Sono tre le dimensioni del Sacramento dell’Eucarestia: il ringraziamento, la memoria e la presenza. Papa Francesco le spiega nell’omelia della Messa che celebra in San Giovanni in Laterano, in occasione della solennità del Corpus Domini. Dopo sette anni, il Papa torna nella “sua cattedrale” per celebrare il Corpus Domini. L’ultima volta era nel 2017, quando già aveva spostato la festa alla domenica dal tradizionale giovedì. Poi, alcune tappe nelle periferie di Roma e quindi l’interruzione forzata del COVID e di alcune indisposizioni personali del Papa, fino ad oggi.
I testi della Messa della solennità del Corpo e Sangue del Signore sono stati scritti da san Tommaso d’Aquino, uomo di grandissima cultura e di profonda fede. Lo spirito che lo ha guidato nella composizione delle preghiere e degli inni è stato quello di aiutare i fedeli, quindi anche noi, a non dubitare della presenza di Cristo nel sacramento dell’Eucarestia. Si tratta, infatti, di una presenza vera e reale, ma nascosta, velata, misteriosa. Infatti, confessare che Gesù è presente nell’Eucarestia significa riconoscere che nel segno del pane e del vino è presente lo stesso Figlio di Dio, nato da Maria vergine duemila anni fa a Betlemme. C’è dunque identità tra il corpo storico di Cristo ed il corpo eucaristico.
Dopo due anni Papa Francesco torna a presiedere in pubblico la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, comunemente nota come Corpus Domini.
Per la Solennità del Corpus Domini la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore ha organizzato due grandi eventi caratterizzati da una serie di celebrazioni liturgiche.
"A tutti coloro che fanno la Comunione, nei primi venerdì di nove mesi consecutivi, darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna". Questo è ciò che ha promesso Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque nelle apparizioni del Sacro Cuore. Da qui la devozione dei nove Primi Venerdì del mese, dedicati alla riparazione al Cuore di Gesù per le offese e i peccati commessi dall'umanità.
La solennità del Corpus Domini
Oggi la liturgia ci ricorda la solennità del Corpus Domini. Festa centrale nell’anno liturgico, si celebra la presenza reale di Cristo nel tabernacolo di ogni chiesa. Una solenne processione prende vita in moltissime diocesi, per onorare l’Eucaristia che passa per le strade delle città. Tra i tantissimi santi che hanno sempre onorato questo sacramento si ricorda Sant’Alfonso Maria de Liguori.
L’Eucarestia appaga due fondamentali necessità dell’uomo: mangiare ed essere saziati. Lo sottolinea Papa Francesco, nell’Angelus di oggi, che riflette sulla solennità del Corpus Domini, in Italia sposata dal giovedì alla domenica successiva.
I testi della Messa della solennità del Corpo e Sangue del Signore sono stati scritti da san Tommaso d’Aquino, uomo di grandissima cultura e di profonda fede. Lo spirito che lo ha guidato nella composizione delle preghiere e degli inni è stato quello di aiutare i fedeli, quindi anche noi, a non dubitare della presenza di Cristo nel sacramento dell’Eucarestia. Si tratta, infatti, di una presenza vera e reale, ma nascosta, velata, misteriosa. Infatti, confessare che Gesù è presente nell’Eucarestia significa riconoscere che nel segno del pane e del vino è presente lo stesso Figlio di Dio, nato da Maria vergine duemila anni fa a Betlemme. C’è dunque identità tra il corpo storico di Cristo ed il corpo eucaristico.
Stamane nella Basilica di San Pietro il Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana e Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, ha presieduto la Messa in occasione del Corpus Domini a cui è seguita la processione eucaristica all’interno della Basilica stessa.
"L'attuale regime delle festività religiose agli effetti civili, in un Paese di forte radicamento della religione cattolica, presenta incongruenze con realtà di altri Paesi, aderenti o non aderenti all'Unione europea, in cui la presenza della religione cattolica è minore o addirittura minoritaria".
"Per le limitazioni imposte al Papa dalla gonalgia e per le specifiche necessità liturgiche della celebrazione, non si celebrerà la Santa Messa e Processione con la Benedizione Eucaristica in occasione della Festa del Corpus Domini".
"È così, con semplicità, che Gesù ci dona il sacramento più grande". Papa Francesco nell'Angelus di oggi riprende il Vangelo odierno, l'Ultima Cena, e ricorda la festa di oggi, la Solennità del Corpus Domini.
La solennità del “Corpus Domini” ravviva nella Chiesa la fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, dove il pane e il vino si trasformano nel Corpo e nel Sangue del Signore. Il cambiamento del pane nel Corpo e del vino nel Sangue di Cristo è una conversione “mirabile e singolare” che fonda l’incrollabile certezza della sua verità sulle parole di Gesù nell’Ultima Cena - “Questo è il mio corpo”; “Questo è il calice del mio sangue”- e sull’azione potente del suo Spirito
“L’individualismo occidentale contemporaneo manifesta un disagio verso le manifestazioni pubbliche della fede dei credenti. La religione è ammessa nella città secolare come un sentimento opzionale, come una pratica privata. Sì, tutti hanno diritto a praticare la loro religione, purché non disturbino, purché non interrompano gli affari e il traffico cittadino”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, nell’omelia pronunciata ieri sera durante la Messa per il Corpus Domini.
La drammatica situazione in Libia è stata al centro di un accorato appello di Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus. Il Papa ha chiesto la cessazione delle violenze nel Paese e ha pregato per la situazione di migranti e sfollati. Il commento al Vangelo del giorno si è invece concentrato su due caratteristiche dell’Eucarestia: il suo effetto mistico e spirituale e il suo effetto comunitario.
L’Eucarestia ci rende “immuni dalla nostra tristezza”, e guarisce la nostra memoria orfana, chiusa, negativa. Ed è un dono tale che “spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire. Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo”. Lo spiega Papa Francesco nell’omelia della festività del Corpus Domini.
La Chiesa celebra oggi la Solennità del Corpo e Sangue del Signore. Questa festa, che ha una connotazione tipicamente cattolica, è nata con l’intento di rendere al Signore Gesù un culto pubblico ed esteriore. Culto caratterizzato soprattutto dalla processione col Santissimo Sacramento per le vie delle città e dei paesi dove viene celebrato. Si tratta di un atto solenne, col quale la Chiesa proclama che il Signore Gesù è presente nelle specie Eucaristiche ed invita tutti all’adorazione, alla gratitudine e alla sequela. La Chiesa in questo modo non si rivolge soltanto ai credenti. Essa intende raggiungere anche i lontani, e mostrare a tutti il tesoro più prezioso che possiede, cioè Gesù Cristo vero Dio e vero uomo presente “nel pane di vita”, che esce dai luoghi dove abitualmente viene celebrato, per incontrare l’uomo nel suo habitat naturale.
San Tommaso d’Aquino è rimasto noto come uno dei più grandi teologi della Fede cattolica. Il famoso santo, infatti, dal lontano 1567, ha il titolo di Dottore della Chiesa.
“A Natale 2013 l'Ostia consacrata cadde a terra durante la distribuzione della Santa Comunione e poi questa Ostia fu messa in acqua e dopo 10 giorni si scoprì che c'era una macchia rossa su di essa. Il vescovo ha commissionato una ricerca scientifica e si è scoperto che, prima di tutto, gli scienziati non erano in grado di spiegare il motivo della macchia rossa.