“100.000 volontari e 3.000 suore coinvolte nell'aiuto alle persone colpite dal coronavirus, le celebrazioni della Santa Messa on line con una partecipazione record di fedeli, e molte iniziative di assistenza locale. Possiamo dire che i cattolici polacchi hanno definitivamente superato l'esame durante la crisi causata dal pandemia di coronavirus”, spiega Pawel Rytel-Andrianik, portavoce della Conferenza episcopale polacca.
Siamo ormai in pieno del periodo di vacanza ma lo sguardo dei vescovi e dei sacerdoti va al periodo autunnale quando riprenderanno attivamente le attività pastorali. E non sarà come tutti gli altri anni vista la situazione pandemica che ancora oggi stiamo vivendo.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha scritto una lettera ai vescovi, in vista della ripresa autunnale delle attività pastorali, “necessariamente graduale e ancora limitata dalle misure di tutela della salute pubblica, alcune delle quali legate a valutazioni regionali”. “Lavorare insieme per porre le condizioni con cui aprirsi a nuove forme di presenza ecclesiale”, questo è l'obiettivo.
Nell'Angelus di oggi il Papa ripercorre il brano evangelico odierno, Gesù intento a parlare alla folla in parabole del Regno dei cieli. Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e riprende il racconto di Gesù sul grano e la zizzania. Attraverso questa parabola "Gesù ci fa conoscere la pazienza di Dio, aprendo il nostro cuore alla speranza".
Il Centro Missionario della Diocesi di Bergamo ha annunciato la morte di Monsignor Eugenio Scarpellini, Vescovo di El Alto, in Bolivia. Il presule - classe 1954 - è morto ieri a causa delle complicazioni per l'infezione da coronavirus.
La festa della Madonna dei Noantri è la festa più attesa dai Trasteverini, nel cuore di Roma. Ogni anno a luglio la Madonnina Fiumarola, che durante l'anno si trova nella Chiesa di Sant'Angata, esce in processione sul fiume che bagna Roma e "sfila" per i caratteristici e unici al mondo vicoli trasteverini. Ma quest'anno, a causa dell'emergenza sanitaria, non sarà tutto come sempre.
L’impegno ecumenico, il peso diplomatico e la musica usata come ponte tra le due cose: lo scorso 28 giugno, alla presenza dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, si è tenuto alla Basilica di Santa Maria ad Martyres del Pantheon a Roma un concerto di commemorazione delle vittime del coronavirus.
Da qualche giorno siamo entrati nel periodo delle vacanze estive. Un tempo dedicato al riposo, ai viaggi, alla scoperta di luoghi diversi. “Un tempo che fa vivere il senso di pienezza del presente”, scrive l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, in un messaggio ai turisti che sono arrivati o che stanno arrivando nelle Marche. Il periodico diocesano “La Voce delle Marche” ha dedicato l’intero numero estivo al turismo e a “quanto di più prezioso il nostro territorio possa regalare a coloro che in questa estate vorranno visitarlo”. Nel messaggio Pennacchio invita a mettere al centro di questo tempo “il desiderio, l’attenzione e la tensione verso ogni esperienza di incontro autentico tra persone” e di “scoprire una giusta misura della ‘prossimità’”.
È con una intervista al periodico serbo Politika che l’arcivescovo Luciano Suriani, nunzio apostolico in Serbia, ha rilanciato l’idea di un viaggio papale in Serbia. Sarebbe il primo per il Papa nel Paese, e non è mai avvenuto soprattutto per i rapporti con gli ortodossi serbi. Papa Francesco, però, non ha mancato di mostrare apprezzamento verso il patriarca Irenej, e il Cardinale Pietro Parolin è stato in visita nel Paese nel 2018. Chissà…
Nonostante le difficoltà e incertezze del momento dovute all'emergenza sanitario, riparte il progetto di "Educativa di Strada" della Pastorale Giovanile diocesana di Forlì-Bertinolo.
“Per comprendere cosa ci stia dicendo questo tempo, faccio in primo luogo riferimento alla mia esperienza di malato di Covid. C’è stato un momento, lungo due-tre giorni, in cui sono stato vicinissimo alla morte… Il corpo stesso stava evaporando, ma evaporavano anche le tante cose che facevo, i tanti progetti che avevo in testa, le cose della vita. E in questo evaporare solo due cose restavano salde, due cose che erano perciò il vero me, il mio nocciolo duro, la mia identità: una grande fiducia, che io da credente chiamo fiducia in Dio, cioè la certezza di una Presenza, e i tanti volti cari con cui ho stabilito delle relazioni”.
Parte mercoledì 1° luglio “Rete che ascolta”, il progetto della Chiesa italiana che collega attualmente 63 Consultori familiari e mette a disposizione le competenze di 309 operatori attraverso il numero 06.81159111 e, per le persone con disabilità, attraverso la mail pastoraledisabili@chiesacattolica.it.
“Nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dello scorso anno, riflettevo su come la comunicazione ci permette di essere membra gli uni degli altri, chiamati a vivere in comunione all’interno di una rete di relazioni in continua espansione. Una verità che, a causa della pandemia, tutti noi abbiamo apprezzato più pienamente”. Lo scrive il Papa nel messaggio inviato ai Membri della Catholic Press Association in occasione della Catholic Media Conference che si svolge in modalità virtuale a causa della emergenza sanitaria ancora in corso.
In quello che è stato il primo grande incontro dopo la crisi da coronavirus, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha potuto incontrare gli ambasciatori di Europa presso la Santa Sede ad un pranzo organizzato dall’ambasciata di Francia in Vaticano. La conversazione ha toccato moltissimi temi, e rappresenta la summa del lavoro diplomatico della Santa Sede in questo ultimo anno.
Uno dei problemi causati dalla diffusione pandemica del coronavirus è il blocco dei pellegrinaggi nei paesi dove soprattutto i cristiani ne ricavano da vivere.
Sì all’insegnamento a distanza, ma solo in casi di emergenza. La Congregazione per l’Educazione Cattolica chiede alle università cattoliche di tutto il mondo di continuare con l’insegnamento in “presenza”, laddove le restrizioni sanitarie lo permettano, e di utilizzare la modalità dell’insegnamento a distanza solo in caso di necessità.
"Si tratta di una nuova e importante realizzazione fortemente voluta dal Cardinale Sepe per accogliere persone senza dimora costrette a vagare per le strade della città".
Si intitola “È risorto il terzo giorno” ed è una traccia di riflessione elaborata dalla Commissione Episcopale per la Dottrina, l’Annuncio e la Catechesi della CEI per accompagnare equipe diocesane, catechisti e quanti sono impegnati sul fronte dell’annuncio e dell’iniziazione cristiana.
Le condizioni di vita dei cristiani in tanti paesi del mondo, già difficili per via di povertà, discriminazioni o addirittura persecuzioni, sono peggiorate ulteriormente con la diffusione della pandemia del coronavirus e le conseguenti misure restrittive, della mobilità e del commercio, assunte a marzo.
"Diventiamo samaritani". E' questo l'invito della Diocesi di Prato al tempo dell'emergenza Covid19. "Proprio come il Samaritano del Vangelo che si prende cura di quell’uomo ferito incontrato lungo la strada, l’agire e il pensare della comunità cristiana pratese, incarnata dalla Diocesi, vuol essere quello di prendersi cura di chi ha bisogno di una mano per rialzarsi e ricominciare il proprio cammino", scrivono sul sito della Diocesi.