolo poco a poco, e Salomone, addormentato nella sua gloria, nella sua fama, cominciò a fare questa strada. E' meglio la chiarezza di un peccato, che l’indebolimento del cuore: il grande re Salomone finì corrotto, tranquillamente corrotto, perché il cuore gli si era indebolito". Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Sono potenti questi, eh! Quando fanno le cordate della corruzione sono potenti; persino arrivano anche ad atteggiamenti mafiosi. Questa è la storia. Ma non è una favola questa, non è una storia che dobbiamo cercare nei libri di storia antica: la troviamo tutti i giorni sui giornali, tutti i giorni”. Sono le parole di Papa Francesco, diffuse dalla Radio Vaticana, nell’omelia odierna presso Casa Santa Marta.
"Bisogna convincersi che l’impegno per la riduzione del tasso di corruzione è un processo! E come tutti i processi esige l’impegno deciso, continuo e paziente di tutti. Vi prego di non prenderla come una pia esortazione, la mia. Quando parlo di impegno deciso, capiamo tutti cosa voglio dire". Sono decise le parole di Monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI che ha partecipato ieri alla tavola rotonda “Da mani pulite a Cantone. Il valore delle regole”.
Il dibattito internazionale sulla corruzione che si è tenuta in Vaticano lo scorso 15 giugno rappresenta il punto di arrivo di un percorso cominciato tempo fa. Perché già, nell’ambito dell’allora Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace – ora Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – si erano fatti degli incontri informali sulla corruzione. Tra i partecipanti, l’arcivescovo Michele Pennisi di Monreale, che era membro del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
La lotta alla corruzione e alle mafie è una questione non solo di legalità, ma di civiltà. Questo il tema centrale del primo “Dibattito Internazionale sulla Corruzione” tra gli attuali membri di una consulta del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale che si è tenuto in Vaticano lo scorso 15 giugno.
“Corruzione. Dobbiamo unirci per combattere questa bestemmia, questo cancro che sta logorando le nostre vite. La Chiesa non deve avere paura di purificare se stessa”. E’ quanto scritto nella prefazione di Papa Francesco, per un libro-intervista del Cardinale Turkson con Vittorio V. Alberti, dal titolo “Corrosione”. Il volume viene presentato oggi in un “Dibattito Internazionale sulla Corruzione”, che avrà luogo in Vaticano, presso la Casina Pio IV, dalle 9.30 alle 19.00.
Messaggio del Papa alla Plenaria del CELAM - il Consiglio Episcopale dell'America Latina e dei Caraibi - riunita da ieri a San Salvador. I Vescovi latinoamericani discutono sul tema “Una Chiesa povera per i poveri”.
Peccato e corruzione, un tema che Papa Francesco affronta spesso alla scuola di Sant’ Ignazio di Loyola, e che questa mattina è tornato nella omelia della Messa del mattino, celebrata in Casa Santa Marta.
“Tredici giorni prima della morte di san Giovanni Paolo II, durante la Via Crucis, l'allora cardinale Ratzinger ha parlato della sporcizia della Chiesa. Lui ha denunciato per primo. Poi muore Giovanni Paolo II, e Ratzinger, che era decano, nella messa pro eligendo Pontifice, ha parlato della stessa cosa. Noi lo abbiamo eletto per questa sua libertà di dire le cose. È da quel tempo che è nell'aria che in Vaticano c'è corruzione. Dobbiamo continuare l'opera di pulizia”. Papa Francesco, volo Bangui-Roma, 30 novembre 2015.
La lotta alla corruzione, cominciata con Benedetto XVI. L’ammonimento ai giornalisti, perché agiscano con professionalità. E poi, i prossimi viaggi, un bilancio di quest’ultimo, l’attacco all’idolatria del denaro, le possibilità del dialogo interreligioso. Nella consueta intervista a tutto campo sul volo papale, Papa Francesco non si sottrae a nessuna domanda. Nemmeno quelle, scomodissime, sul secondo Vatileaks.
“La festa è una cosa che la mondanità non sa fare, non può fare! Lo spirito mondano ci porta al massimo a fare un po’ di divertimento, un po’ di chiasso, ma la gioia soltanto viene dalla fedeltà all’Alleanza”. Nel Vangelo Gesù scaccia i mercanti dal Tempio, dicendo: “Sta scritto: la mia casa sarà casa di preghiera. Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladri”.
I “germi di una terza guerra mondiale” scaturiscono da un “terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio” e che si stanno insinuando “nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa”; “sta alla nostra responsabilità fermarla”.